LE SCUOLE NUOVE (attivismo)
tra l'ultimo decennio dell'800 e il terzo decennio del 900
esperienze educative (sperimentali) che diventano proposte di cambiamento della scuola
caratteristiche comuni a tutte le scuole nuove
apprendimento a contatto con l'ambiente
no nozionismo e manipolazione
la scuola deve cambiare (no costrittiva)
rispetto della natura globale del fanciullo (conoscenza e azione)
infanzia vista come età pre-intellettuale e pre-morale
scuola attiva distante da società industriale e tecnologica
importanza attività del fanciullo
ispirazione a ideali di partecipazione attiva alla vita sociale e politica ( si garantisce la libertà di coscienza e scelta)
diffusione prevalentemente in Europa e USA
autori in Europa
autori in Italia
autori in USA
Herman Lietz (case di educazione in campagna)
Paul Geheeb (ideale neumanesimo gotheano)
Edmond Demolins (ecole de roche)
Gustav Wyneken (educazione antiborghese, libera iniziativa e anarchia)
Haden Badley (sistema di autogoverno e coeducazione)
George Kerschensteiner (scuola del lavoro)
Cecile Reddie( scuola di Abbolstolme)
Rosa e Carolina Agazzi (metodo agazzi vs metodo montessoriano)
Giuseppina Pizzigoni (la Rinnovata)
Maria Boschetti Alberti (scuola serana di Agno)
Ernesto e Anna Maria Codignola (scuola città pestalozzi= comunità di lavoro) passaggio da idealismo a pragmatismo
Giuseppe Lombardo Radice( prima idealista poi modello di scuola serena)
Helen Parkhurst( Dalton Plan ispirato alla Montessori)
Wahbourne (scuole di Winnetka)
William Kilpatrik (metodo dei progetti)
Scoutismo (Robert Baden Powel) nasce nel 1908 (spirito di iniziativa, avventura, in stile militare, stretto contatto con l'ambiente naturale)
modelli più maturi di scuole nuove
Roger Cousinet (lavoro in gruppi, autonomia soggetto, insegnate-sorvegliante)
Celestine Freinet (metodo di cooperazione e stamperia nella scuola)
critiche e punti di forza