Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Gli stati uniti: dal benessere alla crisi del '29 (In America scoppia…
Gli stati uniti: dal benessere alla crisi del '29
In America scoppia il boom economico
Mentre l'Europa faticava a riprendersi, gli Stati Uniti conobbero il
boom economico
. Ci fu l'invenzione di nuove tecnologie, auto ed elettrodomestici. Le aspettative di vita migliorarono, ma non per operai e contadini, il cui salari era ancora troppo basso.
Le condizioni peggiori erano vissute dai
neri
e dagli
immigrati
che dovevano sopportare le minacce di morte di associazioni naziste
Lo
"stile di vita Americano"
divenne un modello odiato da tutti i paesi dell'America occidentale, non solo i ricchi potevano permettersi gli elettrodomestici, ma anche gli impiegati.
Nelle case degli americani cominciavano a entrare gli elettrodomestici(il più ricercato era il frigorifero), nei vialetti delle case le automobili e nei centri delle città comparvero grandi magazzini
I ruggenti anni venti
A finanziare l’apertura dei locali notturni e la produzione clandestina di alcolici era la criminalità organizzata, che guadagnò un preoccupante potere soprattutto a
Chicago,
conosciuta come la “città più corrotta d’America”.
Il più potente tra i gangster americani fu per diversi anni
Al Capone
, che riuscì a rimanere a lungo impunito nonostante numerosi omicidi e altri gravi reati. Nel 1932 la polizia riuscì finalmente a incastrarlo per evasione fiscale
La voglia di divertirsi era accompagnata dalla voglia di apparire per bene formalmente: fu
vietata la vendita di alcool
che fece incrementare la vendita clandestina.
Nei locali notturni, per vendere alcool, bisognava nasconderlo nelle tazze di caffè e spesso i poliziotti in borghese facevano irruzione in questi locali per far rispettare le leggi proibizioniste
Gli investimenti in borsa crescono fino al crollo del '29
Intorno alla metà degli anni Venti una parte consistente dei profitti industriali veniva investita in azioni di borsa. Gli affari della borsa di Wall Street a New York aumentarono a ritmi serrati, al punto che diventò il primo mercato del mondo.
Il pensiero del guadagno facile offuscò la vista di alcuni cittadini che, pur avendo poco, investivano, anche ciò che non avevano, sperando così di poter saldare i debiti e avere dei soldi da tenere per se.
Quando nel 1929 le azioni offerte divennero molte di più di quelle comprate, la borsa crollò e tutti i soldi dei cittadini caddero con essa. Nel così detto
"giovedì nero"
Wall street subì un crollo.
Così, nel giro di poche settimane, molti azionisti si trovarono in mano titoli che valevano meno della metà di quando li avevano acquistati e una marea di debiti.
La grande depressione colpisce gli Stati Uniti
La profonda crisi finanziaria divenne presto una crisi economica che portò le persone che investirono tutti i propri soldi in borsa a ritrovarsi poveri. Anche le industrie furono costrette a dichiarare il fallimento. In soli quattro anni gli USA persero metà della loro ricchezza e i disoccupati arrivarono a quasi 14 milioni.
Anche l’Europa, che dipendeva economicamente dagli Stati Uniti, fu travolta dalla terribile crisi economica, con gravissime conseguenze sugli equilibri economici e politici del continente.
Roosvelt propone il New deal per superare la crisi
Il nuovo presidente democratico Franklin Delano Roosevelt mise in atto un ampio programma di risanamento denominato New Deal(“nuovo corso”) proprio perché imponeva un drastico cambiamento di rotta rispetto alla tradizionale politica economica liberista.
Il nuovo presidente attribuì proprio allo Stato un ruolo fondamentale per rilanciare l’economia americana: il suo compito era quello di approvare provvedimenti che potessero far ripartire investi-menti e occupazione, e allo stesso tempo quello di regolamentare ed equilibrare le attività economiche.
Per uscire dalla crisi era necessario che gli americani ricominciassero a spendere, determinando una ripresa della produzione industriale e di conseguenza nuove assunzioni. Parallelamente era necessario costruire anche un “welfare state" in modo che tutti i cittadini potessero avere garantiti i servizi e i diritti fondamentali.
Il vero problema era che per acquistare beni servivano soldi che gli americani, senza lavoro, non avevano. Per creare nuovi posti di lavoro Roosevelt inaugurò un immenso cantiere di opere pubbliche; grazie alla “cura” New Deal l’economia e la società americana cominciarono progressivamente a riprendersi, alimentando un nuovo clima di fiducia.