Quando la pressione sanguigna diminuisce, le cellule dell'apparato juxtaglomerulare secernono renina-angiotensina-aldosterone, che agisce su una proteina del plasma (l'angiotensinogeno), trasformandola in angiotensina I. Un secondo enzima presente nel plasma (l'angiotensin converting enzyme, ACE34) trasforma l'angiotensina I in angiotensina II, ormone che causa vasocostrinzione delle arteriole renali efferenti e dei vasi sanguigni periferici, stimola il senso di sete, agendo sul cervello, e la produzione di aldosterone da parte delle ghiandole surrenali aumentando il riassorbimento di sodio e l'eliminazione di ioni potassio.
Il peptide natriuretico atriale, prodotto dalle cellule muscolari degli atri del cuore e immesso in circolo in seguito alla dilatazione degli atri dovuta all'aumento della pressione sanguigna, agisce in modo antagonistico al sistema precedente nel regolare l'equilibrio idrico, l'equilibrio salino e la pressione del sangue