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Parini - Il risveglio del giovin signore - Coggle Diagram
Parini - Il risveglio del giovin signore
La struttura didascalico-descrittiva è un pretesto per veicolare
la satira sull'aristocrazia
Tutto il discorso è impostato su
chiave ironica
e si fonda sull'
antifrasi
(si afferma il contrario di ciò che si dice)
La
vita aristocratica
viene celebrata con
termini iperbolici
, ma in realtà traspare la sua
vacuità
dietro l'
ironica enfasi celebrativa
.
La critica pariniana si avvale anche di strumenti come il
trattamento del tempo e dello spazio
.
Parini sceglie una
giornata tipo
, uguale a infinite altre, per sottolineare la
vacuità della vita aristocratica
dove non succede mai nulla
Il tempo in cui si svolgono le azioni è
relativamente breve
ma dalla lettura si ha l'dea di
un tempo infinito
. Ciò serve a rendere ancora di più il senso di una
una vita vacua, priva di senso e dominata dalla noia
Lo
spazio
viene rappresentato come
ristretto e spesso chiuso
. Ciò dà l'impressione di una
chiusura asfissiante
che, unita al tempo lungo e vuoto, dà il senso di un
mondo morto e privo di energie vitali
"Il risveglio del giovin signore"
è la parte iniziale del poemetto
"Il Mattino"
e descrive l'aristocratico nell'attimo in cui si corica,
all'alba
, quando si risveglia,
in tarda giornata
Nel
proemio
Parini narra in
prima persona
si presenta come un
"precettor d'amabil rito"
che vuole insegnare al
"giovin signore"
come riempire le sue giornate
vuote e noiose
Il giovane è infatti sazio di
bordelli e case da gioco
e respinge con orrore l'dea di dedicarsi
alle armi o agli studi
Questo preambolo, attraverso l'ironia, vuole colpire la
corruzione e l'inutilità della classe aristocratica
; e critica la sua
incapacità di intraprendere occupazioni
come le armi o gli studi, che dovrebbero essergli proprie e che
gli garantirebbero una funzione nella società
Troviamo
riferimenti mitologici
caratteristici del
neoclassicismo
come
Venere e Mercurio, Marte e Pallade
Poi vengono descritti
il contadino e l'artigiano
: il primo presenta valori positivi come
gli affetti familiari, la moralità e la laboriosità
, e il fabbro gli si affianca con analoghe funzioni
Si crea un
contrasto
con il "giovin signore" che è
ozioso, inutile per la società e stravolge i valori della famiglia
Parini esprime
l'egualitarismo
, uno dei suo valori, e nega la validità del
privilegio aristocratico
esaltando
il valore del singolo individuo
, ottenuto con
l'operosità
utile alla società
Entra in scena il
"giovin signore"
presentandosi con un
fisionomia comica
che stride con
l'immagine di alta dignità del contadino e del fabbro
Finge di essere colmo di ammirazione per lui e di volerlo celebrare con
immagini iperboliche
, ma la sproporzione che si crea tra l'immagine usata e l'oggetto mette in rilievo la
negatività di quest'ultimo
Parini è
critico
nei confronti dell'
aristocrazia
perché è convinto che sia
vuota, oziosa e improduttiva
. E inoltre l'
ozio
è accompagnato dall'
immoralità dei costumi
come il
cicisbeismo
L'intento dell'opera non era quello di eliminare l'aristocrazia, ma di
educarla
e indicarle la via per la
rigenerazione
, in modo da recuperare la sua originaria
funzione positiva
L'idea di Parini era che
legittimasse la sua posizione privilegiata
facendo fruttare le terre, accrescendo la prosperità comune e assumendo una posizione attiva nella cultura e nell'amministrazione pubblica.
Parini riconosce che nel passato la nobiltà aveva
funzioni che cancellavano il peccato originale e legittimavano i privilegi
. Ciò che lo sdegna è la
decadenza attuale dell'aristocrazia
che ha abbandonato queste
attività utili
La critica dell'aristocrazia
non aveva la finalità di insinuare la necessità di un sovvertimento sociale
perché Parini e l'Illuminismo lombardo erano
moderati
, in quanto l'Italia stava vivendo una situazione politica diversa da quella francese grazie alla
collaborazione con l'amministrazione prima austriaca e poi francese
Durante il periodo che passò presso la
famiglia Serbelloni
, Parini rimase sdegnato dall'atteggiamento
snob e parassitario
dell'alta aristocrazia
Kant
pensa che il compito dell'Illuminismo sia quello di
aiutare gli uomini a uscire dallo stato di minorità
Parini prova
insofferenza nei confronti degli eccessi utilitaristici dell'Illuminismo
e pensa che la poesia non possa ridursi solo
ai fini dell'utilità sociale
, ma debba trovare sempre un equilibrio tra
l'impegno civile e la bellezza
Parini fa parte della
Società dei Trasformati
, la quale si distingue per
la scelta neoclassica nella poetica
e per il linguaggio, che seguendo lo
stile oraziano
, vuole unire
l'utile con la dolcezza della raffinatezza
, per non rinunciare alla bellezza dello
stile classico