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Il dominio spagnolo in Italia (Anche l'Italia nel 600 subì una pesante…
Il dominio spagnolo in Italia
Anche l'Italia nel 600 subì una pesante
crisi economica
NORD
la produzione della lana fu penalizzata dalla concorrenza inglese e olandese che produceva tessuti migliori a prezzi inferiori
SUD
si registrò il fenomeno della rifeudalizzazione, e i contadini tornarono ad essere servi della gleba.
causa principale:
il malgoverno spagnolo
dura politica di oppressione politica e fiscale e soffocamento di ogni forma di libertà religiosa e di pensiero.
I nobili spagnoli vivevano nel lusso e nell'ozio e furono ben presto imitati dai nobili italiani.
inizio di
rivolte popolari
A
Milano
in seguito all'ennesimo aumento del prezzo dei cereali, esplose la “
rivolta del pane
”.
A
Napoli
la rivolta dovuta all'aumento delle tasse su sale e frutta fu capeggiata dal pescivendolo Tommaso Aniello, detto
Masaniello
In
Sicilia
i contadini chiedevano la riduzione delle tasse e la diminuzione dei privilegi nobiliari. Tali rivolte portarono a numerosi episodi di saccheggio e di brigantaggio, che spinsero le autorità a reagire con sanguinose repressioni e provocarono un aumento della povertà
Stati regionali
sotto il controllo spagnolo
La
Repubblica di Genova
, era legata commercialmente alla Spagna. Il suo porto, infatti, offriva l’unica possibilità di comunicare con il Ducato di Milano. Era tormentata da conflitti interni tra varie famiglie patrizie e doveva difendersi dai Savoia, che tendevano a espandersi verso la costa.
La
Repubblica di Venezia
, detta “la Serenissima, dovette però affrontare il problema degli
Uscocchi
(slavi in fuga dai Turchi) i quali spesso compivano azioni si pirateria e dell’
interdetto pontificio
, per aver tentato di proclamare la propria autonomia dal Papato.
Lo
Stato pontifici
o aumentò le tasse. L’economia si basava principalmente sull’agricoltura che era in mano a pochi latifondisti, che sfruttavano poco e male i terreni. Per questo si sviluppò il brigantaggio, e per combatterlo lo Stato impiegò molte risorse.
Il
Ducato di Savoia
invece riuscì a ritagliarsi un ruolo internazionale. Si allargò e diede vita a uno Stato ben organizzato sia politicamente sia economicamente, tanto da assomigliare a un piccolo Stato nazionale. Emanuele Filiberto trasferì la capitale a Torino, creò un buon governo, formò un esercito e diede impulso alle attività economiche.