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U2: UN MONDO DI CITTÁ: LA NASCITA DEL COMUNE pag 178, COS'ERANO LE…
U2: UN MONDO DI CITTÁ: LA NASCITA DEL COMUNE pag 178
COS'ERANO LE ARTI MAGGIORI E LE ARTI MINORI?
A seconda dell’importanza economica e sociale, le Arti si dividevano in Arti maggiori e Arti minori.
CHI APPARTENEVA ALLE ARTI MAGGIORI?
i giudici, i medici, gli speziali (predecessori degli attuali erboristi-farmacisti), i notai, i banchieri, i cambiavalute e gli artigiani specializzati in manufatti preziosi, come i pellicciai e i setaioli.
CHI APPARTENEVA ALLE ARTI MINORI?
tutti gli altri (vinai, fornai, guantai, mugnai, tintori, macellai, fabbri, merciai, sarti, ortolani, ecc.)
COME SI SPECIALIZZARONO NELLA PRODUZIONE LE CITTÁ ITALIANE?
Alcune città italiane si specializzarono nella produzione di determinati prodotti:
1) a
Firenze
si producevano panni di lana,
2)
Lucca
divenne famosa per la lavorazione della seta;
3)
Fabriano
si specializzò nella produzione della carta (grazie alla quale aveva rapporti commerciali con molti Paesi, anche in Asia).
3)
Venezia
si concentrò sulla produzione del vetro
4)
Milano
in quella delle armi. Questo Comune, posto al centro della Pianura Padana in una posizione favorevole ai commerci tra l’Italia e l’Europa, si sviluppò in modo particolare e divenne sempre più popoloso, raggiungendo nel corso del Trecento i 200.000 abitanti.
E QUELLE EUROPEE?
Nelle
Fiandre,
ad esempio, le città di Bruges, Gand, Arras e Ypres, si specializzarono nella produzione di panni di lana dai vivaci colori, per la fabbricazione dei quali acquistavano la lana in
Inghilterra
, che poi esportavano un po’ dappertutto, perfino nel mondo
arabo-bizantino
CHI GOVERNAVA LA CITTA'?
Inizialmente i poteri vennero affidati a un ristretto gruppo di
capifamiglia
, appartenenti a famiglie benestanti, che avevano collaborato alla formazione del Comune stesso.
In seguito questo gruppo venne allargato a tutti i cittadini maschi maggiorenni, di religione cristiana, che godessero di un reddito alto.
Si formò così
l’Arengo,
detto anche Parlamento, in cui però si giungeva a prendere decisioni in tempi molto lunghi, perché troppo numeroso
Venne quindi successivamente affiancato da un più ristretto Consiglio
In tutti i casi
, comunque, il governo era affidato a un
limitato gruppo di cittadini
, che occupava quel-le cariche grazie alla ricchezza personale: possiamo dunque dire che si trattava di una
oligarchia
CHI SI SCHIERAVA CON I GUELFI?
Con i Guelfi generalmente si schierava la borghesia medio-alta mercantile, finanziaria e delle professioni
PERCHÉ LA LORO SITUAZIONE SI COMPLICO'?
perchè i Guelfi si divisero in
Guelfi Bianchi
, che difendevano l’autonomia del Comune, e
Guelfi Neri,
più conservatori e orientati ad accordarsi con il papa.
Quando una fazione veniva sconfitta, i suoi membri erano privati di tutti i beni e scacciati dal Comune. Il che non impediva loro di allearsi con altre città per poter tornare nella propria con le armi (non mancavano infatti neanche gli scontri armati tra Comuni, allo scopo di aumentare possedimenti e ricchezze)
COSA SUCCEDE A FIRENZE?
qui la lotta fra le famiglie potenti era particolarmente dura e ostacolava la vita di tutti gli abitanti.
CHI ERA GIANO DELLA BELLA?
