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caravaggio (caravaggio (michelangelo merisi) nasce a milano ma si…
caravaggio
caravaggio (michelangelo merisi) nasce a milano ma si trasferisce ben presto nel paesino del bergamasco di nome caravaggio
è uno dei pittori più controversi della storia dell'arte occidentale e la sua figura è legata da sempre allo stereotipo genio e sregolatezza
caravaggio fu convinto sostenitore del genere della natura morta come testimonia l'opera la canestra di frutta dipinta da caravaggio nel 1599
in quest'opera ogni frutto è riprodotto con assoluta fedeltà: i chicchi d'uva hanno la caratteristica patina opaca, i fichi la buccia spessa e rugosa e la mela, sebbene già bacata, ha una superficie lucida e compatta
tutta l'immagine produce un effetto marcatamente tridimensionale ancor più esaltato dallo sfondo informe (in questa immagine si può cogliere un significato allegorico: si tratta del memento mori, cioè l'esortazione a ricordare che la morte incombe come denunciano la mela bacata e la foglia avvizzita)
altrettanto famosa è l'opera intitolata bacco che si trova agli uffizi di firenze: l'opera fu commissionata a caravaggio dal cardinale francesco maria del monte come regalo di nozze per cosimo II dei medici
il bacco presenta il dio sdraiato su un letto a triclinio e posto accanto ad un tavolo su cui trionfa un cestino di ceramica pieno di frutta: il dio bacco rivolge direttamente lo sguardo all'osservatore e gli mostra un calice di vetro colmo di vino rosso appena versato dalla bottiglia accanto
il dio è ben lontano dall'essere la classica figura idealizzata, infatti ha le unghie sporche, le guance arrossate e trasmette un certo stato di ebbrezza (anche la frutta non eccelle di qualità e verrebbe da dire che caravaggio abbia preso un normale ragazzo di strada per poi rappresentarlo nelle vesti del dio)
in realtà alcuni hanno dato un interpretazione differente dato che il ragazzo tiene in mano un fiocco nero che alluderebbe ad un evento luttuoso: forse caravaggio allude alla figura di cristo e il vino rosso potrebbe richiamare il tema eucaristico così come la melagrana che è simbolo di resurrezione
a caravaggio si devono anche alcuni soggetti di storia sacra come ad esempio il riposo durante la fuga in egitto del 1597: caravaggio immagina maria, giuseppe e gesù che stremati dal viaggio si fermano a riposare accanto ad un fiume
tutta la scena è pervasa da una certa dolcezza: la madonna si è addormentata con il bambino in braccio in una posa instabile ma naturalissima mentre giuseppe veglia a protezione della sua famiglia nonostante si capisca che abbia dolore ai piedi e stia cascando dal sonno
un angelo esile e bellissimo, con grandi ali di rondine, suona il violino per tenergli compagnia mentre giuseppe con fare cortese tiene in mano lo spartito e l'asino da dietro sembra chiedersi da dove sia sbucato quell'angelo
nel 1599 il cardinale del monte procurò a caravaggio il primo impegno ufficiale e cioè la decorazione della cappella contarelli in san luigi dei francesi a roma
matteo contarelli infatti aveva acquistato questa cappella nel 1595 ed intendeva decorarla con le storie di san matteo, l'apostolo di cui portava il nome
la vocazione di san matteo ricorda il momento in cui gesù convinse l'esattore delle tasse a lasciare tutto e seguirlo: caravaggio immagina che la scena si svolga nel 600 in una taverna, dove 5 uomini sono seduti insieme a contare del denaro
da destra irrompono all'improvviso gesù e pietro che indicano l'uomo seduto al centro, il quale stupito si porta una mano al petto come a voler rispondere: "dici a me?"
tra gli uomini seduti al tavolo due si voltano verso gesù pronti forse ad accogliere l'offerta di salvezza, mentre gli altri due restano indifferenti (il valore salvifico della parola di gesù è svelato dal fascio di luce che squarcia il buio della stanza e colpisce al volto matteo: quella luce potrebbe essere di origine divina, simbolo della grazia che redime gli uomini)
la morte della vergine è l'ultima pala ad altare eseguita da caravaggio a roma tra il 1604 e il 1606 e gli fu commissionata da laerzio cherubini per la sua cappella nella chiesa di santa maria della scala in trastevere
nel dipinto maria è vestita di rosso e appare priva della sua regale divinità: ha il corpo gonfio, i piedi nudi ed il volto livido mentre gli apostoli, vecchi, calvi e scalzi, piangono disperatamente così come la maddalena seduta sulla seggiola
la scena è resa ancor più teatrale da un grande drappo scarlatto, sospeso ad una trave del soffitto (non piacque ai committenti la povertà di quest'ambiente e l'atteggiamento così poco decoroso degli apostoli, in più si diffuse la voce che il pittore avesse usato come modello il cadavere di una donna annegata nel tevere)
altri invece interpretano questa scena come non irrispettosa ma come la rappresentazione della morte della madre per eccellenza ed il ventre gonfio di maria sarebbe proprio un omaggio a quella maternità carica di mistero così come il braccio disteso che potrebbe ricordare la crocifissione di cristo