Il 2 agosto 1914, l’Italia si dichiarò Stato neutrale. Per giustificare questa scelta, il governo italiano spiegò che la Triplice Alleanza era un trattato difensivo e impegnava all’intervento solo quando uno dei paesi che ne faceva parte fosse stato attaccato, mentre era successo esattamente il contrario: l’Austria aveva dichiarato guerra alla Serbia, e la Germania a Russia e Francia. In realtà queste motivazioni ufficiali nascondevano due questioni difficili per l’Italia:innanzitutto i rapporti con l’Austria erano difficili a causa delle “terre irredente” cioè il Trentino e la Venezia Giulia, abitate in prevalenza da italiani, ma rimaste sotto il controllo austriaco ;infine l’esercito italiano, reduce dalla difficile conquista della Libia, non era ancora pronto per iniziare un nuovo conflitto