Nel 1293 Giano della Bella, nobile schieratosi dalla parte delle classi meno ricche e influenti, nel tentativo di dare pace alla popolazione fiorentina,
promosse gli Ordinamenti di giustizia,
che stabilivano pene severe qualora gli esponenti degli organi politici del Comune si fossero comportati in modo violento; punizioni erano previste anche per le famiglie i cui membri avessero infranto la legge;
CHI OSTEGGIAVA QUESTE NORME?
furono fortemente osteggiate dalla nobiltà e dall’alta borghesia e cessarono di essere in vigore con l’esilio di Giano nel 1295.
COSA RIMASE?
Una legge degli Ordinamenti, invece, fu mantenuta e risultò in seguito importante: nessuno, che non svolgesse una qualche attività produttiva, avrebbe potuto partecipare al governo della città e ricoprire cariche pubbliche; veniva così limitata la presenza dei nobili e incentivata quella della ricca borghesia
COSA SIGNIFICA REPUBBLICA?
repubblica significa "cosa di tutti" ed è quindi in contrapposizione con monarchia che significa "governo di una sola persona"
QUALI CITTA' ITALIANE DIVENTANO REPUBBLICHE?
AMALFI, PISA, GENOVA E VENEZIA
prendono il nome di
REPUBBLICHE MARINARE
perchè si resero indipendenti dall'imperatore e dai feudatari
QUALI FURONO LE PRIME CITTA' ITALIANE A PROSPERARE PER I COMMERCI NEL MEDITERRANEO?
AMALFI, NAPOLI E GAETA
NAPOLI E GAETA
alla fine dell'11° secolo decaddero a causa della concorrenza delle altre
AMALFI
fu attaccata e sconfitta da Pisa e Genova
C'ERANO RIVALITA'?
PISA e GENOVA dapprima erano alleate (scacciarono i Saraceni da Sardegna e Corsica)poi arrivarono allo scontro e Genova
sconfisse
Pisa nella
battaglia della Meloria nel 1284
VENEZIA creò nel Mediterraneo un vero e proprio dominio specializzandosi soprattutto nel commercio con l'Oriente
le sue navi percorrevano rotte
triangolari
verso est: partivano cariche di metalli, legname e schiavi che vendevano ad ALESSANDRIA D'EGITTO, si dirigevano a COSTANTINOPOLI dove acquistavano spezie e sete da rivendere in Italia
tra VENEZIA E GENOVA scoppiò un conflitto per il dominio del Mediterraneo che durò dal
1257 al 1381
e finì con un accordo di pace.
Venezia si riprese mentre Genova iniziò il suo declino
COM'ERANO LE PRIMA SCUOLE LAICHE IN ITALIA?
le prime scuole laiche furono organizzate dai Comuni toscani e vennero sovvenzionate o dalle famiglie degli allievi o dalle Corporazioni, che si occupavano dell’istruzione dei figli dei propri associati.
COSA SI IMPARAVA?
In queste scuole si imparava essenzialmente a leggere e a scrivere: gli allievi, a tale scopo, utilizzavano inizialmente una tavoletta, chiamata tabula, su cui era spalma-to uno strato di cera dove le lettere venivano incise con una punta e potevano essere cancellate appiattendo nuovamente la cera
COSA SIGNIFICA IL TERMINE BORGHESIA?
il termine BORGHESIA indica una classe sociale nata dopo il Mille nelle città in via di ripresa grazie alle nuove attività commerciali e manifatturiere
questo termine viene dato solo a coloro che si occupano di commercio e di artigianato, distinguendosi quindi dalla nobiltà terriera e dal clero
si sviluppò la
borghesia mercantile
e l
a borghesia finanziaria (banchieri)
che divennero i gruppi sociali economicamente più forti
CHE COSA DETERMINARONO LE INNOVAZIONI AGRICOLE?
determinarono un
aumento della produzione
e quindi delle merci disponibili in sovrappiù rispetto alle necessità della popolazione.
