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Strutturalismo: ultimo tentativo della teoria novecentesca perché il testo…
Strutturalismo: ultimo tentativo della teoria novecentesca perché il testo letterario sia definito da specifiche caratteristiche formali.
linguisti del Circolo di Praga, fine anni 20 legati al movimento formalista russo dell’Opojaz (Società per lo studio del linguaggio poetico) e Circolo linguistico di Mosca
Parigi, fine degli anni 50 e l’inizio degli anni 70 del 900 con lo strutturalismo antropologico di Lévi-Strauss, quello psicoanalitico di Lacan, quello marxista di Althusser, quello semantico di Greimas.
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Roland Barthes (1915-1980), tutto è segno. Flaubert fa della sua scrittura una convenzione chiara.
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Strutturalismo in Italia
gruppo pavese della rivista “Strumenti critici”: Cesare Segre, d’Arco Silvio Avalle, Dante Isella, Maria Corti
1970 Segre e Corti ricavarono da una serie di trasmissioni radiofoniche il volume "I metodi attuali della critica in Italia", un manifesto del nuovo studio dei segni
Aldo Rossi, italianista, allievo di Contini, anglisti e francesisti come Marcello Pagnini e Stefano Agosti e Umberto Eco, che importò e diffuse le nuove metodologie semiologiche in base alle quali la critica ambiva a uno statuto di ricerca scientifica
Segre, "Strutturalismo e critica" del 1965: metodo incentrato sulla storia vs metodo incentrato sul concetto di struttura
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punti fondamentali:
- I testi letterari possiedono certe proprietà, linguistiche o semiologiche che li distinguono dai testi non letterari
- Il principio che regola l’esperienza letteraria è il primato del testo, nella sua presenza oggettiva, su tutti gli altri fattori della comunicazione
- È possibile e necessario fondare la teoria della letteratura su basi scientifiche