Il termine “antisemitismo”, inventato nel 1879 dal nazionalista tedesco Wilhelm Marr, nonostante l'etimologia, non si riferisce all'odio nei confronti dei "popoli semiti" (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico, quali l'arabo, l'ebraico, l'aramaico e l'amarico), ma unicamente all'odio e alla discriminazione nei confronti degli ebrei.
Elementi caratteristici dell’antisemitismo sono l’idea di una «cospirazione mondiale ebraica» e la riduzione degli ebrei a capro espiatorio di tutti i mali sociali, politici ed economici.
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