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IL '48 IN ITALIA (il periodo che va dal 1846 al 1848 è noto come…
IL '48 IN ITALIA
il periodo che va dal 1846 al 1848 è noto come biennio delle riforme ed ebbe inizio quando fu eletto il nuovo Papa Pio IX
essendo stato eletto al posto di un conservatore, il cardinale Luigi Lambruschini, Pio IX ottenne le simpatie dei liberali emanando alcuni provvedimenti:
aprì anche ai laici la Consulta di Stato, incaricata di studiare le innovazioni da apportare alla cosa pubblica
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le iniziative prese da Pio IX suscitarono grande entusiasmo e tutta la penisola fu percorsa da iniziative riformatrici (soprattutto il Regno di Sardegna e il Granducato di Toscana)
l'unico Stato italiano a rifiutare le riforme fu il Regno delle due Sicilie e questo scatenò una protesta che da Palermo arrivò fino a Napoli
Ferdinando II proclamò allora l'autonomia della Sicilia e concesse per primo la costituzione (lo seguirono il Granducato di Toscana, il Regno di Sardegna e lo Stato pontificio)
il 13 marzo giunse la notizia che Vienna era insorta e il 17 marzo Venezia proclamò la Repubblica; il 18 marzo insorse, invece, Milano con le famose 5 giornate, che portarono alla cacciata delle truppe austriache comandate da Radetzky
la protesta si estese poi anche ai Ducati di Parma e Modena, dove vennero instaurati governi provvisori
intanto in Piemonte i patrioti premevano su Carlo Alberto perché intervenisse in Lombardia e a Milano (i filo-sabaudi chiedevano l'immediata annessione al Regno di Sardegna)
il 23 marzo, quando gli austriaci avevano già abbandonato Milano, Carlo Alberto dichiarò guerra all'Austria (oltre che per acquisire nuovi territori, anche per impedire che l'iniziativa indipendentista fosse portata avanti solo da democratici e repubblicani)
all'iniziativa di Carlo Alberto si associarono altri eserciti, con l'intento comune di togliere l'iniziativa a democratici e repubblicani
gli austriaci vennero sconfitti a Goito e a Pastrengo ma Radetzky fece asserragliare l'esercito nel quadrilatero formato da Mantova, Peschiera, Legnago e Verona
l'Austria minacciò poi uno scisma se Pio IX non avesse ritirato le truppe e lo spinse, quindi, ad abbandonare il conflitto, come fecero subito dopo Granducato di Toscana e Regno di Napoli (a condurre la guerra rimaneva solo Carlo Alberto)
Carlo Alberto riuscì a sconfiggere gli austriaci prima a Curtatone e Montanara, poi a Goito e Peschiera (Milano, Parma, Modena e Venezia furono annesse al Regno di Sardegna) ma lo scontro decisivo non era ancora avvenuto
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