Tutto quanto non era necessario al sostentamento poteva quindi
essere venduto.
Questa novità diede impulso agli
scambi commerciali
, che avevano il loro centro privilegiato ne
i mercati:
ne comparvero un po’ dovunque, presso le corti e i castelli e soprattutto nelle città, da tempo in stato di abbandono
I mercati si svolgevano prevalentemente
all’esterno delle mura
, in luoghi facilmente raggiungibili da più parti e dove maggiore poteva essere l’afflusso di gente.
COSA SUCCEDE NEL TEMPO?
Col tempo non solo i mercati si moltiplicarono, ma
iniziarono i commerci con altri Paesi
, anche lontani, come l’Oriente e l’Africa settentrionale, ora più facilmente raggiungibili grazie alle innovazioni nei trasporti via mare e via terra
Si vendeva e acquistava un po’ di tutto, soprattutto
beni di lusso
: produttori, artigiani e commercianti offrivano metalli, panni in lana, sete, spezie, derrate alimentari, armi, oggetti preziosi, vasellame e manufatti di ogni tipo
QUALI CONSEGUENZE SI EBBERO?
1)la classe sociale dei mercanti iniziò a diventare molto ricca e potente,
2)riprese e si diffuse l’uso della moneta, trascurata da tempo
3)rinacquero le città.
perchè i mercanti si attrezzarono: là dove sorsero i mercati essi crearono magazzini, botteghe e anche case per riposarsi o ripararsi nella stagione fredda e stalle per gli animali. Poco alla volta questi luoghi aumentarono le proprie dimensioni e divennero veri borghi, ovvero quartieri ai margini delle città e i loro abitanti furono chiamati borghesi.
le mura cittadine vennero ampliate proprio per offrire protezione e sicurezza a questi nuovi nuclei.Così, tra vecchie città abbandonate che ritornavano a popolarsi e città nuove che si sviluppavano gradualmente a partire dai borghi, cambiò poco per volta la distribuzione della popolazione: dalle campagne molti piccoli nobili e contadini si spostavano nei nuovi centri alla ricerca di una vita migliore, dando vita a un significativo processo di
inurbamento
CHI ERANO I BORGHESI?
I borghesi erano soprattutto
artigiani e mercanti.
Questi dopo un’iniziale ostilità dovuta soprattutto alla Chiesa che era contraria alle attività che avevano come scopo l’arricchimento,
divennero un gruppo sociale sempre più potente e influente
ed ottennero agevolazioni da parte delle città, che dipendevano da loro per il soddisfacimento delle proprie necessità
COME NASCE IL COMUNE?
Nel corso dell’XI secolo i gruppi di cittadini più
influenti per ricchezza e cultura
formarono delle associazioni
volontarie
legate da un
patto comune
: lo scopo era quello di mantenere la pace interna alla città e organizzare la difesa contro i nemici esterni, ma, soprattutto, ottenere dal vescovo o dal signore dei privilegi, detti
“le libertà”
, quali l’esenzione da determinati tributi e la possibilità di esercitare il commercio senza troppe limitazioni.
Gradualmente queste associazioni di cittadini conquistarono, sia con la trattativa sia con la lotta armata, il governo della città: questo nuovo organismo politico fu chiamato
Comune.
COSA RIVENDICAVA IL COMUNE?
1)da un lato
riconosceva formalmente l’autorità del re o dell’imperatore,
2) dall’altro rivendicava il
diritto di autogovernarsi
: eleggere i propri rappresentanti, amministrare la giustizia, imporre e riscuotere tasse, battere moneta, decidere la politica interna ed estera e organizzare la difesa.
COSA FECERO I COMUNI CON I SIGNORI FEUDALI?
