Dal punto di vista dell’utilità concreta, cioè del valore d’uso, le merci sono tutte diverse l’una dall’altra. Un paio di scarpe non ha lo stesso valore d’uso di un pancake: l’uno si indossa, l’altro si mangia. Tutte le merci, però, indipendentemente dall’uso che ne facciamo, possono essere scambiate le une con le altre. Tutte le merci hanno quello che Marx chiama valore di scambio.
Successivamente Marx descrive la relazione tra denaro e merce nella società pre-capitalista e in quella capitalista
CICLO PRE-CAPITALISTA:
- Merce
- Denaro
- Merce
Non c'è accumulo di denaro
CICLO CAPITALISTA:
- Denaro
- Merce
- +Denaro
C'è un accumulo di denaro (plus valore).
Il plusvalore è prodotto dalla forza-lavoro, che è a sua volta una merce, venduta sul mercato dalla classe operaia. La forza-lavoro è la fonte del plusvalore perché è l’unica merce che produce nuovo valore. E lo produce perché quando viene consumata (cioè impiegata nel processo produttivo) può produrre una quantità di lavoro (e quindi di valore) superiore a quello necessario per riprodurla (cioè a quello che è necessario agli operai per vivere).
Si arriva al ciclo capitalista con l'affermazione della borghesia, del Calvinismo e del Protestantesimo. Infatti Calvino diceva che i soldi non vanno sprecati, ma bisogna conservarli e investirli per consentire ad altre persone di potersi realizzare nel lavoro.