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L'ILLUMINISMO, 4 AMBITI DI SVILUPPO, DOVE E QUANDO, CARATTERI…
L'ILLUMINISMO
Movimento culturale che fiorirà in Europa tra la fine del Seicento e per tutto il XVIII secolo [alcune storici pensano al 1789 come data conclusiva]
L'Illuminismo nasce in Inghilterra alla fine del Seicento, in particolare dalla filosofia di John Locke. Esso troverà però terreno fertile in Francia negli anni a seguire, specialmente a partire dagli anni Trenta del 1700 per poi diffondersi in tutta Europa
La caratteristica fondamentale è la fiducia nella ragione: l'uomo usa la ragione per dominare la natura.
L'illuminismo infatti è figlio della rivoluzione scientifica
Affidarsi alla ragione comportava un rifiuto della tradizione, ossia di quelle conoscenze non dimostrate "scientificamente" ma ritenute vere solo per "abitudine": l'Illuminismo sostiene dunque un atteggiamento critico della ragione ossia capace di "vagliare"/controllare che ogni conoscenza si fondi su salde premesse razionali
L'Illuminismo si oppose dunque a qualsiasi religione positiva mentre sostenne una religione "naturale" ossia fondata sulla ragione e non su un testo sacro
CULTURALE
Per gli Illuministi esiste un'identità tra natura - razionalità - bene: buona è la natura, specialmente la natura umana. In quanto essere razionale, ogni uomo ha diritto alla libertà in misura eguale e universale.
E' grazie a questa visione della natura umana che l'Illuminista vive in armonia con il mondo e dunque ottimista
l'Enciclopedia
Educare gli uomini all'uso della ragione? Sì, ma come?
Occorreva mostrare agli uomini le scoperte e le novità scientifiche e culturali a cui l'umanità era giunta nel corso dei secoli: occorreva cioè un'opera divulgativa che permettesse ciò
A tale scopo venne pensata l'ENCICLOPEDIA o "Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri"
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Secondo il filosofo Kant, l'Illuminismo ha come motto il detto latino SAPERE AUDE! ossia "Abbi il coraggio di servirti della tua ragione!"
I filosofi illuministi sapevano che questa fiducia nella ragione avrebbe dato origine ad un'epoca nuova. E, in questa battaglia per il progresso, un ruolo fondamentale spettava all'intellettuale
l'intellettuale illuminista è colui che deve educare l'umanità, portarla fuori dallo stadio di ignoranza a cui i secoli precedenti l'hanno condotta. La sua, dunque, è una missione politica: la cultura deve diventare un tutt'uno con la quotidianità di ogni uomo.
L'intellettuale illuminista più emblematico fu il francese François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire (1694-1778)
Drammaturgo, filosofo e storico
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4 AMBITI DI SVILUPPO
POLITICO
Charles de Secondat, detto Montesquieu (1689-1755)
Barone francese deciso avversario dell'assolutismo monarchico. Fu Presidente del Parlamento di Bordeaux e da lì cercò di far valere il ruolo della nobilita nella costruzione dello Stato
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DISPOSTISMO ILLUMINATO
In molti Paesi europei nel corso del XVIII secolo ebbe inizio una fase di riforme dettate dalle nuove idee illuministiche.
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ECONOMICO
Se fino al Seicento l'economia era considerata un ramo della filosofia, con l'illuminismo essa divenne una scienza autonoma colta a conoscere e capire i meccanismi di produzione e distribuzione delle ricchezze
La prima teoria economica autonoma si ebbe con un economista francese François QUESNAY (1694-1774) che ideò la scuola francese della fisiocrazia
il nome della scuola deriva da physis (natura) e kratein (potere): secondo questa teoria, occorre lasciare dominare la natura
A dominare la natura è infatti l'economia: solo l'agricoltura era il vero settore produttivo e di arricchimento di uno Stato. La fertilità del terreno produceva vera ricchezza!
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La scuola economica più importante del Settecento nacque in Gran Bretagna con il filosofo scozzese Adam Smith (1723-1790): egli è il padre del LIBERISMO e la sua idea è contenuta in "La ricchezza delle Nazioni"
secondo lui, ogni individuo che migliora le proprie condizioni concorre a migliorare la ricchezza nazionale. Esiste infatti una mano invisibile che muove e governa l'economia: ognuno ragiona per il proprio tornaconto e guadagno, ma questo poi si trasforma in un vantaggio per l'intera società
es. per battere la concorrenza occorre vendere prodotti migliori a prezzo più basso: per guadagnare di più il venditore deve fare gli interessi del consumatore. Chi compra cerca di spendere meno, chi vende cerca di guadagnarci. Questo porta avanti l'economia nazionale)
Lo Stato deve dunque lasciare all'economia libera di seguire i suoi meccanismi naturali, unici capaci di generare vera ricchezza e benessere sociale.
A diff. dei fisiocratici, per Smith la vera ricchezza non è nella terra ma nel LAVORO
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