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Clinica della formazione: Il soggetto barrato 1 (i registri (lo specchio è…
Clinica della formazione: Il soggetto barrato 1
Teoria del soggetto
per Lancan il soggetto è sempre un soggetto barrato: esiste una separazione strutturale tra il sapere e la verità del soggetto (individuo portatore del discorso inconscio --> Lancan detronizza l'Io riducendolo a un sintomo dell'inconscio)
il soggetto Lancaniano non possiede un centro: è e-statico --> rimane in una condizione che rende difficile la sua definizione, è un soggetto alienato rispetto alla sua presunta unitarietà
Lancan sostiene che il processo di soggettivazione ha a che fare con una comprensione del rapporto con l'altro: ogni possibile costituzione del sé ha principalmente a che fare con l'immagine costituente che il soggetto realizza attraverso il rapporto col linguaggio, con l'altro e con il desiderio (noi siamo il risultato delle parole che gli altri hanno detto)
la soggettività non può ricucire la separazione tra il pensiero e l'essere poiché essa stessa coincide con tale separazione (es. cicatrice) --> linguaggio: fonte di interpretazione dell'essere stesso ed è la chiave di accessoall'inconscio
umbildung --> teoria educativa dell'autoformazione del soggetto (più che riflettere sull'educabilità dell'uomo ci si deve occupare del soggetto e di come possa avvenire la costruzione dell'uomo completo)
distinguere l'Io (MOI) dal soggetto (JE): MOI e JE insieme costituiscono la struttura scissa indicata col simbolo S barrato -->
JE
(soggetto dell'inconscio) ha a che fare le modalità di comunicazioni che non procedono per significati ma per significanti (JE soggetto che no sa cosa dice: lapsus, sogni, dimenticanze..), il
MOI
invece è pensato come una cipolla: insieme di identificazioni stratificate che non giungono ad un nucleo coeso (poiché sono interiorizzazioni dell'immagine di noi stessi che l'altro ci ha restituito)
i registri
lo specchio è dunque la metafora del primo altro che permette di accedere all'esperienza riflessiva del riconoscimento (l'Io non è soggetto, ma è oggetto, poiché è preso da fuori e non nasce come entità originaria)
nell'Edipo Lancaniano 4 termini (il 4 non è una persona, ma un significante chiamato
Fallo
(scritto O con barrato in mezzo)
l'oggetto della relazione che ogni soggetto intrattiene con l'immagine dell'altro (madre, specchio..) è indicata con
a
(si legge
a piccolo
) e consiste con il grande tema all'interno del registro dell'immaginario --> sono una riflessione tra S barrato e a (tra il soggetto barrato e i suoi oggetti di amore identificatorio)
teoria dello stadio dello specchio: per ognuno tempo in cui non esisteva consapevolezza della propria immagine corporea. Tra i 6 e i 18 mesi il bambino riconosce la figura che vede come la sua immagine e ne riceve gratificazione --> questa esperienza realizza la prima coscienza di sé:l'Io
il bambino non vuole solo avere la madre, ma vuole essere ciò che manca alla madre (questo "ciò che manca" alla madre è il significante
Fallo
) --> il bambino si identifica con il significante di Fallo della madre --> l'intrusiva entrata di un terzo nel maternage, lo scinde con la legge della castrazione simbolica --> il bambino passa dall'identificarsi col fallo della madre a
desiderare di avere un fallo
l'immaginario
: avviene costruzione clinica dell'Io e si mostra la sua natura immaginaria (identificatoria), alienata e secondaria
il simbolico
: coincide con l'ordine della parola, del significante inteso come vettore del linguaggio irriducibile e trascendente rispetto all'altro (per rimarcare differenza tra l'altro come simile e l'altro come ordine sovra-individuale del linguaggio usa la grafica
A
(
Grande Altro
)
struttura di questa pulsione --> coazione a ripetere, una forza che tende a riprodurre dei comportamenti che giocano un ruolo di godimento per l'inconscio: sintomo iscritto alla ripetizione (il godimento diventa un piacere irrinunciabile dell'inconscio)
i tre registri sono: IMMAGINARIO (ha a che fare con la formazione dell'immagine di sé), SIMBOLICO (rende unico il soggetto attraverso l'accesso al linguaggio e ne determinala posizione autentica rispetto a verità del suo inconscio), REALE (trascende da ogni possibilità di simbolizzazione e ha a che fare col corpo)
il Grande Altro singolarizza l'uomo e lo fa accedere alla sua verità più profonda (noi nasciamo dalla natura e poi approdiamo alla cultura --> dall'autoerotismo alla relazione intersoggettiva con l'Altro: possibile grazie alla funzione dell'
Edipo
)
Lancan individua 3 categorie della vita psichica:
i registri
--> essi sono indipendenti tra loro (no parti della psiche, ma ordini generali di organizzazione intera vita psichica dell'individuo)
il reale
: il reale non è la realtà --> impossibile da rappresentare e ha a che fare con il godimento (reale è lo scarto che non si lascia culturalizzare dal Grande Altro)
inconscio pensato come un'atra forma di razionalità --> inconscio strutturato come un linguaggio: esso parla dentro una struttura discorsiva che ha simbolizzazioni e figure retoriche --> l'Io esprime e rende visibile l'oggetto di un discorso mascherato
Edipo come struttura normativa: il padre serve a liberare il bambino dalla relazione fusionale con la madre per farlo accedere alla cultura (funzione paterna anche detta
Nome-del-Padre
: funzione terza che si interpone tra il bambino e la madre)
la vita psichica dell'essere umano non è organizzata solo da razionalità biologica, ma esiste un'altra pulsione detta Todestribe (pulsione di morte)
Das Ding
, la Cosa è un'idea rimossa è irrappresentabile dell'oggetto perduto del soddisfacimento primitivo e la sua cancellazione lascia un "resto": gli oggetti piccoli a (Sono oggetti nella vita reale e causa del desiderio)