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La Scuola poetica siciliana
Federico+II+e+la+scuola+poetica+siciliana
Federico II è il nipote di Federico Barbarossa ed eredita da suo padre Enrico il titolo di imperatore e di re d’Italia e da sua madre Costanza d’Altavilla la corona del Regno normanno di Sicilia.
Presso la corte di Federico II di Svevia nasce la scuola poetica siciliana
Questa scuola riunisce imitatori della poesia trabadorica che non utilizzano, però, la lingua d’oc, bensì il volgare.
La scuola viene denominata "siciliana"non perché i poeti che la rappresentano siano siciliani, ma perché nasce e si sviluppa in Sicilia
La lingua utilizzata è il volgare siciliano, depurato, molto raffinato, influenzato dal latino.
i poeti sono funzionari dello Stato: notai, giudici, cancellieri
caratteristiche della poesia siciliana
la poesia è solo evasione, diletto, ornamento e icona dell’elite cui appartengono i poeti
La donna ha perso buona parte della fisicità rispetto alla donna cantata dai poeti provenzali. E’ lontana, crudele e spesso indifferente alle sofferenze d’amore del poeta.
Il tema principale è l'amore
caratteristiche della poesia provenzale
La poesia provenzale si esprime in lingua d'oc
In Provenza e nel nord Italia, accanto alle tematiche amorose, compaiono anche tematiche morali, politiche, guerresche, anche a causa del turbinoso contesto politico-sociale
La donna della poesia provenzale lega a sé l'uomo amato con un vincolo quasi di vassallaggio. C'è un rapporto di sottomissione tra il poeta e la donna amata
Nelle poesie d'amore provenzali c'è la presenza anche della passione e dell'amore fisico
i maggiori rappresentanti della scuola siciliana
Jacopo da Lentini
Pier della Vigna
Rinaldo D'Aquino
Cielo d'Alcamo