Il Regno di Sardegna, con le sue sole forze, non avrebbe mai potuto prevalere sul potente Impero asburgico; proprio per questo Cavour cercò alleati in Europa, ottenendo l’appoggio della Francia, governata da Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone I. Eletto presidente della Repubblica con il favore dei moderati, Bonaparte aveva in seguito attuato un colpo di Stato e, dal 1852, governava la Francia con il titolo di Napoleone III, imperatore dei francesi. Il nuovo imperatore non nascondeva la propria ambizione di sottrarre all’Austria il ruolo di potenza egemone in Europa e così, per indebolire gli Asburgo, assecondò le mire espansionistiche del Piemonte nel Lombardo-Veneto.
Una mossa diplomatica di grande importanza fu compiuta da Cavour quando decise di partecipare, a fianco della Francia e della Gran Bretagna, alla guerra che dal 1854 le due potenze stavano conducendo in Crimea contro l’Impero russo, per il possesso di alcuni territori ottomani
La guerra di Crimea, grande penisola a nord del Mar Nero, fu un’impresa non molto impegnativa dal punto di vista militare, ma si concluse vittoriosamente, offrendo a Cavour la straordinaria opportunità di sottoporre a un congresso delle potenze europee il problema dell’Unità italiana