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PATOLOGIE NON INFETTIVE DELL'ETA' EVOLUTIVA (CARIE DENTALE …
PATOLOGIE NON INFETTIVE DELL'ETA' EVOLUTIVA
DEVIAZIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE
RACHIDE, COLONNA VERTEBRALE, SPINA DORSALE è l'organo centrale di protezione e sostegno del copro umano. Funge da sostegno del tronco e protegge il midollo spinale nervoso, prolungamento del cervello. Permette il bilanciamento dei movimenti nello spazio, grazie alla sua struttura multi segmentale governata solo dai muscoli e dai legamenti.
STRUTTURA
LIGAMENTI: fungono da sostegno e da limitatoti di movimento
MUSCOLI:
VERTEBRE: funzione di sostegno e protezione. Importanti anche per il movimento. Sono 33-34:
7 cervicali
12 dorsali
5 lombari
5 sacrali
4-5 coccigeali
NERVI E VASI SANGUIGNI
ALTERAZIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE
SCOLIOSI
DIFETTO POSTURALE CONGENITO E/O ACQUISITO. LA DEFORMAZIONE DEL RACHIDE SI VERIFICA NEL PERIODO DI SVILUPPO CAUSANDO L'ABBASSAMENTO DELL'ALTEZZA, L'ASIMMETRIA DELLE SPALLE E L'ALTERAZIONE DI ALCUNI ORGANI (POLMONE). INTERESSA LA ZONA DORSALE E A VOLTE ANCHE QUELLA LOMBARE DEL RACHIDE. CAUSATA DA:
DEBOLEZZA DEI MUSCOLI ADDOMINALI;
PESO DEI VISCERI;
ATTEGGIAMENTO VIZIATO E/O SCORRETTO
MANCANZA DI MOVIMENTO
I SINTOMI SONO:
Elevazione di una spalla rispetto all'altra;
presenza di un gibbo che si evidenzia flettendo il busto in avanti
ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
Si definisce tale solo se la deviazione compare quando il soggetto assume alcune posizioni (per esempio in piedi). La deviazione si riduce in posizione distesa, a bacino equilibrato. Questa deviazione si può sviluppare conseguentemente ad altre anormalità:
Un difetto ad un arto inferiore;
Una deviazione laterale, di solito associata a dolore, che è sintomo di una lesione vertebrale;
Alterazioni posturali
IPERCIFOSI
Difetto posturale in cui aumenta la curva dorsale in un soggetto osservato di lato. Le cause possono essere:
Posizioni scorrette mantenute per lungo tempo e trascurate;
Mancanza di esercizio fisico;
Cause psicologiche
IPERLORDOSI
E' un difetto posturale in cui vi è una curvatura in avanti della colonna vertebrale a livello lombare in un soggetto osservato di lato. Il bacino è ruotato anteriormente, così sembra che l'addome subisca uno spostamento in avanti e la pancia risulta sporgente. Le cause principali possono essere:
DEBOLEZZA DEI MUSCOLI ADDOMINALI;
PESO DEI VISCERI;
ATTEGGIAMENTI VIZIATI E/O TRASCURATI
MANCANZA DI ESERCIZIO FISICO
PREVENZIONE DEI DISTURBI POSTURALI IN AMBIENTE SCOLASTICO
Sorveglianza dell'ambiente scolastico (adeguatezza dei banchi e uso di cartelle con razionale distribuzione dei pesi);
Corretta alimentazione (giusto apporto di vitamine e minerali);
Incentivare programmi di screening nelle scuole;
Educazione motoria ed attività fisica;
Migliorare gli errori di atteggiamenti posturali
FUNZIONI
MOVIMENTO E DEAMBULAZIONE DEL CORPO, LEGANDO CAPO E ARTI INFERIORI E SUPERIORI (scapole e bacino)
PROTEZIONE DI ORGANI VITALI, QUALI MIDOLLO SPINALE, APPARATO CARDIO-RESPIRATORIO, APPARATO RIPRODUTTIVO, GASTROINTESTINALE
STABILITA' E SOSTEGNO
CARIE DENTALE
Patologia ad etiologia batterica delle strutture mineralizzate e non vascolarizzate del dente. E' un processo progressivamente distruttivo a carico del tessuto del dente, dovuto principalmente a:
Microrganismi cariogeni, germi che infettano e corrodono i tessuti dei denti
Dieta alimentare
Predisposizione dell'individuo o cario recettività.
BATTERI CARIOGENI: si legano alla superficie dello smalto, formando la placca batterica e producendo acidi responsabili dello sviluppo della carie;
ZUCCHERI: sono trasformati in acidi dai batteri presenti nella cavità orale e provocano la demineralizzazione del dente e l'inizio del processo carioso;
OSPITE SUSCETTIBILE: caratteristiche strutturali del dente, affollamento dentario, condizioni fisiologiche, gravidanza e allattamento
DENTI
INCISIVI: radice unica, corona tagliente che consente il distacco da porzioni grosse o divisione del cibo in pezzi;
CANINI: radice unica, corona aguzza che serve per strappare il cibo;
PREMOLARI: una duce radici, corona divisa in due cuspidi con il compito di triturare il cibo;
MOLARI: due o più radici, corona divisa in più cuspidi, completano la triturazione del cibo in collaborazione con i denti antagonisti.
