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𝓓𝓸𝓷𝓪𝓽𝓮𝓵𝓵𝓸 2°B, 1-L'OPERA RACCONTA la scultura realizzata e…
𝓓𝓸𝓷𝓪𝓽𝓮𝓵𝓵𝓸 2°B
Dalla fine del 1443 agli inizi del 1444 Donatello si trasferisce a Padova. Lì lavora al monumento equestre di erasmo da narni, detto il gattamelata, condottiero dell'esercito veneziano morto nel gennaio del 1443. dall'epoca della caduta dell' impero romano, non era mai più stata fatta una statua di bronzo così grande. Anche se Donatello si ispira alle statue a cavallo degli imperatori romani, l'arte classica è interpretata secondo l'arte moderna del rinascimento.
Una delle tecniche usate da Donatello è lo stiacciato. Si tratta di lavori su lastre di marmo o di pietra, che presentano un rilievo minimo sulle figure, lo stiacciato è una tecnica che porta in una scultura la semplice forza espressiva della figura. Sotto la statua di San Giorgio, San Giorgio a cavallo sta liberando la principessa tenuta prigioniera da un drago.
UN CRISTO VERO Tra il 1406 e il 1410 realizza un Crocifisso per la Basilica di Santa Croce noto per la sua forza drammatica e il suo realismo.Secondo Giorgio Vasari è proprio per questo realismo che Brunelleschi lo giudica troppo rozzo, un "contadino".Secondo Vasari Brunelleschi risponde a Donatello con un Crocifisso più composto e più gentile.Magari non andò proprio cosi.Si può notare come il Cristo di Brunelleschi mostri una maggiore solennità ma sia meno espressivo
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Donatello è l'iniziatore del rinnovamento delle arti nel Quattrocento a Firenze.Le sue sculture si allontanano dallo stile tardogotico e si inseriscono nel solco della tradizione classica introducendovi una forte componente espressiva e una nuova carica di umanità.Dopo il viaggio a Roma del 1402 con Brunelleschi ,durante il quale approfondisce la conoscenza dell'arte antica.Donatello torna Firenze e lavora come orafo nella bottega di Lorenzo Ghiberti. Ben presto ottiene le commissioni di opere scultoree per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la chesa di Orsanmichele .
1-L'OPERA RACCONTA la scultura realizzata e minuti in bronzo,rappresenta un giovane di bassa statura e minuto,senza alcun indumento indosso tranne i calzari alati e il cappello.è la prima volta dall'antichità romana che ricompare un nudo nell'arte a grandezza naturale.
David è in piedi ,in una posa di riposo,con il capo rivolto verso il basso ad osservare la testa decapitata di Golia.Indossa un copricapo cinto da una corona d'alloro .I capelli ricadono sule spalle in morbide ciocche.Il braccio destro ,segue l'andamento leggermente sinuoso del corpo e si contrappone alla gamba sinistra leggermente piegata.La caviglia poggia sulla guancia di Golia ,Il braccio sinistro è piegato, il polso poggia sul fianco e si contrappone alla gamba destra stesa sulla quale poggia tutto il peso del corpo.
2-LA MANO DESTRA la mano destra impugna ancora la spada che appare grande e pesante in confronto al corpo minuto del David ,mentre la mano sinistra stringe il sasso,vero simbolo della vittoria
3-I CALZARI Il David indossava dei calzori che arrivavano fin sotto al ginocchio, con delle minime decorazioni che rimandano alla tradizione fiorentina.
4: La testa di Golia, sotto i piedi del pastore, è coperta da un elmo con la punta finemente incisa. E gli occhi chiusi sottolineano il sonno della morte.
Lo stile richiama la scultura classica, ma introduce elementi di novità, come la muscolatura riprodotta con fedele realismo per rendere la giovane età del ragazzo.
LA STORIA: L'opera commissionata da Donatello da Cosimo il vecchio de' medici ha un significato politico: la vittoria di David sul gigante Golia, alluderebbe alla vittoria di Cosimo stesso sui suoi avversari.
IL SOGGETTO
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David, eroe biblico, è un pastore che con l'astuzia riesce a sconfiggere la violenza bruta. La bibblia raccconta che Golia aveva chiesto di potersi battere con un rappresentante dell'esercito del re Saul, ma nessuno osava offrirsi.
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i lineamenti contratti di Cristo ,la bocca dischiusa,le palpebre semiaperte, tutte quest cose mostrano la sua sofferenza
Come si nota soprattutto nell'animale. Il cavallo infatti è nervoso e scattante, e sembra sul punto di muoversi dal suo piedistallo. Il volto del cavaliere, invece, fisso e concentrato, guarda lontano all'orizzonte: non è un ritratto che copia la natura ed il vero aspetto del condottiero, ma una composizione ispirata ai modelli dei condottieri romani.
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