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LA BOTTEGA DEL CAFFE' (I PERSONAGGI (Don Marzio (Ha il vizio della…
LA BOTTEGA DEL CAFFE'
I PERSONAGGI
Don Marzio
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Appare talvolta come folle, non ammette di aver torto e spesso si contraddice da solo (vedi atto I scena terza)
Ha il vizio della malalingua, infatti riporta qualsiasi voce o cattiveria venga a sapere
porta il dubbio in chi lo ascolta, questo è un elemento illuminista che Goldoni inserirà in molte sue opere, come nel finale de "La Locandiera"
Egli non ritiene di essere in errore nel rivelare qualsiasi cosa, infatti si giustifica dicendo di riferire il vero, nonostante talvolta sia ben conscio di dire cose da lui inventate (vedi atto II scena diciassettesima)
Rappresenta il vero personaggio comico che non cambia mai, infatti neanche nel finale decide di ritornare sui suoi passi e cambiare vita
Eugenio :
Viene introdotto da Ridolfo, Trappola, Pandolfo e Don Marzio
E' di ceto mercantile, infatti possiede dei panni costosi e si intende che sia danaroso
Il suo rapporto con Ridolfo è padre-figlio. Il giovane, infatti, è stato raccomandato al caffettiere dal padre in punto di morte. Ridolfo, dunque, cerca continuamente di proteggerlo e di rimediare ai suoi errori
E' dipendente dal gioco d'azzardo, infatti sperpera gran parte dei suoi guadagni nella bisca di Pandolfo.
Ridolfo
E' di classe borghese, infatti ha aperto una sua bottega e ha una cultura di base o addirittura più elevata, infatti si rende conto che le citazioni latine di Trappola siano sbagliate
Goldoni, rappresentando questo personaggio come estremamente equilibrato, morale protettivo nei confronti di Eugenio, lo descrive come un antieroe, le sue qualità infatti diventano dei vizi
E' onesto, infatti si rifiuta di truffare i clienti della sua bottega, ma anzi è ben orgoglioso di avere una buona fama anche grazie alla sua attività
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Pandolfo
E' il proprietario della bisca, per tutta la vicenda cerca sempre di fare i propri interessi anche a discapito di altri personaggi, come Eugenio
Seppure ci provi varie volte, non riesce a contrarre alcuni . affari (imbrogli) con Eugenio, e infine, anche se a conoscenza del brutto vizio di Don Marzio, gli rivela comunque il luogo segreto del nascondiglio, decretando così il suo arresto
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LINGUA E STILE
Analessi
Goldoni inserisce alcune analessi: ATTO I scena ottava, ATTO II scena quinta, ed ATTO III scenaottava
Gergo
Per quanto riguarda lo stile utilizzato, Goldoni si serve di una Koinè linguistica, ovvero una comunanza tra elementi tipici del veneto regionale e altri inventi tratti dalla letteratura
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TEMI
Il vizio del gioco
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Nell'opera Goldoni descrive alcuni dei tratti tipici della dipendenza dal gioco, principalmente messi in scena dal personaggio di Eugenio
ATTO II scena terza, ATTO I scena terza
Vediamo anche un esempio di non dipendenza ma di moderazione: Pandolfo
ATTO I scena seconda ("ho buscati due zecchini e non ho voluto altro")
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