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I laboratori del corpo seconda aula - Coggle Diagram
I laboratori del corpo seconda aula
l'arte dell'ascolto
La capacità di mettersi in gioco è strettamente legata all’errore: può provocarci sensi di colpa, inadeguatezza e onnipotenza, ma anche giocosa comprensione e adesione alla precarietà della condizione umana. La ricerca di Maia Cornacchia si dirige verso la percezione e la consapevolezza
Nel 1984 nasce la Pratica di Lavoro Organico, un esercizio di ascolto per fare spazio a quel sapere,
o “conoscenza dimenticata” che chiamiamo organico. Le Indicazioni generali della PLO, che ci aiutano a metterci in ascolto e poi a mantenerlo, sono: Presenza (collocarci dove si è), Attenzione vigile, Apertura (disponibilità a stare con quello che accade), Intenzione (uso della volontà)
Quando siamo in ascolto (presenti, attenti, aperti), ci “diamo un’intenzione” e poi lasciamo succedere, ascoltando. I bambini sono in grado di captare tutte le frequenze sensoriali, mentre gli adulti captano e trasmettono solo tramite pochi canali comunicativi: le capacità si atrofizzano, inevitabilmente per mancanza d’uso
Piera principe ci propone di partire dall’imperfezione e dal limite. Un punto d’osservazione diverso che ebbe l’occasione di abbracciare a causa di un grave incidente stradale che mise a dura prova il suo corpo, tenendola lontana dalla danza.
La "Zattera di Nessuno”, un laboratorio di teatro-danza in forma di Viaggio che ricorda il lungo peregrinare di Ulisse nell’Odissea. Il laboratorio si presenta come un viaggio di ritorno al “corpo-casa”, un viaggio fatto di arresti e di cambiamenti di rotta, ispirato al “Grande Viaggio” di Omero, da cui sono tratti gli incipit delle nove tappe che lo costituiscono. Le tappe si immaginano dislocate lungo le coste del bacino del Mar Mediterraneo (piera principe)
Avvicinare il corpo dell’altro seguendo l’esempio del Mediterraneo significa, nella Zattera di Nessuno, imparare a riconoscere e rispettare il nostro grado di apertura e quello di chi ci è accanto poiché, come le coste del bacino mediterraneo, siamo diversissimi tra noi
Vanna Puvani si è dedicata alla ricerca dello spazio giusto da assegnare all’immaginazione, per ridare vita all’immaginario. Il suo interesse è quello di offrire alle persone l’opportunità di mettersi in contatto con le proprie immagini, affinchè si possano “vedere” e “far vedere” nella loro unicità.
Con il disegno, la scrittura, la danza, il canto, la musica e con tutti i linguaggi non verbali, si coinvolgono più sensi, in un esercizio che migliora la creatività e quindi la capacità di conoscersi, riconoscersi, piacersi di più.
Nei corsi di formazione viene utilizzata la lettura dei simboli, servendosi della simbologia oggettiva di Jung per entrare meglio a contatto con l’anima e la mente dei nostri interlocutori e attivare un dialogo più profondo. Le relazioni disegnate, rese visibili dal bambino e alla maestra, sono utili al bambino per farsi conoscere a lei in un modo nuovo, tenero e intimo
con la testa in su
Il mondo con cui fin da piccoli ci propongono l’insegnamento, scientifico e non solo, non
rispetta la crescita dell’individuo nella sua interezza e non permette neanche di raggiungere una conoscenza corretta, profonda, significativa.
Un modo per riannodare il filo diretto “con il cielo”, con uno sguardo curioso e interrogativo, proprio dei bambini, è vivere per esempio un’esperienza proposta dalla “pedagogia del cielo”. L’esperienza consiste nel trascorrere un lungo fine settimana in un luogo specifico, senza riferimenti temporali, lasciando che il tempo sia scandito dagli eventi del cielo e dall’ambiente. Si condividono insieme esperienze di osservazione del cielo di giorno e di notte, delle stelle
Nicoletta ferri è il nome dell’autrice del laboratorio “Anfora Magica”. Il laboratorio, pensato come
momento conclusivo di un piu ampio progetto di intervento sulle dinamiche di competizione nella scuola sia come stile di insegnamento apprendimento, sia nella relazione tra pari
È sorprendente quanto i bambini amino parlare della voce. A differenza della maggior parte degli adulti, non la danno per “scontata”: la loro fantasia li stimola, al contrario, a “immaginarla”. Della voce non si sa nulla o quasi e comunque sempre poco rispetto all’immensa portata curativa ed educativa di cui dispone.
La nostra voce è importante perché ciò che
possiamo definire tramite essa sono proprio i nostri “confini interni”. È comune ritenere che questa voce risiede nelle corde vocali, ma differentemente essa viene generata da un muscolo involontario, ovvero il diaframma. Quando la vibrazione interna fuoriesce dalla nostra bocca possiamo sentire una sensazione di libertà profonda: essa non va lasciata sfuggire, consentendole di fare ciò che vuole, ma neanche tenerla troppo sotto controllo
MoshèFeldenkrais ha creato, un metodo, oggi diffuso e conosciuto in tutto il mondo, per ricercare la consapevolezza attraverso il corpo e il movimento
Il metodo consiste essenzialmente nel ripercorrere, guidati dalla voce del conduttore, alcune tappe fondamentali dello sviluppo psicomotorio del bambino, grazie a semplici e piacevoli movimenti eseguiti al suolo, e all’esplorazione attenta di alcuni schemi d’azione quotidiana
Il Metodo Feldenkrais consente di arricchire l’immagine di sé attraverso una migliore relazione dinamica tra individuo e ambiente: prendere coscienza dell’ovvio che sfugge, cioè delle proprie abitudini, a cominciare da quelle motorie, significa entrare in un percorso di crescita personale in cui il movimento è un mezzo, non un fine; la finalità è la crescita, la maturità della persona
Giocayoga: Il Giocayoga è nato per sperimentare ciò che Lorena Pajalunga, ha osservato durante la sua permanenza in india ovvero il gurukula, cioè l’educazione impartita direttamente dal Maestro a quei ragazzi che egli aveva tenuto presso di sé sin dalla loro nascita e che oggi sono divenuti i suoi successori. Si tratta di 15 incontri, ciascuno di 2 ore, rivolto a bambini di 5 anni, il cui scopo è quello di aiutarli a stabilire una buona relazione con il proprio corpo e a sviluppare la capacità di raccoglimento e di concentrazione