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I Canti 4578586_orig (Tre edizioni principali (1835: edizione Starita…
I Canti
Tre edizioni principali
1835: edizione Starita (Napoli), che comprende i testi dell'edizione 1831 e cinque canzoni del "ciclo di Aspasia"
1845: edizione postuma di Le Monnier (Firenze), crata da Ranieri sulla base delle correzioni apposte da Leopardi su una copia dell'edizione Starita
1831: edizione Piatti (Firenze), comprende le dieci Canzoni del 1824, cinque idilli e i canti pisano-recanatesi
Rispettato l'ordine cronologico ma marcata eterogeneità; collegamento tra i testi non solo lineare ma spiraliforme
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Si apre con le "canzoni civili" del 1818-21 in cui Leopardi riflette sulla crisi civile e culturale italiana
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L'eredità straordinaria del passato non è più rinnovabile; prevale la denuncia della corruzione moderna e un'amara riflessione sul contrasto tra la grandezza delle illusioni e l'aridità del vero
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Seguono gli idilli, che presentano tematiche più intime e personali e un linguaggio più semplice e colloquiale
Protagonista assoluto è l'io poetante con il suo mondo di affetti, sensazioni e sentimenti
Paesaggio naturale riveste un ruolo di primo piano (suscita precise sensazioni da cui scaturiscono emozioni)
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Tema del confronto antico/moderno presente nelle canzoni, ripreso e rinnovato negli idilli
Primo passo verso quella sintesi tra esperienza psicologico-affettiva e meditazione filosofica che ritroveremo nei canti del 1828-3
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Con Il risorgimento (1828), Leopardi inaugura una nuova fase della propria produzione lirica
Il soggiorno a Pisa e il definitivo addio a Recanati fanno da sfondo biografico ad alcune grandi canzoni a schema libero
Scelta ormai definitiva del materialismo, l'acquisizione certa dell'infelicità come condizione costitutiva e immutabile del genere umano, e l'indifferenza della Natura
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Mettono in scena il nulla dell'esistenza umana e del cosmo; io che si pone come voce universale e assoluta
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