Per indebolire i signori feudali i Comuni ne abbatterono addirittura i castelli, costringendo i feudatari a risiedere almeno per una parte dell’anno in città, in modo da obbligarli a occuparsi del loro territorio e a prendere le decisioni che non potevano essere delegate al Comune, come le questioni concernenti la proprietà terriera; conquistata la campagna, liberarono i servi della gleba, stabilendo che chiunque si fosse stabilito in città sarebbe diventato libero
non tutti gli abitanti potevano partecipare alla vita politica: erano esclusi le donne, i forestieri, gli immigrati, i lavoratori giornalieri, i disoccupati e le minoranze religiose, come gli Ebrei
COME SI SVILUPPARONO I COMUNI IN ITALIA E IN EUROPA?
1)
Le città italiane
che si diedero un’organizzazione comunale divennero in pratica dei piccoli Stati.
2)
Nel resto d’Europa
invece molte città ottennero solo l’autonomia economica ma non il diritto all’autogoverno e non estesero mai la loro influenza oltre le mura.
DOVE SI DIFFUSERO MAGGIORMENTE?
I Comuni furono numerosi soprattutto nell’Italia centro-settentrionale, in Germania e nelle Fiandre (l'attuale Belgio), ovvero là dove non c’era un forte potere centrale che ne potesse impedire la nascita (come in Inghilterra, nella Francia settentrionale o nell’Italia meridionale, dove regnavano i Normanni, che avevano creato uno Stato fortemente centralizzato).
QUALI FURONO I COMUNI ITALIANI PIÚ IMPORTANTI?
Venezia, Firenze, Milano, Genova e Bologna, che avevano
più di 50.000 abitanti,
poi Ferrara, Par-ma, Arezzo, Viterbo, Siena, Pisa, Pistoia, Lucca, Modena, Manto-va, Verona, Bergamo, Piacenza, Padova, Napoli
COME NASCONO LE ALLEANZE COMMERCIALI?
Spesso alcune città si alleavano per controllare meglio alcune rotte commerciali. Come fecero ad esempio nel 1358 le città affacciate sul Mare del Nord e sul Baltico, come Lubecca, Colonia, Brema, Danzica e Riga, che si associarono in una lega commerciale detta
Lega anseatica
, che controllava i commerci marittimi acquistando rapidamente anche grande potere politico
COME SI SVILUPPANO GLI SCAMBI COMMERCIALI?
i mercanti genovesi e veneziani vendevano tessuti delle Fiandre e italiani nei porti del Mediterraneo orientale dove si rifornivano di spezie;
i panni in lana di Firenze erano venduti anche in Nord Africa, dove i fiorentini acquistavano invece oro;
quelli delle Fiandre erano soprattutto destinati ai mercati della Russia e della Scandinavia
COS'ERANO LE FIERE E COME SI SVOLGEVANO?
sulla via che collegava la Francia meridionale al Nord Europa, nacquero alcune importanti fiere, dette della Champagne dal nome della regione in cui si svolgevano.
Si distinguevano dai mercati perché avevano cadenza meno frequente, perlopiù annuale, ma offrivano una maggiore varietà di prodotti di scambio: oggetti preziosi e spezie provenienti dall’Oriente, vini francesi, sete italiane, panni fiamminghi, vetri veneziani e così via.
Attorno a queste fiere si concentravano individui di ogni tipo appartenenti alle diverse classi sociali: dagli artigiani ai contadini, dagli uomini d’affari agli avventurieri, dai pellegrini ai predicatori
COM'ERA IL COMMERCIO VIA TERRA?
Le carovane dei mercanti seguivano talvolta le vie di terra, utilizzando strade già esistenti o costruite di recente; queste non erano tuttavia molto agevoli: erano sconnesse e spesso vi si incontravano posti di blocco, in cui uomini del re o del feudatario richiedevano gabelle per permettere il passaggio; non raramente inoltre erano infestate da briganti, per cui quando il sole tramontava i carovanieri e le guardie armate che li scortavano preferivano fermarsi, anche per far riposare muli e cavalli
COM'ERA IL COMMERCIO LUNGO I FIUMI E ATTRAVERSO IL MARE?
