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Educazione degli adulti: appunti 1 (chi è adulto? (definito attraverso 4…
Educazione degli adulti: appunti 1
prima concettualizzazione dell’educazione degli adulti: fine anni ’90
Un sapere è una scienza se ha un soggetto, un oggetto e se ha un suo linguaggio proprio specifico.
L’oggetto (l’educazione, formazione) è il più delle volte espropriato da altri saperi che sono: psicologia del lavoro, ambito della giurisprudenza…. (saperi più forti della pedagogia che colonizzano)
Il soggetto (l’adulto e anziano) nella nostra epoca odierna, difficile da definire.
Hanno fatto corto circuito quei concetti tipici della teoria stadiale dello sviluppo
Freud --> adulto sano colui che ha una sua affermazione e visibilità nella sfera privata, colui che sa amare e che ha un lavoro stabile
l’educazione degli adulti non può dare risposte standardizzate, ma che devono fare fronte alla complessità del soggetto.
La pedagogia deve riappropriarsi di un linguaggio specifico, senza però schiacciare le altre scienze che si occupano degli adulti.
educazione puntata a recupero --> focus sul problema della persona
adulti non soltanto portatori di bisogni, ma anche di desideri
educatore tragico ed educatore epico:
epico: che da un modello da seguire, per far sì che l’adulto possa seguire i modelli educativi tradizionali --> educatore come modello
Metafore messe a punto da Elkana --> Deus ex machina che interviene dall’esterno e risolve il dramma
tragico: che inserisce l’adulto all’interno della relazione educativa --> educazione più attiva
Educatore come Deus ex machina --> Rischio: agire fuori contesto (aiuto calato sulla testa)
Altro rischio: non accontentarsi dei piccoli cambiamenti dell’educando e pretendere solo cambiamenti ecclatanti.
Per Elkana l’educatore tragico elimina le variabili che lo disturbano: molto rischioso
epico: possibilità della trasgressione canonica del copione, educatore epico interessato a comprendere
un buon educatore deve essere sia tragico che epico (contesto, pretesto per un nuovo testo)
un educazione nell’età adulta orientata ad ottenere una padronanza più consapevole e più critica di sé e della propria storia (pensiero critico)
L’adulto apprende dall’esperienza pensata e rielaborata
Le 4 apicalità esistenziali generatrici di apprendimento
Lavoro: inteso come impegno, fatica
Amore: inteso come unione e piacere
Gioco: come fuga e ricerca
Morte: come fine e dolore
posture esistenziali
dietro e davanti: ad una situazione
sotto e sopra: situazione
prima e dopo: tempo
in periferia e al centro: di una situazione
pratica della scrittura --> maggiore chiarezza
pratica della scrittura
l’educatore lavora per sviluppare non solo pensiero, ma pensosità
educatore ascoltare l'altro dentro il contesto ed il suo pretesto --> decodificare il bisogno ed il desiderio
Potrebbe esserci uno stacco tra la nostra percezione su di noi e quella degli altri (sempre su di noi)
educatore: pratica della maieutica (tirare fuori quello che c'è dentro)
scrittura: assunzione di responsabilità
Chiedendo di scrivere, l’adulto può decidere di stare dentro il vincolo per vedere da un altro punto di vista o non entrarvi non scrivendo nulla
strumento molto potente --> nel come mi narro o mi scrivo: come mi penso
chi è adulto?
flessibilità = libertà (più flessibilità, più responsabilità, etica della scelta e del legami --> oggi a tempo determinato, rischio di strumentalizzazione..)
La flessibilità introduce un nuovo modo di organizzare il tempo di vita e di lavoro --> bandito il lungo termine
il colpo ricevuto è stato inglobato --> simile al concetto di resilienza
Sennet --> non produciamo significato
Flessibilità: la capacità dei rami dell’albero di resistere ai colpi del vento
Il proliferare nella flessibilità: impossibile avere progetti di vita --> eccesso di discontinuità
Gli adulti “irregolari” mettono in gioco il nostro retaggio culturale
adulti oggi a rischio rispetto a strategia don giovanni --> bramosia del possesso, ma no relazioni profonde
teoria del corso della vita: secondo Jung la tensione tra il puer ed in senex continua fino al momento della morte
don giovannismo non scelto --> diverso scegliere discontinuità dal subirla
concezione freudiana ancora molto presente
flessibilità risorsa, ma con fattori protettivi come educazione, formazione e narrazione
a determinato stato corrisponde un determinato sviluppo --> teoria sviluppo freudiano (es. a 30 anni ci si sposa)
L’adulto è uno dei soggetti che ha più bisogno dell’educazione --> adulto come co-costruttore con educatore
Se io evito la crisi --> adulto stagna e non è in grado di diventare generativo (formulare ipotesi)
educatore anche come educando --> ha anche dei limiti
Passare da uno stadio all’altro comporta una crisi (da adolescenti ad adulti..)
definito attraverso 4 dimensioni
biologica: retaggio tradizione freudiana
sociale: lavoro e riconoscimento sociale
legale: dai 18 anni
psicologia: persona autonoma, che si cura di sé e degli altri, che si sa gestire