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Giacomo Leopardi (1798-1837) 576px-Leopardi,_Giacomo_(1798-1837)_-_ritr.…

- - - - Tenta la via della composizione poetica
      - Interviene nella contemporanea polemica sul Romanticismo
  - - - Avvicinamento al meccanicismo materialistico
        
        Composizione poetica di questi anni (idilli del 1819-21; canzoni del 1820-22) assume una nuova funzione conoscitiva
- - - - Rapporti con gli intellettuali cattolico-moderati del circolo non sempre facili, soprattutto dopo la pubblicazione delle Operette morali (1827)
      - Inverno 1827-primavera 1828: Leopardi si trasferisce a Pisa: torna a comporre versi
      - 30 aprile 1830: lascia definitivamente Recanati e la sua famiglia
        
        A Firenze pubblica la prima edizione dei Canti (1831, editore Piatti)
        
        Approfondisce l'amicizia con Ranieri; con lui si stabilisce definitivamente a Napoli (1833)
        
        Stipula un contratto con l'editore Starita per la pubblicazione di tutte le sue opere (1835)
        
        1835: a Napoli si diffonde il colera; Leopardi ripara con Ranieri a Torre del Greco
        
        Torna a Napoli, gravemente malato, e muore lì il 14 giugno 1837
- - - - Modernità fuori moda
      - Coscienza di essere portatore di un pensiero inattuale
      - Rapporto con l'Illuminismo
        
        Analisi critica della presunta superiorità della scienza quale mediatrice privilegiata della conoscenza umana
        
        Ne coglie i due snodi nevralgici
        
        Differenza tra scienza e "scientismo": non rifiuta la scienza in sé ma quella "mistica del progresso"
        
        Rapporto tra natura, ragione e virtù; per Leopardi il pericolo viene da un eccesso di civiltà: la ragione priva l'uomo moderno di "sentire" facendo prevalere un approccio filosofico e razionalistico
        
        A favore di una concezione egualitaria degli uomini
      - Rapporto col Romanticismo
        
        Fa propria la divaricazione tra poesia "ingenua" degli antichi e poesia "sentimentale" dei moderni
        
        Ma accusa i romantici di aver privato la poesia della sua forza immaginativa
        
        Raccoglie la sfida di un io lirico che s'interroga sul senso dell'esistenza
        
        In sintonia con la cultura europea contemporanea: poesia=esperienza insieme soggettiva e universale
      - Prende le distanze dallo spiritualismo e dall'idealismo romantici e dalle prospettive ottimistco-consolatorie del cattolicesimo liberale
        
        Obiezioni fondate sulla domanda: Come si può promettere la felicità alle masse, se essa è preclusa ai singoli?
        
        Posizione non reazionaria ma nutre in generale poca fiducia nelle ideologie progressiste del Romanticismo
        
        Si definisce scettico; ricolloca i problemi dell'uomo in una prospettiva più ampia
        
        Scaturisce la "social catena", uomini uniti per resistere alla Natura
        
        Delineazione di un nuovo umanesimo
        
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    - - Ne risulta una "poesia sentimentale filosofica"