La fine del regno Longobardo,VII-VIII.
I tentativi di Gregorio Magno di stabilire contatti con l’aristocrazia di Pavia,ebbero grazie alla regina Teodolinda,che era cattolica,con il battesimo dell’erede al trono Adaloaldo,non comportò la conversione di tutti i Longobardi,causa dei Duchi legati alle tradizioni.
Accade così che lo schieramento filocattolico e nazionalista si fronteggiarono per tutto il VII e si alternassero re cattolici e ariani.
Abbiamo il Re Rotari,già Duca Brescia(636-652)che scrisse l’Editto Rotari (leggi),che riprese la guerra con i Bizantini conquistando la Liguria.
Grimoaldo (663-671)Duca di Benevento,rese l’autorità del Re sui territori meridionali.
VIII d.c.
Uno dei Re più importanti fu il cattolico Liutprando(712-744),con lui abbiamo la conversione del suo popolo al cattolicesimo e il superamento divisione etnica tra Longobardi e Romani,inserimento dei romani nella tradizione giuridica longobarda.
Poi Liutprando penso fosse giunto il momento di finire la conquista dell’Italia,invadendo l’Esarcato e Pentapoli,giunse fino a Roma.
Dove incontrò Papa Gregorio II,che andò incontro al suo sentimento religioso,lo convinse non solo a rinunciare alla conquista di Roma,ma anche alle terre conquistate del Ducato di Roma,e a lasciare il Castello di Sutri(Viterbo),che rilascio non per i Bizantini,ma alla Chiesa Romana (728).
A questa donazione fu attribuita una svolta decisiva,che segnava il potere che il papa esercitava su di Roma,privando il Governatore Bizantino.
Infatti Astolfo con l’Editto 750,prescrisse un tipo di armatura per Longobardi o Romani,che prestavano il servizio militare,sulla base della ricchezza e non origine etnica.
Inoltre la conversione al cattolicesimo si completo e i vescovi provenivano dall’aristocrazia,la quale fondava e proteggeva i monasteri,dotati di beni fondiari.
Eppure in Italia non ci fu un’unione tra aristocrazia ed episcopato cattolico come in Spagna con i Visigoti,i Franchi in Gallia.
Ne fu causa l’influenza che sull’episcopato Longobardo esercitava il papa romano legato alla sua tradizione imperiale,contrario all’inserimento del regno a carattere nazionale.
Dopo Astolfo e successore Desiderio(756-774)che non freno l'espansione Longobarda,provocando il crollo,chiamando i Franchi in Italia,prima con Pipino il Breve (754-756) e Carlo Magno (774).
Papa Gregorio Magno
Teodolinda
Adaloando
Rotari
Grimoaldo
Liutprando
Astolfo
Desiderio
VII d.c. Sempre Gregorio Magno.
Gregorio II