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Pedagogia Sociale: pedagogia sociale 1 (ricerca origine e prospettive…
Pedagogia Sociale: pedagogia sociale 1
la pedagogia sociale
La distinzione tra educazione ed educazione pensata per essere tale necessario perché nel sociale sono presenti molteplici livelli di esperienze che stimolano a prescindere dalle volontà e dalla consapevolezza dei soggetti coinvolti apprendimenti riguardanti tutte le dimensioni dell’esistenza
pedagogia sapere pratico che vuole che avvenga qualche cosa, per il pedagogista prospettiva trasformativa
esperienze educative divise in: Auspicate/non auspicate, individuali/non individuali, professionali/non professionali, intraistituzionali/extraistituzionali, strutturate/destrutturate
pedagogia sociale considerata area di interesse interna alla pedagogia --> caratteristiche risentono del contesto in cui si pensa
La pedagogia si costituisce come il luogo dell’azione teorica delle prassi educative: sia come riflessione attorno a tutte le pratiche educative sia attorno quelle in cui consapevolezza e intenzionalità sono esplicitati, analizzati e scelti
rivoluzione neolitica: passaggio da organizzazioni umane nomade a organizzazioni stanziali coltivatrici, caratterizzate dalla divisione del lavoro (sviluppo divisione educativa tra maschi e femmine e tra differenti ruoli nella società) --> esperienze di apprendimento e di addestramento specifiche nei luoghi della produzione. L’educazione e l’addestramento avvenivano tramite la partecipazione diretta
Per riuscire a definire le caratteristiche della pedagogia sociale, prima indicare le difficoltà che derivano dall'associare termini come educazione e pedagogia ad un termine poliedrico come sociale: Educazione: (azione pratica dell'educazione), Pedagogia: teorizzazione processi sociali (azione teorica dell'educazione)
con sviluppo economico cambia pratica educativa (sia teoria che pratica) scuola: sempre più ruolo centrale formazione individui --> altre istituzioni o esperienze portatori di modelli: insieme trama educativa che coinvolge i soggetti x tutta la vita
pedagogia sociale: peso esperienze educative diffuse (difficile trovare nesso stabile tra educazione e società) rischio: piano generale di incertezza: pedagogia è sociale nel momento in cui inizia a pensare all'educazione (no educazione senza legami sociali)
la necessità e le difficoltà insite nel tentativo di definire la pedagogia, non derivano solo dalla velocità e dalla intensità delle trasformazioni, ma anche da un limite interno alla riflessione pedagogica: la distanza che c'è tra quantità e varietà di esperienze "extrascolastiche" (pedagogia sociale)
dimensione sociale ed educazione trovare luogo dove essere collocate --> territorio (luogo fisico e non abitato da esperienze educative e dai soggetti) non esistono spazi educativi e spazi non educativi, ma spazi attrezzati ad essa e spazi che non lo sono
pedagogia sociale intesa come tentativo di: rintracciare educazione dove non è mostrata esplicitamente, organizzare educazione nelle molte dimensioni ambientali, dilatare nel tempo/spazio occasioni educative e preservare e ampliare le pari opportunità
territorio costituisce campo di azione della pedagogia sociale
legame della pedagogia sociale a trasformazioni sociali obbliga a evidenziare alcuni degli elementi dello scenario in cui si colloca, chiarire le ricadute educative che hanno contribuito a riformularne contenuti e confini: 1. L’emergere di nuovi bisogni e la richiesta di nuove domande educative 2. La presenza di nuovi soggetti sociali che rivendicano il diritto ad essere coinvolti (es. migranti ed anziani) 3. L’ampliarsi o il ridursi del livello di benessere ritenuto auspicabile per i soggetti individuali e collettivi 4. Variazione dei compiti affidati alle tradizionali agenzie formative/educative (scuola) 5. Continuo riformulare delle finalità, spazi e possibilità delle azioni educative
pedagogia sociale
