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AGENDA ONU 2030 (17 OBBIETTIVI (SOCIALI (1) SCONFIGGERE LA POVERTÀ, 2).…
AGENDA ONU
2030
17 OBBIETTIVI
SOCIALI
1) SCONFIGGERE LA POVERTÀ
Nel 2017 in Italia il 20,6% della popolazione si trovava in condizione di povertà di reddito e il 12,1% in condizione di grave deprivazione materiale. A livello globale, circa 1,3 miliardi di persone, vive in povertà multidimensionale, che prende in esame fattori determinanti come la salute, l’educazione, gli standard di vita.
2). SCONFIGGERE LA FAME
Attualmente, a livello globale, soffrono la fame 821 milioni di persone. In Italia diminuisce la percentuale della popolazione in sovrappeso, aumenta la produttività del lavoro delle aziende agricole e si espande la superficie delle coltivazioni biologiche, ma occorre accrescere il contrasto alla povertà alimentare.
3) SALUTE E BENESSERE
Dal 2005 al 2016 il 90% dei paesi meno sviluppati ha beneficiato di meno di un medico ogni 1.000 persone e oltre il 60% meno di tre infermieri o ostetriche. L’Italia si colloca tra i paesi più virtuosi per mortalità infantile, e dal 2004 è in costante diminuzione anche il tasso di mortalità tra 30-69 anni per tumori maligni, diabete mellito, malattie cardiovascolari e malattie respiratorie croniche.
4). ISTRUZIONE DI QUALITÀ
Oltre 214 milioni di bambini e adolescenti in tutto il mondo in età scolastica non stanno frequentando le scuole primarie e medie. In Italia aumenta il tasso di completamento degli studi terziari e diminuiscono le uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione, ma molti quindicenni non raggiungono la soglia minima delle competenze per potersi orientare negli studi e sul lavoro
5). PARITÀ DI GENERE
In Europa la percentuale di donne inattive a causa di impegni di cura familiari ha raggiunto il 31%, con un peggioramento negli ultimi dieci anni. Le donne continuano ad essere sottorappresentate nelle posizioni politiche e manageriali, ma in Italia aumenta la presenza delle donne in Parlamento, nelle società quotate in borsa e, in misura minore, negli organi decisionali e nei consigli regionali.
8). LAVORO DIGNITOSO E CRESCITA ECONOMICA
Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti.
Nel 2017 in Italia il tasso di disoccupazione è stato quasi doppio rispetto ai livelli pre-crisi, pari all’11,2%, mentre il Pil pro-capite è rimasto al di sotto dei livelli pre-crisi. A livello globale, Il tasso di disoccupazione nel 2017 è stato del 5,6%, in calo rispetto al 6,4% nel 2000. I giovani, però, continuano a essere i più vulnerabili avendo tre volte più probabilità di essere disoccupati rispetto agli adulti.
10). RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
Ridurre l'ineguaglianza all'interno di e fra le Nazioni.
Nel 2017 l’82% dell’incremento di ricchezza globale è andato a vantaggio dell’1% più ricco della popolazione, mentre oltre un miliardo di persone vive ancora con meno di 1,25 dollari al giorno. In Italia, le famiglie che vivono in condizioni di povertà assoluta sono quasi raddoppiate negli ultimi dieci anni (6,9% nel 2017), raggiungendo nel Mezzogiorno il valore più elevato (10,3%).
11). CITTÀ E COMUNITÀ
SOSTENIBILI
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Tra il 2000 e il 2014, la percentuale della popolazione urbana globale che vive in baraccopoli è diminuita dal 28,4 al 22,8%. In Italia circa il 75% della popolazione vive attualmente in aree urbane e la percentuale è destinata a crescere. Nei prossimi 20 anni, infatti, si calcola che l’80% della popolazione sarà ospitata dalle grandi città.
16). PACE,GIUSTIZIA E ISTRUZIONI SOLIDE
Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli.
La percentuale mondiale di persone detenute senza essere condannate per un crimine è rimasta pressoché invariata nell'ultimo decennio: dal 32% nel 2003-2005 al 31% nel 2014-2016. In Italia, rimane molto elevata la durata media per l’espletamento dei procedimenti civili dei tribunali ordinari (445 giorni di media nel 2017).