Erano rotte più sicure e si poteva trasportare una quantità maggiore di merci.
Ma anche il mare non era sicuro: non erano rari gli attacchi dei pirati
Le navi erano spinte da vele triangolari (latine) e quadrate combinate insieme, per sfruttare al massimo i venti. Venivano inoltre usate la bussola, inventata in Cina e introdotta in Europa dagli Arabi intorno all’XI secolo, carte nautiche e portolani (carte speciali, che davano indicazioni sulle coste, sui porti, sui punti pericolosi, sulle maree e sulle caratteristiche meteorologiche), in cui l’esperienza acquisita nei viaggi era riassunta sotto forma di istruzioni.
COSA FACEVA L'ARENGO?
eleggeva
i consoli
, in numero variabile (da due a venti), scegliendoli inizialmente tra i nobili, successivamente tra i borghesi più ricchi, a conferma del fatto che la borghesia mercantile e finanziaria acquistava sempre più potere, fino a soppiantare l’aristocrazia nel ruolo di guida politica.
COSA FACEVANO I CONSOLI?
I consoli
rimanevano in carica, di norma, per un periodo di tempo determinato (in genere un anno), per evitare il pericolo di un eccessivo accentramento dei poteri nelle loro mani.
COSA SUCCEDE QUINDI?
spesso si scatenavano
vere e proprie lotte tra ricche famiglie
rivali,
interessa-e ad assumere incarichi politici sempre più importanti o, semplicemente, ad affermare pubblicamente il proprio potere.
Nacquero le fazioni, cioè schieramenti avversi, che provocavano faide e scontri armati nelle vie e nelle piazze.
COM'ERANO QUESTE LOTTE IN ITALIA?
In Italia particolarmente aspre furono le lotte tra Guelfi e Ghibellini, i cui nomi erano legati a due potenti famiglie tedesche, antagoniste tra loro (l’u-na dei Welf (GUELFI), l’altra degli Hohenstaufen, il cui castello si trovava a Waibeling (GHIBELLINI));
in Italia questi termini acquisirono il significato:
di partito antimperiale (GUELFI) e partito antipapale (GHIBELLINI
) e, dalla seconda metà del Duecento, iniziarono a indicare schieramenti opposti tra famiglie o intere città
CHI SI SCHIERAVA CON I GHIBELLINI?
ai Ghibellini, invece, si riconducevano la piccola borghesia e la grande e piccola feudalità
CHI ERA IL PODESTA'?
i consoli si rivelarono inadeguati, anche perché, essendo della città, sovente parteggiavano per questa o quella fazione.
(già dalla seconda metà del XII secolo), il ricorso al governo di un supremo magistrato unico,
il pode-stà
, in molti casi proveniente da fuori, che offriva maggiori garanzie di imparzialità;
con questa modifica inizia così la
fase podestarile
nella vita del Comune. Quella dei podestà diventò una vera professione: poiché rimanevano in carica per un periodo determinato, di soli-to un anno, al termine del loro mandato potevano girare di città in città offrendo altrove i propri servigi.
COSA CAUSA IL RAFFORZAMENTO DEI COMUNI?
con il tempo causò l’
esplodere delle tensioni interne
che ne avevano caratterizzato la vita fin dalle origini
COME?
L’aristocrazia cittadina
, che pure in passato aveva consentito l’accesso di rappresentanti dei mercanti alla gestione del governo, ora, temendone il rafforzamento, iniziò a contrastarlo.
I mercanti, a loro volta, consapevoli della propria forza finanziaria e militare, rivendicavano la pari dignità nel governo della città.
Sorsero in tal modo, alla metà del XII secolo, violente contese, che sfociarono in scontri sempre più accesi
COS'E' IL COMUNE DEL POPOLO?