DENTIZIONE
DECIDUA: caratteristica dell'infanzia, si completa nel terzo anno. Formato da 20 denti: 4 incisivi, 2 canini e 4 molari per arcata. Il primo dente a spuntare è l'incisivo centrale, l'ultimo è il secondo molare e cade agli 11 anni.
PERMANENTE: si completa durante l'adolescenza, Formato da 32 denti: 4 incisivi, 2 canini, 4 premolari e 6 molari per arcata.
PROCESSO CARIOGENO
Le carie si distinguono a seconda della distanza dalla polpa del dente in:
MEDIE: coinvolge la dentina, causando sensibilità alla variazione di temperatura o in presenza di particolari cibi (dolci)
PROFONDE: interessa dentina e polpa, causa necrosi e perdita del dente. Il dolore insorge sopratutto di notte, quando il corpo è supino e si ha maggiore afflusso del sangue al capo.
SUPERFICIALI: interessa soltanto lo smalto e le parti più esterne della dentina e generalmente non provoca dolore.
PREVENZIONE:
Informazione;
Corretta igiene della bocca;
Controlli periodici dal dentista;
Alimentazione equilibrata;
Irrobustimento dello smalto
DIFETTI DELLA VISTA
L'OCCHIO
Organo di senso che consente di interagire con il mondo esterno.
E' coperto dall'esterno dalle palpebre e contiene un liquido usato come disinfettante. Grazie alla vista, il cervello riceve informazioni che seleziona e rielabora e le mette in correlazione con altre provenienti dagli altri organi di senso, dal pensiero e dalla memoria per permettere la costruzione della consapevolezza e percezione del mondo esterno.
L'APPARATO VISIVO E' COSTITUITO DA:
STRUTTURE SENSORIALI DI PERCEZIONE
Il bulbo oculare si mette in relazione con le vie ottiche che si collegano con la corteccia occipitale.
ANNESSI OCULARI:
Insieme di strutture accessorie con funzioni protettive, motorie, nutritive ed innervative (ciglia, palpebre, congiuntiva, apparato lacrimale, muscoli oculomotori)
MALATTIE DELLA VISTA
IPERMETROPIA
Difetto di rifrazione oculare, generalmente congenito. Gli oggetti vicini appaiono sfocati ed anche quelli lontani. A volte è associato anche ad un difetto della cornea che presenta una ridotta curvatura.
ASTIGMATISMO
Difetto di rifrazione oculare, congenito e/o acquisito. Tutti gli oggetti appaiono sfocati e con contorni doppi. La cornea invece di avere una forma sferica è ovale, sicchè si forma una doppia immagine, davanti e dietro la retina.
MIOPIA
Difetto di rifrazione oculare congenito /acquisito. Gli oggetti lontani appaiono sfocati e quelli vicini nitidi. A volte è associato anche a un difetto della cornea che fa convergere troppo i raggi luminosi che la colpiscono. L'occhio è caratterizzato dal fatto che il bulbo è allungato.
PRESBIOPIA
E' un difetto di rifrazione oculare, che si verifica in età senile. Incapacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini. La causa è determinata dall'invecchiamento e dalla rigidità del cristallino.
ALTERAZIONI DELLE FUNZIONI VISIVE:
STRABISMO: Difetto nei movimenti coordinati degli occhi. Le immagini appaiono in posizioni diverse sulle retine dei due occhi, quindi a livello cerebrale si avrà una visione doppia. Può essere monoculare o bioculare, divergente o convergente.
DALTONISMO: difetti del senso cromatico, i soggetti non riconoscono ne identificano i colori. Può essere di tre tipi:
TRICROMATICI: si percepiscono i tre colori fondamentali, ma uno dei tre è percepito in maniera inferiore;
DICROMATICI: percepiscono solo due gruppi di colori;
ACROMATICI: vedono solo il cambiamento tra il bianco e il nero e i colori appaiono come varianti del grigio.
SINTOMI OCULO-VISIVI
SECCHEZZA
STANCHEZZA ALLA LETTURA
LACRIMAZIONE
VISIONE ANNEBBIATA
VISIONE SDOPPIATA
FASTIDIO ALLA LUCE
AMMICCAMENTO FREQUENTE
MAL DI TESTA
BRUCIORE
CAUSE DI DISTURBI VISIVI IN AMBIENTE SCOLASTICO
NON ADEGUATEZZA DEI BANCHI O AREE SCOLASTICHE
LETTURA DI LIBRI CON CARATTERI DI STAMPA DI CORPO RIDOTTO
SCARSA ILLUMINAZIONE
SCORRETTO ATTEGGIAMENTO POSTURALE
PREVENZIONE DEI DISTURBI VISIVI
ASSUMERE POSIZIONI CORRETTE DURANTE LE ORE DI STUDIO
ILLUMINARE IL BANCO SCOLASTICO E L'AULA CON LUCE UNIFORME E DIFFUSA
UTILIZZARE CORREZIONI OTTICHE ADEGUATE
COLLOCARE VISO-MONITOR, LAVAGNE ALLA STESSA DISTANZA DEGLI OCCHI IL PIU' LONTANO POSSIBILE, PURCHE' LEGGIBILI
VISITE PERIODICHE DALL'OCULISTA
REGOLARE CONTRASTO, LUMINOSITA' E CARATTERI DEI VIDEO E MONITOR (sfondo chiaro e lettere scure)