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con Gesù sempre rivolti al padre (La sua è la preghiera al Padre, come…
con Gesù sempre rivolti al padre
Il Vangelo secondo Luca è conosciuto come il «Vangelo della preghiera».
Luca conduce il lettore lungo un percorso che delinea una vera e propria «metodologia» della preghiera, fino a introdurlo al cuore stesso della preghiera di Gesù.
È il termine deesis a caratterizzare la preghiera di questa prima tappa.
Esso indica la preghiera di chi sa di essere nel bisogno e avverte la mancanza dì qualcosa che solo l’intervento di Dio può soddisfare.
È il caso di Zaccaria, la cui preghiera nasce dal desiderio di un figlio, che la sterilità della moglie Elisabetta e l’età ormai avanzata di entrambi non possono realizzare.
Più in particolare, però, Luca conduce il lettore a cogliere il significato più profondo racchiuso in questa preghiera.
Un’altra tappa che Luca propone al lettore nell’itinerario che lo conduce al cuore della preghiera di Gesù è caratterizzata dall’incontro con Gesù e dalla sua presenza in mezzo ai suoi discepoli.
In questa tappa, il suo percorso è scandito dal verbo prosèuchomai, il verbo della preghiera
con Gesù la preghiera, da richiesta di qualcosa che manca, diventa un "rivolgersi" a qualcuno che è conosciuto, amato, atteso. È il "rivolgersi" di Gesù al Padre.
La sua è la preghiera al Padre, come quella che conosciamo già dal Vangelo secondo Matteo con il nome di "Padre nostro". È la preghiera che è scaturita dalla sua condizione di Figlio e di Discepolo del Padre, e che Gesù insegna ai suoi per collocarli nella stessa dimensione di figliolanza.
Il discepolo deve "rivolgere" il suo sguardo e le sue labbra al Padre "sempre, senza stancarsi mai", "in ogni momento" e "per non cadere in tentazione". La sua preghiera e il suo sguardo "rivolti" al Padre devono essere ritmati dalla fiducia e dalla familiarità.
L’invito a pregare che Gesù rivolge ai discepoli con l’imperativo "dite" è un invito a considerare tutta l’esistenza come il "luogo" e il "momento" privilegiati della preghiera.
I discepoli che supplicano Gesù in definitiva vogliono supplicarlo di insegnare loro "come" si cammina verso il Padre, "come" ci si rivolge a Lui nella preghiera e "come" si cammina con Gesù nel "viaggio" che dalla Galilea lo conduce a Gerusalemme.
"Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli"
I pagani che si erano aperti al Vangelo, avevano bisogno di una "iniziazione" alla preghiera, che li avrebbe resi capaci di assimilare lo stile e l’intensità della preghiera di Gesù, caratterizzata dal suo filiale rapporto con il Padre.
Il discepolo che rivolge questa domanda a Gesù non ha nome come pure è senza nome il "luogo" dove Gesù si trova a pregare né è specificato il "contenuto" della preghiera che egli sta facendo. Anche il "momento" della preghiera di Gesù è indeterminato .
L'assenza di ogni riferimento a nomi, tempo, luogo e contenuto della preghiera lascia intendere che la richiesta fatta a Gesù può essere fatta propria dall’uomo di ogni tempo.
la tua preghiera è stata esaudita
signore insegnaci a pregare
Tutti, ebrei e pagani, alla scuola di preghiera di Gesù
"Quando pregate dite: Padre..."