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Il governo Crispi e la crisi di fine secolo - Coggle Diagram
Il governo Crispi e la crisi di fine secolo
1887= morte di Agostino Depretis
governo assunto da Francesco Crispi fino al 18960
rappresentava la Sinistra storica
Aveva combattuto nella spedizione dei mille
Il suo ideale politico era Bismark
Figura molto forte che Crispi tentò di superare nel suo governo
Avviò una politica fortemente autoritaria
La Sinistra, per affrontare problemi economici, instaura il protezionismo doganale. Grazie a questo i produttori agricoli alzano i prezzi. A causa di questo aumento di prezzi, ci furono movimenti di protesta con cui Crispi rispose sempre duramente
Fasci dei lavoratori= ispirazioni socialiste formate da lotte e manifestazioni a volte violente contro il governo
Crispi reagisce duramente: ordina alla Polizia di disperdere le manifestazioni scioperanti e perfino lo stato d'assedio
Crispi approfitta di questa situazione per rendere ILLEGALI le organizzazioni operaie
Con Crispi riprese l'espansione coloniale e, col trattato di Uccialli, l'Italia prende il controllo sull'Eritrea; si ottiene più avanti la Somalia
Le truppe Italiane tentarono di di nuovo l'espansione verso l'interno del continente
1896= Italia sconfitta ad Adua dagli Etiopi e Crispi si dimette
Scoppiano nuovi tumulti e lo Stato risponde con forza
Tumulti in molte città
dura repressione dello Stato
1897= inizio grande agitazione sindacale
Capo del governo= Antonio di Rudinì
1898= generale Bava Beccaris adopera cannoni
La polizia, arresta i dirigenti socialisti
Peggiora la situazione economica italiana
Dal 1900, dopo l'assassinio di Umberto I, si attenua la politica autoritaria del governo italiano