Tale conflitto, destinato a durare e a complicarsi lungo tutto l’arco del Duecento, giustificò in alcune città (come Firenze, Pisa, Siena), nella seconda metà del XIII secolo, la
nascita del cosiddetto Comune del popolo,
in cui la gran parte delle cariche pubbliche era affidata a rappresentanti delle forze anti- aristocratiche, guidati da un
Capitano del popolo
con l’incarico di affiancare, e di fatto controllare, il podestà. In questa fase la classe dirigente del comune popolare, composta da giudici, notai e mercanti, puntò decisamente alla riorganizzazione amministrativa, fiscale e giudiziaria della città
COS'E' LA BORGHESIA MERCANTILE?
i mercanti divennero sempre più ricchi e potenti: essi costituirono negli anni la cosiddetta borghesia mercantile
COS'E' LA BORGHESIA FINANZIARIA?
I mercanti viaggiavano molto ed erano quindi costretti a portare con sé grosse quantità di denaro, con elevato rischio di rapine; senza contare che ciascuna città aveva la sua moneta. C’era dunque il problema del cambio, cioè la difficoltà di stabilire ogni volta quanto valesse una valuta rispetto all’altra. Nacquero allora due nuove figure: il banchiere e il cambiavalute
I banchieri vennero chiamati così perché, inizialmente, installavano un “banco” nei grandi mercati e nelle fiere, dove cambiavano le valute, prestavano denaro, assicuravano le merci che dovevano essere spedite: con quest’ultima operazione l’assicuratore, in cambio di una somma di denaro, si assumeva il rischio di eventuali danni alla merce: in pratica se la merce assicurata subiva un danno o veniva rubata o distrutta, l’assicuratore risarciva l’assicurato.
Successivamente questi diversi ruoli (cambiavalute, agente di prestito e assicuratore) si distinsero in figure differenti.
Nel corso del XIII secolo nacquero i veri e propri banchieri, che accoglievano e custodivano all’interno delle banche il denaro dei mercanti ai quali fornivano lettere di cambio, che potevano essere trasformate in denaro in qualsiasi banca all’estero. Intraprendenti senesi e fiorentini soprattutto, ma anche milanesi, astigiani, novaresi e piacentini si spostarono in Nord Europa, dove aprirono filiali bancarie e si specializzarono in operazioni finanziarie e tecniche mercantili.
Il cambiavalute invece, che si occupava delle operazioni di cambio, si arricchiva trattenendo nei cambi parte della somma
CHI ERA L'USURAIO?
Poteva accadere che qualche mercante, artigiano o lo stesso Comune avessero bisogno di prestiti: nacque così la figura dell’
usuraio
, che prestava soldi a interesse piuttosto alto (occorreva, cioè, restituirgli il denaro ricevuto in prestito maggiorato di una certa somma).
COSA FECE LA CHIESA?
La Chiesa
condannò l’usura
perché, sulla base di un passo del Vangelo di Luca , considerava un peccato chiedere un compenso a fronte di un prestito.
Poiché l’opinione della Chiesa era tenuta in grande considerazione, gli usurai erano malvisti in Europa, ma essendo spesso necessario ricorrere ai prestiti, questa attività venne lasciata nelle mani degli Ebrei (che sovente furono anche incoraggiati, dal momento che essi non erano tenuti a osservare le norme evangeliche)
CHE DIFFERENZA C'ERA TRA BORGHESIA E NOBILTA'?
Ben presto nei Comuni si delineò la potenza della borghesia del denaro, che presentava molte differenze rispetto alla nobiltà alla quale si stava progressivamente sostituendo
1) Nobili si nasceva
: la nobiltà era caratterizzata dal possesso delle terre, che venivano trasmesse ereditariamente e che, lavorate dai contadini, costituivano la fonte di reddito dei nobili.
Borghesi,
invece, si diventava attraverso le attività produttive (commercio, artigianato ecc.).
2)I nobili disdegnavano il lavoro come fonte di guadagno
:erano una classe sociale statica, priva di spirito d’iniziativa.
