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Pedagogia sociale: contro l'ideologia del merito (l'ideologia e le…
Pedagogia sociale: contro l'ideologia del merito
mauro boarelli
Mauro Boarelli è nato a Macerata nel 1962. Ha conseguito il dottorato di ricerca in storia all'Istituto universitario europeo di Firenze. Vive e lavora a Bologna, dove si occupa di programmazione culturale presso un ente pubblico.
l'ideologia e le sue tecniche
analisi economica come chiave di lettura di tutti i campi e processi sociali
meccanismo della concorrenza
capitale umano: (beker) 2 punti principali --> concetto di capitale esteso x tutte le conoscenze e abilità che l'individuo accumula nella vita,
convinzione che esseri umani compiano investimenti su questo capitale secondo calcolo di costi e benefici che avranno in futuro
economia dell'educazione --> risultati istruzione misurabili ed utilizzabili per la produzione
ideologia del merito no suo linguaggio --> vocabolario economico che distorce i significati originari
competenze: combinare competenze interne e esterne per problemi specifici in contesti specifici e sempre variabili --> legate a capitale umano (competenza come bene individuale) (uniformi --> con standard assurdi e frammentarie --> dividono l'individuo)
termine meritocrazia utilizzato come negativo (sinistra), ma accezione positiva da parti politiche opposte --> nel vocabolario come positivo
il sistema meritocratico mette in atto la disuguaglianza
essere imprenditori di se stessi --> chi non ha successo solo per colpa sua
promessa di uguaglianza e mobilità sociale ai più meritevoli (no guardando condizione originale)
apprendimento non per sviluppo culturale, ma per aumentare competenze ed essere più competitivi
merito: parte integrante del discorso pubblico
educazione come formazione di individui capaci di direzione autonoma e di iniziativa autonoma --> convivenza associata di una vera società (finalità sociali ed individuali si rafforzano a vicenda --> antitesi pericolosa)
industriali credono che scuola europea sia debole per poca penetrazione industriale nel sistema scolastico
competenze: misurate attraverso test (es. prove invalsi) domande ambigue con differenti interpretazioni (ma solo una giusta --> es. esperimento con bambini elementari)
test come meccanismi di chiusura verso pensiero critico (banalizzare, de-contestualizzare)
studenti spinti ad utilizzare metodi opportunistici per superare i test (no merito)
test non sono scientifici --> non prendono in considerazione numerose variabili (es. programma di Bush: no child left behind)
test come mezzo misuratore di banalizzazione: se lo studente prende il punteggio massimo --> segno di perfetta banalizzazione (prevedibile, quindi può essere ammesso in società)
diminuzione qualità come aspetto principale, al suo posto efficienza basata su quantità (es. sanità in ospedale)
concezione del lavoro --> modificata con il Taylorismo (no visione completa del lavoro --> lavoro valutato da esterni
valutazione strumento attraverso cui il mercato entra in luoghi in cui esso non esiste
tre pilastri del merito: capitale umano, competenze e valutazione standardizzata
scelte non solo sulla base di un calcolo di razionalità economico (mano che nasconde imparare attraverso l'errore)
metodi di valutazione: sguardo unidimensionale che non contempla l'errore e la sua potenzialità creativa
Stato: decisivo per istituire mercati dove prima non esistevano (scuola, sanità pubblica..) --> stato muta la propria natura e adotta cultura e forme organizzative di impresa
dietro la maschera
esperti insegnano l'impotenza e ne danno un senso
ideologia del merito ostile al conflitto (conflitto --> cambiamenti)
l'ideologia del merito amministra il senso di colpa
conseguenze negazione conflitto gravi: scontro (no costruttivo)
individualizzazione: problemi sociali diventano personali ed emotivi (presi in carico da terapeuti --> istituzioni diffondono la loro utilità) stimola conformismo
ideologia del merito entrata nel senso comune attraverso programmi televisivi, politica, sindacati...
2 tendenze aperto la strada a colonizzazione spazio pubblico: individualizzazione e rimozione conflitto
dispositivi dell'ideologia del merito --> grazie a mutamenti sociale che hanno creato un terreno favorevole hanno dato il via alla loro espansione
voci minoritarie --> delegittimate (conservatrici, nostalgiche…)
esperti disabilitanti: loro intervento impedisce la trasmissione di saperi informali e le competenze intergenerazionali --> ciascuno solo con se stesso
dividere i meritevoli dagli svantaggiati e i non meritevoli (es. scuola)
ideologia del merito ha bisogno di esperti (valutazione affidata ad esperti che impongono obiettivi , i metodi, gli strumenti e il linguaggio)
prima scuola interpretava il suo ruolo pubblico: azione pedagogica non solo da esperti, ma intrecciata con i fermenti sociali del tempo (emancipazione sociale),
2 miti fondativi della burocrazia: efficienza e razionalità (ridurre tutto a procedure uniformi o a formule prestabilite)
ora scuola statale non più sue finalità pubbliche (stretto legame tra scuola e progresso sociale)
burocrazia: insieme di procedure con le quali il cittadino si scontra nella sua vita (aumento apparato burocratico: riduzione intervento stato in economia --> fusione tra pubblico e privato)
ideologia del merito --> moltissime disparità (aumento discriminazione razziale e di genere) aumento disuguaglianza
uguaglianza di opportunità --> no partenza uguale per tutti (dovrebbe esserci una politica redistributiva)
trasparenza --> logica burocratica
merito: ordine sociale gerarchico (merito stabilito da chi lo dispensa)
informazioni trasparenti --> sempre più dati disponibili a tutti, ma non sempre utili e comprensibili (eccesso di informazioni: non conoscere a fondo tutto)
linguaggio condiziona punto di vista dei cittadini --> pensiero ad una sola dimensione
capitale umano, competenze e valutazione standardizzata --> trovano la loro legittimazione nell'idea di trasparenza