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3- COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO - Coggle Diagram
3- COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO
Utili
Deficit Selettivo: quando è più accentuato di quello che ci si può aspettare considerato il livello di ritardo mentale (tipico nell'autismo)
Deficit Specifico: quando è presente in una condizione patologica e non nelle altre (autismo vs. Down)
Deficit Puro: isolato e circoscritto (non presente negli autistici)
il linguaggio codifica il pensiero ma non è necessario alla sua funzionalità
deficit
OK: conoscenze grammaticali ,lessicali e fonologiche in linea con lo sviluppo mentale
NO: aspetti pragmatici = adattamento del linguaggio agli scopi ed al contesto comunicativo
inizio conversazione
uso pronomi personali
prosodia
ritardo sviluppo grammaticale + ritardo nell'acquisizione di regole morfologiche + sintattiche
ritardo non selettivo
ACQUISIZIONE DEL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
VINCOLO DELL'OGGETTO INTERO
la definizione nuova fa riferimento all'oggetto nella sua completezza e non a una delle sue parti
esiste implicimente un processo di astrazione che porta a
generalizzare
la definizione
dalla parola al concetto
MUTUA ESCLUSIVITà
per uno stesso oggetto non possono esserci due definizioni diverse
Markman e Wachtel 1988 (come bambini 4/5 imparano i significati)
se l'oggetto era sconosciuto, i bambini indicavano tutto l'oggetto come referente
se l'oggetto era conosciuto, le interpretazioni riguardavano una parte dell'oggetto
autistici non sono in grado di utilizzare il vincolo dell'oggetto intero
e sistematicamente si riferiscono al termine nuovo come ad una parte dell'oggetto.
Ciò è in linea con la tendenza a focalizzarsi sui dettagli, dimostrato dalla
dominanza della percezione locale
(parti/dettagli) vs. quella globale (forma/struttura)
tale anomalia può essere imputata a peculiarità nei
processi attentivi
incapacità di inferire il significato basandosi sullo sguardo dell'interlocutore
-> questo spiega in parte il ritardo nello sviluppo delle competenze linguistiche
TEST
ORGANIZZAZIONE CONOSCENZE SEMANTICHE
Tager-Flusberg 1985: tre gruppi autistici/ritardo mentale/sviluppo normale con stesso sviluppo linguistico valutato tramite PPVT Peabody Picture Vocabulary Test
Prestazioni omogenee e autistici complessivamente buona
CAPACITà DI CATEGORIZZAZIONE
Ungerer e Sigman 1987: prove di raggruppamento con clue variabile.
autistici/ritardo mentale/sviluppo tipico
prestazione di categorizzazione equivalente tra i gruppi considerata l'età mentale
relazione fra categorizzazione e sviluppo linguistico: le buone capacità di categorizzazione non sono sufficienti a garantire uno sviluppo linguistico sufficiente e il ritardo linguistico negli autistici non è imputabile alla difficoltà nei processi di categorizzazione
COMUNICAZIONE E CONOSCENZE CONVERSAZIONALI
deficit selettivo ma eterogeneo nelle capacità conversazionali
ANALISI COMUNICAZIONE AUTISTICI
Wetherby 1986
funzioni comunicative frequenti: richieste di azioni e di oggetti, proteste
funzioni assenti: azioni ostensive ("guarda questo"), denominazioni ed azioni dimostrative
non manca il gesto di indicazione, manca la funzione a cui tale gesto intende adempire
, ovvero "guarda quell'oggetto (sposta la tua attenzione), (anche se non lo desidero/non ne ho bisogno)"
assenza funzione protodichiarativa
azione richiestiva e protodichiarativa impiegano meccanismi neurali differenti.
la protodichiarativa implica, per il bambino,
la necessità di formulare stati attentivi su agenti esterni
- e loro ne sono incapaci
CODICE LINGUISTICO E MASSIME CONVENZIONALI
Surian, B-C, Van der Lely 1996
le massime erano proposte tramite brevi conversazioni alla quale un pupazzo forniva una risposta sensata ed un'altro una risposta sciocca
autistici/bambini con DSL/normosviluppati 4anni
autistici non riconoscevano le massime, gli altri qualche difficoltà con la Massima per le Quantità
le violazioni pragmatiche non sono imputabili a generici deficit attentivi o esecutivi (compito mal compreso), ma più a un deficit inerente la sfera della cognizione sociale
STRUTTURE GRAMMATICALI COMPLESSE
se il deficit è a carico delle rappresentazioni mentali, è opportuno pensare che ci sia un deficit selettivo per le strutture grammaticali di complementazione
"Mario pensa che
qualcosa sia qualcosa
queste strutture grammaticali sarebbero isomorfe alle strutture mentali responsabili delle rappresentazioni degli stati mentali
Tager-Flusberg e Sullivan (2004): i risultati sono di natura correlazionale ma esiste una associazione tra competenze sintattiche e ToMM
DISCORSI E LINGUAGGIO FIGURATO
DISCORSI
Tager-Flusberg e Sullivan 1995: compito di produzione narrativa
autistici producono storie brevi e con meno proposizioni
alcuni non interpretano le figure come una sequenza di eventi
assenza di affermazioni causali sugli eventi
probabilmente derivata dall'
incapacità di comprendere le cause psicologiche che spiegano le azioni dei personaggi nella storia
LINGUAGGIO FIGURATO
l'ironia richiede l'attribuzione di un atteggiamento particolare nei confronti di uno stato mentale
la metafora richiede l'attribuzione di un'intenzione comunicativa particolare, che va oltre il senso letterale
Happè 1993 trovò che in autistici abili
pochi capiscono le metafore
nessuno l'ironia
questo è in relazione alle capacità soggettive di attribuire stati mentali