I borghesi
, al contrario, erano dinamici, desiderosi di guadagnare e accumulare sempre più denaro. 3
)I nobili erano maggiormente rispettosi della tradizione
passata
e si attenevano a precise norme morali. I
borghesi
invece erano spesso privi di scrupoli, attenti solo all’interesse personale, rispettosi delle norme sociali e morali solo se queste non erano in contraddizione con il loro profitto.
4)I nobili disprezzavano i borghesi
perché questi traevano profitto dal lavoro e perché temevano la loro crescente ricchezza.
I borghesi
erano orgogliosi di “essersi fatti da soli”, utilizzando unicamente le proprie forze e la propria intelligenza
CHI ERA L'ARTIGIANO?
Un'altra figura importante della società comunale era quella dell’artigiano(colui il quale conosce un’arte, cioè è capace di produrre qualcosa con le proprie mani): specializzato nella produzione di manufatti raffinati (scarpe, arazzi, spade, coltelli, gioielli, vasi, ecc.), era considerato un “maestro”
Lavorava in una bottega e spesso teneva presso di sé uno o più apprendisti, a cui insegnava il mestiere per un paio d’anni (tempo fissato per l’apprendistato). Alla fine gli apprendisti dovevano dare il meglio di sé nel creare un manufatto, detto “capolavoro”, nell’arte in cui si erano specializzati: se superavano la prova e avevano i mezzi economici necessari, potevano a loro volta aprire una bottega.
Gli artigiani che svolgevano la stessa attività erano riuniti in una
Corporazione o Arte,
che aveva un proprio statuto e uno stemma.Le corporazioni avevano il
compito
di proteggere e favorire gli interessi dei propri iscritti: regolamentavano i prezzi per ridurre al minimo la concorrenza tra le varie botteghe artigiane, stabilivano la quantità di prodotti da vendere, gli orari lavorativi, i salari degli operai; grazie alle somme depositate da ciascun aderente, inoltre, provvedevano ad aiutare gli artigiani malati, le vedove e gli orfani. L’iscrizione alle corporazioni era vietata alle donne.
IN QUANTI CETI SI PUO' DIVIDERE LA SOCIETA' ECONOMICA?
4
QUALI SONO?
1)i nobili:
piccoli e medi feudatari stabiliti in città per sfuggire al controllo dei grandi feudatari;
2)gli appartenenti alle Arti maggiori
: l’alta borghesia (popolo grasso);
3)gli appartenenti alle Arti minori
: piccola e media borghesia (popolo minuto);
4)la plebe:
operai, servitori, contadini sfuggiti alle prepotenze dei feudatari, predicatori, mendicanti, artisti...
Piccola e media borghesia e plebe erano tagliati fuori da ogni incarico politico; la plebe, inoltre, non aveva alcuna organizzazione che la proteggesse
COME NASCONO LE SCUOLE LAICHE?
Nell’Alto Medioevo, infatti, la cultura era gestita dalla Chiesa e le scuole, frequentate dai figli cadetti dei nobili destinati alla carriera ecclesiastica, erano organizzate per lo più presso i monasteri (i figli maggiori dei nobili, unici eredi del titolo e dei beni del casato, avevano educatori e insegnanti personali)
con il rifiorire delle città, anche la nascente borghesia cominciò a sentire l’esigenza di estendere la scolarizzazione ai propri figli; alle scuole organizzate dalla Chiesa se ne affiancarono perciò altre non più sottoposte al controllo ecclesiastico: le scuole presso le botteghe artigianali (secolo XII) e le scuole comunali (secolo XIV)
A COSA SERVONO LE SCUOLE?
se prima erano solo i nobili ad avvertire la necessità di mandare a scuola i propri figli, che sarebbero poi diventati la futura “classe dirigente”, adesso erano i borghesi ad aver bisogno di strumenti per tenere i conti, conoscere le leggi, in-trattenere rapporti con popolazioni anche lontane, redigere atti commerciali di compra-vendita e così via
CHI ERA FIBONACCI?E COSA FECE?