17). PARTNERSHIP PER GLI OBBIETTIVI
Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Nel 2015, i paesi in via di sviluppo hanno ricevuto 541 milioni di dollari in sostegno finanziario che rappresenta solo lo 0,3% dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) totale, a scapito di quanto necessario per garantire che questi paesi attuino i loro programmi di sviluppo. Per quanto riguarda l'Italia, rispetto all’impegno preso a livello internazionale di destinare all’Aps lo 0,7% del Rnl, nel 2017 la spesa è stata di 5.086 milioni di euro, pari allo 0,29% del Rnl.
ECOLOGICI
6). ACQUA PULITA E SERVIZI
IGIENICO-SANITARI
Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Nel 2018, 844 milioni di persone nel mondo ancora non hanno accesso all’acqua potabile e 2,3 miliardi non hanno servizi igienici di base. In Italia i sistemi idrici civili presentano forti carenze nell’efficienza delle reti di distribuzione con perdite di circa il 40%. Si assiste a situazioni locali in cui l’acqua a disposizione non è sufficiente per coprire la domanda complessiva, a causa di una disuguale ripartizione.
7). ENERGIA PULITA E ACCESSIBILE
Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.
Nel 2016 l’85% della popolazione mondiale aveva accesso all’elettricità mentre nel 2000 la percentuale era del 72%. Ma ancora 1,1 miliardi di persone vivono senza corrente e 2,8 miliardi non hanno modo di cucinare in modo pulito. In Italia la crescita delle fonti rinnovabili in energia primaria ha portato la relativa quota dal 6-8% dei primi anni 2000 a poco meno del 20% nel 2016.
12). CONSUMO E PRODUZIONE
RESPONSABILI
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.
A livello globale, il Material footprint, che indica i flussi di risorse minerali e organiche che sono state rimosse dall’ambiente per produrre un bene, è passato dai 48,5 miliardi di tonnellate del 2000 a 69,3 miliardi di tonnellate nel 2010. In Italia aumentano riciclo e raccolta differenziata e diminuisce il consumo di energia e materia, ma bisogna lavorare di più sulla dimensione sociale.
13). LOTTA CONTRO IL
CAMBIAMENTO CLIMATICO
Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Il 2018 è stato il quarto anno più caldo della storia e la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto un nuovo record. Con il nuovo Piano nazionale integrato energia e clima l’Italia si è data nuovi obiettivi nel contenimento delle emissioni, mentre la proposta di Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) è rimasta allo stadio di bozza dal 2017.
14). VITA SOTT’ACQUA
Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
La quota globale degli stock ittici marini entro livelli biologicamente sostenibili è diminuita dal 90% nel 1974 al 69% nel 2013. Inoltre, circa il 35% delle catture mondiali si spreca a causa della mancanza di attrezzature adeguate. In Italia, persiste una grave carenza di raccolta dati e di monitoraggio che non permette di mettere a fuoco la gravità della situazione riguardo gli ecosistemi marini.
15). VITA SULLA TERRA
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica.
Il 27% di tutte le perdite forestali a livello globale è causato dallo spazio richiesto per produrre nuove materie prime alimentari. Al 2018 meno del 25% della superficie terrestre è ancora in condizioni di totale assenza di infrastrutture e nel 2050 la percentuale si abbasserà ulteriormente fino al 10%. Il fenomeno è ben riscontrabile anche in Italia dove le aree artificiali dagli anni '50 a oggi sono cresciute del 180%.
TECNO-SCIENTIFICI
9). IMPRESE,INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE
Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile.
In Italia, rispetto all'Europa, l’obiettivo di un investimento in ricerca e sviluppo pari all’1,53% del Pil sembra ancora lontano, che rimane un passo indietro anche nel finanziamento alle startup. Il 2018 ha visto un aumento del totale di investimento inerente ai capitali di rischio e diversi miglioramenti nel settore Ict: aumentano dal 12,9% al 16,9% le imprese che investono sulle competenze digitali.
Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), articolati in 169 Target da raggiungere entro il 2030. È un evento storico, sotto diversi punti di vista. Infatti:
È stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale.