A loro volta gli alleati, timorosi di fronte alle mire espansionistiche piemontesi, ritirarono le loro truppe; il primo a richiamare i soldati fu papa Pio IX, il quale dichiarò di non poter proseguire una guerra contro un Paese cattolico come l’Austria. Dopo le prime vittorie piemontesi, le forze austriache presero il sopravvento e fra il 23 e il 25 luglio, a Custoza, presso Verona, Carlo Alberto fu duramente sconfitto, tanto da dover chiedere l’armistizio (accordo per la sospensione dei combattimenti). Alcuni mesi dopo, per sottrarsi alle pesanti condizioni di pace imposte dall’Austria, il re sabaudo riprese la guerra: nella battaglia di Novara (23 marzo 1849) subì un’altra, disastrosa sconfitta, in seguito alla quale fu costretto ad abdicare in favore del figlio, Vittorio Emanuele II.