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Clinica della formazione: le mani della madre 6 (madre e figlia (Lacan ha…
Clinica della formazione: le mani della madre 6
la potenza materna
La vita del bambino è sospesa fin quando la madre decide arbitrariamente se rispondere agli appelli del figlio
È necessario che la madre impari a rinunciare al suo bambino, se non vuole che il suo amore diventi nocivo
I capricci sono lo strumento utile al bambino per ridurre l’onnipotenza della madre.
Il bambino dipende dall’esistenza della madre, in quanto l’onnipotenza non appartiene al bambino ma all’Altro
la sentenza materna
Se il figlio non è desiderato le conseguenze saranno una mutilazione del suo sentimento della vita
La madre è la forma più primordiale di eredità: veniamo alla luce solo attraverso il desiderio dell’Altro: la madre deve installare nell’essere umano il sentimento stesso della vita (eredità materna).
L’Altro materno agisce manifestandosi come una serie di impronte, segni, marche che si incidono nell’inconscio del bambino
la madre morta
La madre morta è la madre della quale risulta impossibile elaborare il lutto perché sempre presente
Questa figura impedisce un’eredità positiva, la quale diventa un movimento di pura conservazione e non di riconquista
madre e figlia
Lacan ha definito RAVAGE un legame che non si esaurisce mai, il cattivo infinito che può caratterizzare il fallimento dell’eredità nel rapporto madre-figlia
È la difficoltà specifica di ogni figlia nell’elaborazione del lutto che permette lo scioglimento del legame che la vincola alla madre
Affinché vi sia eredità l’Altro non si deve porre come colui che detiene tutto il sapere, ma come colui che è consapevole dell’impossibilità di possederne la chiave
La figlia rivendica la separazione dalla madre, ma non può vivere senza la sua presenza (separazione è accompagnata dalla consapevolezza della madre che la figlia non può più esser sua --> delusioni simmetriche).
Per una figlia l’ereditare può essere problematico a causa di una prossimità di corpi che caratterizza fin dal principio il rapporto con la madre
La figlia esige la chiave per accedere alla femminilità, ma la madre manca di questa chiave perché nemmeno lei sa cosa davvero voglia dire essere donna
violenza e rassegnazione
È la posizione attrattiva del fantasma maschile: farsi oggetto dell’uomo è un modo per rifiutare la propria femminilità (posso essere donna solo se mi consegno passivamente ad un uomo).
Questo non conoscere la propria identità può portare alla dipendenza da un uomo che mostra di detenere la verità su quel quesito
Tuttavia la violenza può portare con sé una seduzione che nutre il fantasma masochistico: un padrone le illude di sollevarle dal compito di abitare l’alterità della femminilità