Intorno alla metà degli anni Venti una parte consistente dei profitti industriali veniva investita in azioni di borsa,vale a dire quote di società, il cui valore sembrava poter crescere senza limite permettendo grandi guadagni di conseguenza gli affari della borsa di Wall Street a New York aumentarono a ritmi serrati .Il miraggio del guadagno facile spinse tanti piccoli risparmiatori a investire in borsa i soldi che avevano messo da parte e quelli che ancora non avevano! Quando nel 1929 le azioni offerte diventarono molte di più delle richieste, il loro valore iniziò a calare. Nel fatidico “giovedì nero”, Wall Street subì un crollo pesantissimo proprio perché gli speculatori spaventanti dal drastico calo del valore delle azioni cominciarono a venderle in massa. Così, nel giro di poche settimane, molti azionisti si trovarono in una marea di debiti