nel 1202, il matematico e mercante pisano Leonardo Fibonacci, detto anche Leonardo Pisano, scrisse trattati di geometria e algebra e fece conoscere in Europa i numeri indiani, già utilizzati dagli Arabi dai quali presero il nome, molto più comodi da usare nelle operazioni rispetto a quelli latini
COME SONO LE PRIME UNIVERSITA'?
erano associazioni di studenti e di insegnanti che, pagati dalle famiglie dei primi, potevano essere multati o “licenziati” in qualsiasi momento. Inizialmente le Università non avevano nemmeno una vera e propria sede e le lezioni si svolgevano in locali di fortuna. Venivano insegnate per almeno sei anni le cosiddette “arti liberali”, dopodiché si poteva accedere ai corsi superiori di medicina, teologia, diritto.
QUALI SONO LE PRIME UNIVERSITA' ITALIANE?
quella di Bologna, fondata nel 1088 e divenuta celebre per l’insegnamento del diritto;
di grande prestigio godeva anche l’Università di Salerno, specializzata in medicina; qui erano ammesse anche le donne sposate: fatto eccezionale per un’epoca in cui la cultura era ritenuta superflua per le donne, che avrebbero dovuto occuparsi esclusivamente di casa e famiglia; quelle tra loro che si occupavano di procedimenti medicamentosi venivano addirittura considerate streghe e rischiavano il rogo.
QUALI SONO LE UNIVERSITA' PIU' FAMOSE NEL RESTO D'EUROPA?
le Università di Parigi in Francia e di Oxford in Inghilterra.
CHI ERA BACONE?
Proprio presso l’Università di Oxford, alla fine del Duecento, uno studioso inglese, Ruggero Bacone, frate francescano, fu l’iniziatore di un nuovo metodo di ricerca scientifica, fondato sull’esperienza.
Egli sosteneva la necessità di verificare con la pratica le teorie e le credenze che non erano mai state confermate da esperienze concrete e osservabili. Era inoltre convinto che ciò non contrastasse con la fede, a differenza di quanto sostenuto dalla Chiesa, la quale imponeva di credere a ciò che essa tramandava basandosi sulle Sacre Scritture. Si trattava di un atteggiamento straordinario per l’epoca, che venne poi ripreso alla nascita della scienza moderna
L'ISTRUZIONE ERA APERTA A TUTTI?
parte le donne, che solo in casi eccezionali si dedicavano agli studi, le scuole, e soprattutto le Università, erano precluse alla maggior parte della popolazione, che non disponeva di redditi adeguati per pagarne le spese. Gli stessi libri, essendo copiati a mano, erano carissimi, tanto che si usava legar-li ai tavoli con un’apposita catenella, per evitare eventuali furti
QUINDI
DOVE?
COSA SI VENDEVA?
PERCHÉ RINACQUERO LE CITTÁ?
QUINDI
QUINDI
TUTTAVIA
CON LA RIPRESA DEI COMMERCI SI SVILUPPANO LE CITTA'
2.Nasce un nuovo organismo politico: il Comune
Le nuove vie del commercio PAG183
4.CHI GOVERNA LA CITTA'?
POI
QUINDI
QUINDI
QUINDI
QUINDI
POICHE'
SI RESE NECESSARIO
QUINDI
QUINDI
QUINDI
5.L'ORGANIZZAZIONE ECONOMICA E SOCIALE P192
CHI ERANO I BANCHIERI?
CHI ERANO I CAMBIAVALUTE?
QUINDI
CHI ERANO GLI APPRENDISTI?
COS'ERANO LE CORPORAZIONI?
E QUALI COMPITI AVEVANO?
LE REPUBBLICHE MARINARE p200
COME?
LE PRIME SCUOLE LAICHE
POI
PRIMA
8.LA DIFFUSIONE DELLE LINGUE VOLGARI p 207