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Clinica della formazione: il soggetto barrato 4 (àgalma: il transfert…
Clinica della formazione: il soggetto barrato 4
àgalma: il transfert Lacaniano nella relazione educativa
per Lancan il
transfert
è un fenomeno che fonda l'intersoggettività (per ogni soggetto esiste qualcuno che da la possibilità di trasformare il sintomo (testo illeggibile) in un senso --> a condizione che qualcuno sia investito da transfert, cioè a condizione che gli si attribuisca il
sapere necessario per realizzare quel senso che il soggetto non riesce a decifrare
transfert
freudiano non è un fenomeno limitato al solo contesto analitico, ma si instaura spontaneamente in tutte le relazioni umane
questo qualcuno è il
Soggetto-supposto-Sapere
( l'elemento fondamentale che il S.s.S. deve possedere è
l'oggetto-àgalma
)
il transfert non accade semplicemente tra 2 persone dalle posizioni equivalenti: la trasmissione avviene se uno dei due mette in atto uno sbilanciamento (dovuto al fatto che il sapere è annodato attorno ad un
oggetto feticcio
non razionalizzabile e non individuabile che L. chiama
àgalma
)
la relazione educativa genera sapere dalle emozioni, porta trasmissione di un sapere non da una premessa cognitiva, ma da una premessa emotiva (trasmettere un sapere, farlo ereditare e permettere che avvenga la soggettivazione sono le dimensioni normative del bene comune pedagogico
bene comune della pedagogia è quello di emanare l'oggetto del desiderio del sapere, ossia l'àgalma
obiettivo centrale della comunità pedagogica è il processo formativo nella sua totalità e poggia su una condizione imprescindibile: la relazione educativa (può essere pensata come l'intero compito della comunità)
àgalma significa addobbo, ornamento --> dentro di esso vi è l'oggetto del desiderio (àgalma no qualcosa di concreto, ma oggetto fantasmatico che trasforma in desiderio la domanda di sapere)
il bene comune che fonda una comunità è ontologicamente legato ad un compito dei suoi appartenenti: no costituisce comunità se non si sancendo e onorando un patto che impegna chi ne fa parte a metterci qualcosa (appartenere ad una comunità --> presupposto attiva partecipazione a un fine condiviso della stessa)
la trasmissione di un sapere avviene attraverso un rapporto transferale
etica e pedagogia: nel pensiero Lacaniano
l'etica di cui parla L. non è un'etica dell'avvicinamento progressivo al bene dell'individuo quanto un'etica del desiderio
traduzione tedesca del termine ethos è soggiorno --> l'uomo soggiorna nella sua dimensione etica (non la possiede ma ne è responsabile). il Desiderio non si fa dominare dal soggetto, ma lo trascende (divento soggetto se e quando rispondo al mio desiderio vi rispondo soggiornandovi)
l'etica costituisce un giudizio sulla nostra azione, ha per l'appunto a che fare con un giudizio
l'orizzonte del linguaggio è alla base del concetto di soggettivazione
l'etica pensata come il rapporto tra soggetto e inconscio
il soggetto lacaniano non è un'entità chiusa, definibile una volta per tutte (essendo inscindibile dal concetto inconscio)
soggetto non è qualcosa di concretamente esistente: si produce nell'incontro con l'altro, nell'intersoggettività e nella dialettica discorsiva
l'inconscio bisogna meritarselo: come costruzione, la sua natura è etica, in quanto il compito del soggetto è la sua costruzione in itinere
nella prospettiva di L. l'etica pedagogica mette nella condizione di porsi delle domande piuttosto che dare risposte:
etica interrogante
diventare soggetti attraverso l'incontro col proprio inconscio è etica
il soggetto senza lacrime
mancata interazione delle figure genitoriali con il mondo interiore del bambino producono la deviazione del sé (spostamento da un luogo pedagogicamente ricco a un pedagogicamente poco significativo)
persona normotica disinteressata alla vita soggettiva e tende a badare solo alla materialità degli oggetti (la norma, l'integrazione in stili di vita tolleranti sono solo una maschera dell'Io per reggere il teatrino del quotidiano)
Christopher Bollas -->
personalità normotica
: oggi difficile rendersi conto della sofferenza psichica che crea forme di incomunicabilità e di disagio relazionale (mascherate sa un'apparente armonia e integrazione sociale)
l'io contemporaneo appare rigido, ma un Io solido no necessariamente Io più sano
Ulisse durante narrazione delle sue imprese presso i Feaci inizia a piangere (insight: trasforma il senso stesso delle vicende storiche in un esperienza che procede a cose fatte) lacrime come simbolo di riconoscimento del proprio mondo emotivo