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COMPORTAMENTISMO - Coggle Diagram
COMPORTAMENTISMO
in psicologia
corrente dominante nella prima metà del 900, specialmente negli USA
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le scienze si basano sull'oggettività e sulla ripetibilità dei dati e il carattere privato degli Tati mentali non permette alla psicologia dia ffermarsis come scienza
mentre i comportamenti si prestano all'osservazione scientifica-> cambiamento di metodo e di oggetto di indagine
stabilire le connessioni stimolo-risposta alla base dei comportamenti, mentre è inutile scientificamente chiedersi cosa accade nella mente
tesi metodologica-> psicologo deve seguire il metodo comportamentismo e bandire i dati introspettivi, deve basarsi solo su quelli osservabili e intersoggettivi
tesi metafisica-> adottata da pochi, tra i quali Watson, gli stati mentali in quanto tali non esistono, ma sono riducibili a comportamenti-> operazione spesso impossibile che porta alla formulazione delle disposizioni comportamentali-> costellazioni di comportamenti possibili, analogia con le proprietà categoriali della fisica
che sono dei comportamenti possibili se presenti determinate condizioni, tendenza al comportamento-> ma di fatto sono entità dubbie come gli stati mentali
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in filosofia
comportamentismo logico/analitico-> si sviluppa in UK, principali esponenti sono Ryle e Wittgenstein
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Gilbert Ryle
critica alla dottrina ufficiale ovvero il dualismo cartesiano tra mente e corpo, secondo cui ciò che avviene nel mondo materiale è pubblico e regolato da leggi meccaniche, mentre nel mentale è privato e regolato da leggi parameccaniche
per Ryle la dottrina così intesa si basa su un errore categoriale-> erronea attribuzione della mente alla categoria dei corpi fisici, mentre la mente è altro (esempi di errori categoriali, il visitatore ad Oxford, il bambino alla parata)
proposta filosofica costruttiva: la mente è un insieme di capacità e disposizioni, perciò i termini mentalistici denotano in realtà comportamenti (no fisicalismo)
Ludwig Wittgenstein
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prende il comportamento come criterio per l'attribuzione di stati mentali e analizza dei giochi linguistici: gioco del coleottero-> stessa parola per descrivere uno stato mentale, sebbene nessuno sappia effettivamente cosa sia, argomento contro il linguaggio privato -> argomento più radicale contro il dualismo cartesiano, linguaggio inconoscibile da tutti tranne che dal soggetto, non esiste un criterio di verificabilità degli stati mentali, quindi essi sono inutilizzabili scientificamente
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Test di Turing-> Alan Turing usa un criterio comportamentismo per definire l'Intelligenza, ovvero è intelligente un comportamento indistinguibile ad un comportamento intelligente per antonomasia (saper intrattenere una conversazione) test d'intelligenza= gioco di imitazione per capire se le macchine possono pensare