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PSICOLOGIA SCIENTIFICA E FILOSOFIA CONTEMPORANEA - Coggle Diagram
PSICOLOGIA SCIENTIFICA E FILOSOFIA CONTEMPORANEA
prima metà dell'800: idealismo, rapporto romantico con la natura
seconda metà dell'800:
positivismo
esaltazione della scienza come fonte di conoscenza e progresso
fine 800: matura la divaricazione tra psicologia scientifica-> deve conquistare spazio autonomo tra le scienze applicate e staccarsi dalla filosofia
Wilhelm Wundt
fondazione primo laboratorio di psico sperimentale a Lipsia 1879
insegnante di filosofia, la psicologia comincia a costituirsi come scienza all'interno della filosofia
definizione di psico: deve interpretare i fatti dell'esperienza nel loro contenuto senza ipotesi metafisiche->
disciplina sperimentale
intesa come scienza empirica coordinata con la scienza naturale così che insieme esauriscano la totale conoscenza empirica
la psico si occupa di eventi psichici in termini empirico-sperimentali
mentre il ruolo della
filosofia
: punto di riferimento della psicologica, perché ciò che qualifica la psico è l'attenzione ai problemi derivati dalla filosofia
William James
fonda laboratorio di psico sperimentale negli USA
"Principi di psicologia"-> critica la psicologia tradizionale associazionismo, in quanto considera la coscienza come composta da tanti elementi distinti tra loro, ma connessi
mentre secondo James, quando guardiamo dentro di noi troviamo una
corrente di coscienza
in continuo movimento->
coscienza come flusso costante di idee
gli psicologi devono indagare il rapporto tra il flusso di coscienza e i suoi elementi che sono
distinguibili ma non ontologicamente separati
"Esiste la coscienza"-> evoluzione nel 900 del problema mente-corpo nella questione sul rapporto tra
soggetto-oggetto
quindi tra pensieri e cose
la filosofia moderna, da
Cartesio
in poi, si interroga sulla problematica mente-corpo in termini di sostanza, con
Kant
avviene l'introduzione dell'io trascendentale ovvero del soggetto come condizione di possibilità della conoscenza e l'anima viene relegata ad un ambio di inconoscibilità-> rottura della relazione bipolare tra spirito e materia:
per la tradizione idealista-> io trascendentale diventa tutto, l'idea che costruisce il mondo
per la tradizione positivista-> io trascendentale è nulla, perché tutto dipende dall'esperienza
James sente la necessità di
cambiare prospettiva
ed uscire dalla contrapposizione tra i due-> per lui la coscienza come
entità
non esiste, ma esiste come
funzione
non esiste la sostanza dei pensieri, ma c'è una funzione nell'esperienza svolta dal pensiero che è il
conoscere
, per spiegare la funzione del conoscere serve la coscienza
cos'è il conoscere?
esiste una sostanza unica di cui tutti è composto-> l'
esperienza pura
di cui è composto anche il flusso della nostra coscienza ed è la materia né psichica né fisica, ma
preliminare
in quanto a partire da essa costruiamo sia idee che oggetti
monismo neutrale
-> esiste una sola sostanza, di per sé neutrale perché indifferenziata
è organizzare relazioni tra parti dell'esperienza pura, è il modo in cui la facciamo diventare soggetto o oggetto a seconda di come organizziamo le sensazioni che nel flusso sono mescolate
l'idea dell'esperienza pura elimina la filosofia della percezione e risolve il
paradosso del soggetto-oggetto
: come fa una realtà unica ad essere insieme all'estero e all'interno della mia mente?
esiste la possibilità logica che un punto si trovi su due linee diverse, essendone l'intersezione -> così come l'esperienza pura del mondo non è né soggettiva né oggettiva, ma può essere entrambe a mia discrezione
sono io che costruisco il mondo fisico e psichico a partire dal flusso di sensazioni e pensieri
fondatore del
pragmatismo
è vero ciò che è utile e serve allo scopo, infatti l'esperienza pura si pone soggetto o oggetto in base alla situazione (oggetto quando è rappresentata e soggetto quando rappresenta)