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SOCRATE - Coggle Diagram
SOCRATE
Socrate premetteva che "sa di non sapere" era per fare un dialogo maieutico perchè bisognava convincere e se si partiva dal presupposto di sapere non si riusciva a convincere.
La maieutica presuppone il non sapere come le levatrici che aiutano a partorire non essendo in età fertile.
IL dialogo si svolge con il massimo di onestà con apertura mentale e un inculcare di domande che definivano le cose.
Si differenziava dai sofisti nonostante condividesse il loro ambiente culturale e l'interesse per il linguaggio.
Socrate non scrisse nulla e non lasciò sue testimonianze: si distinse dagli altri perchè aveva una singolarità nel modo di fare nella sua personalità:
non amava scrivere ma si confrontava con le persone perchè il dialogo porta riflessione su quello che si dice
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non si giustifica che nonostante fosse accusato ingiustamente aveva accettato la verità al contrario di altri che avrebbero cercato di dimostrare la loro innocenza.
La condanna a morte di Socrate e l'accettazione ha reso ancora più importante nel simbolo della filosofia come ricerca continua e come quella attività impedita da un potere.
Questa ricerca filosofica è incompatibile con la democrazia di Atene, mentre nella democrazia di Pericle non si temeva la discussione di verità.
Solo in un regime democratico è possibile avere il tema della ricerca, e quel regime è un ritorno di Atene alla democrazia ma in un modo fragile.
Se Socrate condivideva lo stesso periodo e la stessa città che differenza c'era?
1) Innanzi tutto c'era la maieutica, un invito a ragionare .
2) Il contenuto si trova nell'ambito morale infatti il linguaggio ha subordinato ad un utilizzo morale cioè quello che definisce la virtù.
Dato che le risposte erano insoddisfacenti allora si pose una esigenza filosofica di carattere logico è una ricerca logica con un fine morale.
La virtù per i Greci era quella guerriera, una virtù aristogratica sarebbe una concessione della virtù limitata ad una classe sociale ovvero i nobili.
Nel V secolo con i Sofisti la virtù è l'arte della politica e si deve imparare attraverso la cultura. Il massimo modello era il RETORE
La virtù è accessibile a tutti a parte che si dedichino alla cultura e per Socrate non deve essere solo civile ma anche morale la quale deve ruotare attorno alle discussioni e alla conoscenza del bene.
LA VIRTU' E' LA SCIENZA DEL BENE, se noi non abbiamo una conoscenza adeguata del bene non saremo mai in grado di comportarci in modo virtuoso, in termini virtuosi.
Chi fa del male lo fa per ignoranza del bene. L'obiettivo è una ricerca razionale intorno alla questione del bene ed è questa ricerca che porta il bene.
Socrate sentiva un senso di rancore e ostilità verso gli intelletuali da parte della popolazione e quando venne carcerato, in attesa della condanna riceveva visita da Critone che aveva la possibilità di corrompere le guardie così da evadere, ma Sacrate dimostrò la straordinarietà.
Quando si parlava di impostazione morale per lui era meglio sostenere il male anzicchè fare del male.
Platone scrisse vari dialoghi come protagonista Socrate in cui si poneva come uno che sa di non sapere. Da questo testo emerge la figura più piena della filosofia come ricerca continua.
La finalità del dialogo era la MAIEUTICA che portava l'interlocutore a ragionare da solo. Qualunque fosse la questione del dialogo esisteva la logica e il valore più importante era quello della VIRTU' che sarebbe la conoscenza del bene.