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LA GESTIONE DI UN'IMPRESA (CLASSIFICAZIONE COSTI (costi per godimento…
LA GESTIONE DI UN'IMPRESA
le operazioni di gestione
La gestione aziendale è l’insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l’impresa persegue gli obiettivi prefissati
operazioni di investimento
riguardano l’acquisizione dei fattori produttivi
operazioni di trasformazione fisico-tecnica
comprendono le operazioni relative alla combinazione produttiva da cui si ottiene il bene o il servizio da immettere sul mercato
operazioni finanziamento
attraverso le quali l’impresa si procura i capitali necessari per svolgere la propria attività
operazioni di disinvestimento
riguardano la vendita di un prodotto o un servizio
operazioni interne
si svolgono all’interno dell’azienda e riguardano i suoi processi produttivi (operazioni di trasformazione fisico–tecnica).
operazioni esterne
comprendono tutte le operazioni che l’azienda effettua con l’ambiente esterno e riguardano gli atti di scambio sul mercato.
sono certificate da documenti
possono essere analizzate
sotto l'aspetto finanziario
si riferisce alle operazioni che comportano movimenti nelle disponibilità liquide, nei crediti e nei debiti
sotto l'aspetto economico
riguarda il sostenimento dei costi per l’acquisizione dei fattori produttivi (investimenti) e il conseguimento dei ricavi relativi alle operazioni di disinvestimento
FONTI DI FINANZIMENTO
interne
utile non prelevato (autofinanziamento)
esterne
apporti da proprietario o da soci
a titolo di capitale proprio
apporti da sogg. esterni a impresa
a titolo di capitale di debito
classificazione cap. di deb. i base a natura operazioni
debiti di regolamento (debiti di fornitura o commerciali)
sorgono in relazione a operazioni di acquisto; rappresentati da fatture (debiti verso fornitori) e da cambiali passive.
breve scadenza (30,60,90 giorni).
debiti di finanziamento (debiti finanziari)
prestiti che l’impresa ottiene per finanziare l’intera attività aziendale; ottenuti da banche o da finanziatori
breve, medio e lungo termine.
CLASSIFICAZIONE COSTI
costi per godimento di beni di terzi
fitti passivi e dai canoni di leasing
costi del personale
salari e stipendi, oneri sociali e TFR
costi per servizi
costi di trasporto, costi di pubblicità ecc.
costi finanziari
interessi passivi pagati sui debiti di regolamento e di finanziamento
costi per merci e materie
acquistare dai fornitori merci, materie prime e di consumo, semilavorati e parti componenti
costi straordinari
eventi particolari estranei alla normale gestione aziendale e/o dovuti a eventi occasionali (sopravvenienze e insussistenze passive
costi pluriennali
acquistare fattori produttivi a utilità ripetuta
costi fiscali
imposte e le tasse che l’impresa deve versare all’Amministrazione finanziaria
REDDITO D'ESERCIZIO
differenza tra i ricavi e i costi di competenza economica dell’esercizio, ossia riferiti allo stesso periodo amministrativo.
CLASSIFICAZIONE RICAVI
proventi da disinvestimenti di beni a lungo ciclo di utilizzo
vendita di un bene strumentale
ricavi finanziari
interessi attivi maturati sui capitali che l’impresa ha concesso a terzi
proventi vari, provenienti da operazioni di diversa natura
Fitti attivi, provvigioni attive, rimborsi costi di vendita
ricavi derivanti dalla prestazione di servizi
lavorazioni effettuate per conto di altre imprese
ricavi straordinari
operazioni estranee all’attività caratteristica e/o da eventi occasionali (sopravvenienze e insussistenze attive
ricavi derivanti dalla vendita di merci, prodotti
ESERCIZIO AMMINISTRATIVO
l’insieme delle operazioni che l’impresa compie in un periodo di tempo, detto periodo amministrativo, la cui durata è di 12 mesi e generalmente coincide con l’anno solare
SITUAZIONE ECONOMICA
prospetto che evidenzia i costi e i ricavi
redatta a due sezioni (nella sezione di sinistra si iscrivono i costi e in quella di destra i ricavi)
forma scalare, dove in una sola sezione si iscrivono i ricavi con segno positivo e i costi con segno negativo. La differenza tra i ricavi e i costi esprime il risultato economico conseguito (utile o perdita).
EQUILIBRIO ECONOMICO DELLA GESTIONE
quando ricavi sono di importo superiore ai costi sostenuti, così da generare un reddito positivo (utile), remunerativo di tutti i fattori produttivi utilizzati
PATRIMONIO DI FUNZIONAMENTO
insieme dei beni di cui il soggetto aziendale dispone al termine del periodo amministrativo
elementi attivi
classificati secondo destinazione economica
attivo circolante
elementi caratterizzati invece dalla breve permanenza nel patrimonio aziendale
beni destinati alla vendita, al consumo o alla produzione entro i 12 mesi, oppure da disponibilità finanziarie in attesa di impiego
crediti a breve scadenza
disponibilità liquidide
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le rimanenze
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attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
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immobilizzazioni
permanenza per periodi medio-lunghi nel patrimonio aziendale
immobilizzazioni materiali
possiedono il duplice requisito dell’utilità pluriennale e della materialità
immobilizzazioni finanziarie
investimenti di carattere finanziario che permangono per lunghi periodi nel patrimonio aziendale
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immobilizzazioni immateriali
oneri o di beni a utilità pluriennale non dotati del requisito della materialità
elementi passivi
distinti a seconda della fonte di provenienza dei mezzi finanziari
Il capitale di debito
debiti contratti dall’impresa, esigibili sia a medio e lungo termine (oltre i 12 mesi), sia a breve termine (entro 12 mesi)
Il capitale proprio
(nell’impresa individuale coincide con il patrimonio netto) corrisponde ai mezzi propri dell’impresa
si rappresenta
SITUAZIONE PATRIMONIALE
prospetto dove nella sezione di sinistra si elencano le attività (gli impieghi) e nella sezione di destra le passività e il patrimonio netto (le fonti di finanziamento
CALCOLO PATRIMONIO NETTO
differenza tra le attività e le passività
Il patrimonio netto alla fine di un determinato esercizio amministrativo è dato da: patrimonio netto iniziale + nuovi apporti – prelevamenti del titolare +/- risultato economico dell’esercizio.
EQUILIBRIO STRUTTURA PATRIMONIALE IMPRESA
impieghi che hanno una durata medio–lunga devono essere finanziati con capitali non soggetti a obblighi di rimborso (capitale proprio) e/o capitali aventi analoga scadenza a quella dell’investimento effettuato
capitale permanente (capitale proprio + debiti a medio e lungo termine) è maggiore delle immobilizzazioni
l’attivo circolante è maggiore delle passività correnti (debiti da rimborsare entro il breve periodo)