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La scultura arcaica: il cammino verso l'equilibrio formale (La…
La scultura arcaica:
il cammino verso l'equilibrio formale
La
kòre
: è una giovane donna vestita con una lunga
tunica
e un
mantello
, anch'essa in posizione stante. La veste indica il ruolo della donna nella società greca ossia quello di moglie e madre, perciò tutto quello che costituiva un riferimento alla fisicità veniva attenuato.
La kòre è generalmente rappresentata con:
la testa eretta;
i piedi uniti;
un braccio steso lungo il fianco a reggere la veste e l'altro ripiegato sul petto in atto di recare un vaso o un piatto con delle offerte.
Il
koùros
: è un giovane uomo nudo, in posizione stante. La nudità ha la funzione di far risaltare il corpo, attraverso il quale si esprimono qualità fisiche ed intellettive, componenti principali dell'uomo ideale.
Il koùros è generalmente rappresentato con:
la testa eretta;
le braccia stese lungo i fianchi;
i pugni serrati;
la gamba sinistra leggermente avanzata, quasi ad accennare un passo.
La scultura attica
Si sviluppa fra la prima e la seconda metà del VI a.C soprattutto ad Atene.
Si tenta di armonizzare meglio tra loro le varie membra, per conseguire un maggiore equilibrio di valori e una più razionale unitarietà delle singole parti.
Moschophoros
Risalente al 570-560 a.C, rappresenta un kouros che porta un vitellino sulle spalle reggendolo per le zampe e nell'atto di recare al tempio la propria offerta o di ritirare un premio.Le braccia dell'uomo e le zampe dell'animale si incrociano generando una specie di grande X, conferendo un senso di simmetria e monumentalità. La figura non è completamente nuda ma indossa un mantello che aderendo al corpo mette in risalto la muscolatura.La testa è incorniciata da un'acconciatura di capelli ondulati raccolti in trecce. Tutti i particolari sono realizzati accuratamente attraverso schemi geometrici come le sopracciglia, le labbra o l'ombelico.
La scultura ionica
Si caratterizza per:
una maggiore raffinatezza del modellato, molto più attento ai particolari anatomici;
un uso di proporzioni più dolci e slanciate;
una più ampia libertà compositiva rispetto agli schemi tradizionali di riferimento.
Le figure sono quindi meno spigolose e meno rigide.
Hera di Samo
Rappresenta una fanciulla che reca offerte al tempio. La statua è sostanzialmente cilindrica e in posizione stante con la tunica di lino, fittamente plissettato, che si allarga lasciando spazio al solo sporgere delle dita dei piedi. Il braccio destro è rigidamente steso lungo il fianco, con la mano serrata a pugno.Il braccio sinistro doveva sorreggere un dono. La verticale regolarità delle sottili pieghettature conferisce alla figura uno slancio mitigato dal panneggio diagonale di lana spessa e dalla tensione del velo che cinge un fianco e davanti è legato a cintura, cadendo sul lato sinistro.
Kouros di Milo
La figura è completamente nuda, la testa è più gracile rispetto alle sculture precedenti e le membra mostrano un modellato più lungo e meno squadrato. Tali accorgimenti rendono la figura più snella e aggraziata. Il volto è privo di barba e capelli, corti sulla fronte, acconciati in delle treccioline e le labbra sono dischiuse nel consueto sorriso.
La scultura dorica
Si sviluppa tra VII e il VI secolo a.C nel Peloponneso. Gli elementi caratterizzanti sono:
la predilezione per la figura umana , soprattutto maschile, nuda;
la creazione di forme estremamente semplici e squadrate;
l'adozione di proporzione massime.
L'effetto che ne deriva è di grande solidità e potenza e le figure non obbediscono ad alcuna legge di somiglianza con la realtà naturale.
Kleobi e Bitone
E' una coppia di fratelli rappresentati in posizione stante. Le braccia muscolose, sono leggermente flesse, e i polpacci appaiono evidenziati in modo quasi innaturale . Anche la testa è sovradimensionata, ma la sua forma squadrata le conferisce un senso di maestosa gravità accentuata dalla voluminosa capigliatura, che ricade con dodici pesanti trecce.Sotto la bassa fronte e le ampie arcate sopraccigliari sporgono due grandi occhi a mandorla, mentre le labbra sono appena increspate in un misterioso sorriso. E' particolare il modello delle ginocchia e dell'addome rese mediante incisioni geometriche.