La vicenda inizia quando il protagonista viene dimezzato da una palla di cannone in guerra. L'unica parte che sembra essersi salvata è la destra e che dopo esser stata curata torna a Terralba, dove tutti si accorgono di quanto è malvagio e per questo viene soprannominato il GRAMO. Tra i gesti malvagi che compie vi è l'uccisione dell'uccellino donatogli dal padre (tagliato a metà pk voleva far capre anche agli animali quello che provava lui). Un'altro gesto è quello compiuto nei confronti della balia Sebastiana, la quale fu mandata nel paese dei lebbrosi (Pratofungo) pk il Visconte aveva incendiato il castello, la balia si era salvata ma aveva riportato delle ustioni, quindi fece pensare a tutti i cittadine che lei avesse la lebbra. Il GRAMO si innamora di Pamela un acontadinella che non ricambiava il suo amore, il visconte si vendica danneggiando gravemente la sua famiglia. Un giorno a Pratofungo fece ritorno la parte sinistra di Medardo, la parte "Buona" che salvò il nipote dal rischio di un morso di un ragno rosso, ma fu proprio Medardo ad essere morso sull'unica mano (sinistra) che aveva. Il nipote (che subito non aveva capito che era la parte "Buona") lo salvò con erbe mediche. Anche il Medardo "Buono" si innamora di Pamela ma anch'esso viene respinto. La parte destra decide di sfidare a duello la parte destra per la mano di Pamela. Nessuno dei due riesce ad uccidere l'altro ma si feriscono a tal punto da lacerare le rispettive bende. Alla fine il dott. Trelawney "ricuce" insieme le due parti e Medardo di nuovo intero, nè buono nè cattivo, sposa Pamela e a Terralba torna il sereno.