: sapere inerente il rapporto tra educazione e società, in quanto tale area di considerazione considerabile incerta per disposizione, poiché i contenuti e i confini costantemente modificati da variabili economiche, politiche e culturali presenti in una società e dalla loro influenza sui soggetti, sugli obiettivi e gli assetti dell'educazione
ricerca origine e prospettive pedagogia sociale
alternativa alla scuola all'esterno (costruzione rete formativa che offra a tutti le stesse possibilità in base all'interesse) --> servizi per la consultazione: (biblioteche, musei..) luoghi vita quotidiana (fabbriche..), centrali delle capacità: luoghi di esposizione del sapere, rete x dimensione collettiva di apprendimento e servizi per la consultazione di educatori (pagine gialle descrivere offerte formative)
tutto ciò che riguarda comunità importante per pedagogia sociale (uno dei principali sbocchi del lavoro educativo)
descolarizzazione estrema: Illich --> obbligo frequenza "impedimento diritto di apprendere", viene considerata il luogo dove si apprende maggiormente (per Illich apprendimento casuale), no diminuzione svantaggio
M. Knowles --> individui devono diventare competenti (capacità di apprendimento continuo): educazione attraverso attivazione di un consorzio di risorse di apprendimento --> istituzioni (musei, biblioteche..), organizzazioni private (sindacati..), media, eventi come mostre o gite e persone (specialisti e famiglia)
ricerca origini pedagogia sociale nella descolarizzazione della società (espliciti riferimenti tra scuola e territorio)
descolarizzazione ed educazione permanente --> concetti distinti ma connessi: entrambi concezione diversa educazione, entrambe prospettiva di continuità educazione e dilatazione luoghi formativi
necessità pedagogia sociale da aumentarsi di progetti e interventi con oggetto di attenzione bisogni complessivi soggetti deboli che hanno restituito a azioni assistenziali dimensione più ampia
scuola in crisi: dovrebbe accogliere bisogni e aspirazioni e offrire risposte adeguate (scuola: ambiente artificiale x sviluppare apprendimento --> percorsi formativi razionali e intenzionali)
attenzione pedagogica-sociale in relazione a: cambiamenti situazione etnica e culturale, trasformazione forme di marginalità e crisi welfare state
descolarizzatori: merito di riconoscimento del territorio come luogo dove si sviluppano esperienze culturali e formative, rischio --> privatizzazione percorsi formativi (individui e istituzioni non mosse da intenti pubblici)
origini moderne pedagogia --> anni 60/70 in movimenti che hanno intrecciato temi quali: critica istituzione scolastica, attenzione a condizioni di vita nella totalità, educazione come emancipazione, valorizzazione territorio come ambito di formazione
principi educazione permanente: eguaglianza (educazione per tutti), globalità (consentire sviluppo globale soggetti) e partecipazione (cambiamento collettività -> trasformare l'individuo) -->oggi concetto educazione permanente come formazione continua
Bertin: animazione come insieme di attività socio-culturali x attuare l'educazione permanente (altri animazione come pratica finalizzata a sviluppo di potenziale represso e latente)
animazione: insieme di tecniche tendenti a stimolare oggetti con metodi attivi e partecipativi o concezione di vita, modo per approcciarsi a esistenza
origine animazione anni '70 --> animazione come metodo di lavoro legato a scuola inizia con crisi di didattiche tradizionali (esperienze ispirate a nuove concezioni e pratiche teatro) --> ha esteso gradualmente il suo campo (si candida a progetti di cambiamento individuale)
questione comunitaria: tutela che le comunità in grado di esprimere verso loro stesse in relazione a crisi del welfare state (divario tra bisogni provvidenziali, sanitai ed educativi e le risorse disponibili)
comunità: insieme di persone che hanno legami sociali e valori condivisi e agiscono per il complesso collettivo che costituiscono (concetto di comunità --> circondato da dubbi riguardante sia sua possibilità di realizzazione che per qualità)