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PARTE TERZA LE CAPACITA DI RECUPERO DELL'ANZIANO - Coggle Diagram
PARTE TERZA LE CAPACITA DI RECUPERO DELL'ANZIANO
LA RIABILITAZIONE OCCUPAZIONALE
L'AMBIENTE
l'intervento terapeutico prende in considerazione il modello GENTLE CARE che ha come punto di forza la promozione del benessere del malato.
l'anziano fragile, vive in casa o una struttura di cura sicura e familiare. Al proprio domicilio risulta opportuno rimuovere i tappeti, i dislivelli e assicurare la luminosità dell'ambiente
Secondo Moyra Jones, l'ambiente fisico deve avere le seguenti caratteristiche:
-sicurezza e garanzia
-atmosfera
-accessibilità e mobilità
-funzioni e attività
-controllo personale/comfort/sicurezza
-flessibilità
Regione Lombardia-reparti specifici in alcune RSA, Nuclei Alzheimer(NA) che hanno l'obiettivo di offrire un servizio mirato e più idoneo.
IL LAVORO D'EQUIPE
Le varie figure si confrontano, si integrano e collaborano alla realizzazione del PAI. Diventano indispensabili le riunioni periodiche e le modalità di intervento devono essere condivise dal paziente e dai familiari.
il confronto fra le diverse figure professionali come chiave strategica del lavoro d'èquipe che inoltre permette di stabilire e conseguire obiettivi comuni.
è più di un insieme di persone con differenti personalità e competenze che operano sul programma terapeutico e riabilitativo
procedimento di recupero e di sostegno diverso da un altro. Per quanto riguarda l'anziano sofferente, il compito più difficile e delicato è di ricercarne l'essenza, la soggettività, il senso e l'anima di una storia.
LA TERAPIA OCCUPAZIONALE
Si propone di valutare i pazienti nelle loro attività quotidiane. E un trattamento medico-riabilitativo ed educativo.
branca della riabilitazione che mira al recupero fisico e psichico dell'anziano ricoverato.
Il Terapista Occupazionale, lavora nell'ambito della prevenzione, cura e riabilitazione delle persone colpite da malattie e disordini fisici e psichici. Opera in base alla diagnosi e alle prescrizioni del medico. Persegue l'obiettivo di far riconquistare alla persona la massima autonomia, di migliorare la qualità di vita.
opera con altre figure professionali
L'intervento inizia dalla valutazione del grado di autonomia nei bisogni essenziali:
-la deambulazione
-igiene personale
-abbigliamento: eseguire da solo quello che è in grado di fare
-alimentazione: dieta varia e adattata ad eventuali problemi clinici. Per i pazienti con difficoltà motorie, si possono usare piatti con i bordi alti, posate con un'impugnatura più grossa e tovaglie plastificate. Con i malati di Alzheimer, rispettare gli orari e i gusti del paziente controllare la temperatura del cibo e controllare l'igiene e la salute del cavo orale.
-controllo sfinteri: facilitare l'accesso al bagno ed invitare il paziente con problemi di incontinenza a recarsi ad intervalli regolari
-ambiente: tutti i locali devono essere valutati per migliorare l'accessibilità e la sicurezza
per chi ha disturbi motori
può formare anche gruppi di piccole dimensioni, finalizzati a stimolare e attivare competenze cognitive e mnestiche.
per chi ha disturbi cognitivi sono importanti da proporre, attività con obiettivi semplici ma concreti
Di particolare rilevanza sono l'arteterapia, musicoterapia, danzaterapia e dramma terapia.
PROMOZIONE E RECUPERO DELLA CAPACITA MOTORIA PER LA TUTELA DELLA SALUTE
Negli anni cinquanta, Enrico Greppi, fondatore della geriatria e gerontologia, affermava che il compito era di tenere l'anziano il più a lungo possibile lontano dalla disabilità stessa.
La necessità di una poli terapia, rende più probabile la comparsa di effetti avversi e interazioni.
1)CONCETTO DI SALUTE NELL'ETA AVANZATA
Necessitò di ridefinire il concetto di salute in senso geriatrico
il fatto di condurre la sua esistenza nelle condizione della maggiore autonomia, rende meno rigido il concetto di salute.
2)CAPACITA MOTORIA E SALUTE
La capacità motoria è in grado i influenzare in modo determinante la possibilità di svolgere un'attività fisica.
la teoria del disimpegno come unico rimedio per assicurarsi una vecchiaia sana e serena
ancora piu evidente se riguardava anche la sfera di tutte le attvità psico-intellettuali.
la sedentarietà è risultata al secondo posto per morbilità e mortalità prematura
La presenza di difficoltà, aumenta il rischio di un'aggravamento della disabilità e avvicina lo sviluppo della dipendenza e mortalità
l'attività fisica si oppone
alcuni medici sono scettici sulla capacità degli anziani di aderire a programmi di lunga durata e di mantenere uno stile di vita attivo.
i vantaggi schematizzati:
-aumento dell'aspettativa di vita
-riduzione della mortalità generale
-riduzione di morbilità e mortalità
-riduzione del rischio di mortalità
-riduzione delle compromissioni di mobilità
la presenza dei sintomi depressivi, si associa ad un aumento della morbilità e della mortalità
altra significativa implicazione è il ruolo giocato dal nostro stile di vita e da fattori ambientali.