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RIVOLUZIONE FRANCESE (La comune decise l'istituzione di un tribunale…
RIVOLUZIONE FRANCESE
La comune decise l'istituzione di un tribunale speciale che arrestava e condannava i nemici della nazione e della rivoluzione.
Il cero refrattario venne esiliato, nelle campagne i parroci vennero nascosti dalla popolazione.
Il 20 settembre del 1792 il clima di mobilitazione generale diede i primi frutti su fronte della guerra.
Quel giorno a Valmy le truppe francesi resistettero e fermarono l'avanzata degli austriaci e prussiani verso Parigi.
La vittoria ebbe un effetto politico importante, le truppe francesi erano composte da volontari e animate da un forte spirito patriottico
La guerra contro l'Austria si rivelò disastrosa perché l'esercito doveva essere riorganizzato, ben presto scese anche la Prussia contro la Francia.
Nelle prime sconfitte i francesi erano convinti che re e regina complottassero contro la propria patri.
Ad alimentare questi sospetti erano i giacobini.
11 luglio del 1792 l'Assemblea legislativa proclamò la patria in pericolo, un mese dopo una folla invase il palazzo delle Tuileries e impose all'Assemblea legislativa l'arresto del re.
A guidare i rivoltosi erano i "sanculotti". Erano rivoluzionari radicali che sostenevano la necessità di nuove elezioni per l'Assemblea legislativa dando a tutti i cittadini il diritto di voto.
I sanculotti presero il potere a Parigi creando la Comune rivoluzionaria a capo c'era Robespierre.
Così iniziò una caccia ai nemici della Rivoluzione.
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L'Assemblea legislativa fu sciolta e il potere fu assunto da un Consiglio esecutivo provvisorio che avrebbe avuto come nome Convenzione nazionale.
Il Consiglio fu guidato da Robespierre, Danton e [Marat.
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La proclamazione della monarchia costituzionale voluta dalla borghesia e imposta attraverso la Rivoluzione, provocò la reazione dei sovrani assoluti europei.
La situazione finanziaria del Paese non migliorava e questo comportò il malcontento della popolazione, sostenuto dal clero refrattario.
Nel 1792 scoppiarono delle ribellioni e disordini a Parigi perché il popolo si sentiva tradito dalla Rivoluzione.
Molti deputati dell'assemblea legislativa volevano condurre una guerra contro i nemici esterni, anche il re era favorevole alla guerra perché sperava che una sconfitta avrebbe messo in crisi le nuove istituzioni cosi nel 1792 dichiarò guerra all'Austria.
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