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Psicologia Clinica 10: aspetti post-coloniali (sapere scientifico (saperi…
Psicologia Clinica 10: aspetti post-coloniali
Basaglia: intendere la psichiatria come denuncia sociale e non come un pensiero scientifico oppressore
Fanz Fanon: aiuti umanitari come minimo prezzo per chi è stato schiacciato + riabilitazione umana attraverso la voce dell'oppresso
Augusto Boal: possibilità di riabilitare il genere umano con la restaurazione/creazione di un dialogo tra la voce del colonizzatore e quella del colonizzato
sapere scientifico
saperi accademici impregnati di sapere scientifico
saperi scientifici super oggettivi
dietro alla maggior parte dei saperi scientifici si nasconde il pensiero economico
solidità scientifica supportata da miliardi di dollari
Oggettività --> deve passare attraverso l’idea di un supporto economico
Monetarizzazione della scienza: nel momento in cui si sceglie l’oggettività si deve avere una neutralità politica
Riprodurre il nostro modello di intervento per tutti (oggettivi e non politicamente schierati) es. sia per poveri che per ricchi…
industria del disturbo post-traumatico da stress produce moltissimo denaro che circola attraverso i farmaci ed interventi psichiatrici
disastro procurato da popoli oppressori: le popolazioni traumatizzate si dovranno appoggiare alle popolazioni oppressori che hanno procurato il trauma.
Colonialismo sostenibile: da parte dei popoli che erano colonialisti --> distruggono e cercano poi di curare le persone che hanno oppresso (aumento macchina capitalista --> consumo e produzione)
memoria indigena e voci inascoltate
memoria rubata: (sofferenza collettiva) ricostruire una memoria collettiva (modo politico)
Il paradigma europeo mette tutte le voci delle persone che migrano sotto i problemi mentali, mentre i migranti vedono come problemi la loro povertà, il loro fallimento di migrazione, avere un futuro migliore, violenze politiche….
Idee completamente differenti, dove però viene ascoltata e presa in considerazione solo quella europea, ossia del potere
Scienza dovrebbe essere una comunità di saperi che affronta i problemi (assieme per risolvere i problemi)
Sapere in azione: dialogo continuo e non sapere oggettivo (il sapere lo trovo nel mondo)
situazione percepita --> strategia --> obiettivo