La narrazione inizia con un dialogo tra Micione e Demea. Quest' ultimo sfogo la sua rabbia contro il fratello per l'ennesima bravata di suo figlio Eschino, che, dopo aver fatto irruzione in una casa chiusa e aver sbeffeggiato il padrone, ha rubato Bacchide, la prostituta di cui Ctesifone era innamorato. Questo atto però viene frainteso dalla famiglia di Panfila,la povera ragazza violentata da Eschino che egli, innamorato, vuole prendere come moglie. La famiglia di Panfila si rivolge a ESchino, un amico di famiglia, che cerca di mettere luce e e di sistemare la situazione. Demea, intanto, cerca il figlio, nascosto in casa di Micione con Becchide, e in seguito anche quest'ultimo, ma viene ripetutamente preso in giro dal servo Siro, facendo si che non trovi nessuno dei due. Eschino, venuto a sapere del malinteso, si reca dalla famiglia di Panfila per dimostrargli la verità e, una volta riuscito, anche a organizzare le nozze. Demea, dopo aver notato quanto suo fratello fosse più amato e benevolo di lui, inizia a compiere continui gesti di bontà a discapito di Micione, tra cui accettare Bacchide in casa sua.