Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
L'impero e i comuni : uno scontro inevitabile (Federico II risiedeva…
L'impero e i comuni :
uno scontro inevitabile
Nel 1152 salí al trono Federico I detto "il Barbarossa" dal colore della barba . Poiché era imparentato con tutte e due le casate la sua elezione fece calmare lo scontro fra le due fazioni.Le due casate si ribellarono ai feudatari ed ai vescovi e così diventarono indipendenti e attribuirono anche i diritti che spettavano al re. Per far cessare tutto ciò Federico I riunì i rappresentanti dei comuni italiani nella Dieta si Roncaglia e propose loro di restituire all' Impero i diritti di cui si erano appropriati.
La guerra duró molti anni e si risolse solo quando Federico I si trovó in conflitto con i feudatari tedeschi. Dovendo combattere su due fronti non riuscí a concentrare il suo potere in Italia e cosí nel 1176 fu definitivamente sconfitto dalla Lega a a Legano. Nell 1183 fu firmata la Pace di Costanza dove l'imperatore riconosceva ai Comuni la libertá e i Comuni accettavano l'autoritá dell'imperatore e giurarono fedeltá. Nel 1226 venne rinnovata da Federico II nipote di Barbarossa.
In Germania era iniziata una dura contesa per la carica dell' Imperatore che era elettiva,alcuni feudatari tedeschi avevano il potere di controllare l'elezione del sovrano.Dal XIII secolo vennero chiamati principi elettori o grandi elettori.Cosí due casate si contesero il diritto di salire al trono:i suchi di Baviera e i duchi di Svevia. Essi vennero sostenuti rispettivamente dai Guelfi e dai Ghibellini.
Se le condizione fossero state accettate avrebbero perso la propria autonomia ed indipendenza, per questo nel 1167 diversi comuni italiani formarono un'alleanza chiamata Lega Longobarda. Con questa cercarono di contrastare il tentativo di Federico I di imporre il proprio dominio e furono anche sostenuti dal Papa Alessandro III che era nemico dell'Imperatore che aveva riconosciuto come Papa Vittore IV.
Federico II si riconcilió con il
Papa Alessandro III. Barbarossa raggiunse un potere politico e territoriale grazie al matrimonio del figlio Enrico VI con l'junIca erede del Regno Normanno meridionale cioé Costanza d'Altavilla.
Dal 1198 al 1216 ci fu Papa Innocenzo III che riprese la teoria della superioritá assoluta e del potere spirituale. In un suo scritto Innocenzo III ribadí che ogni potere terreno proviene da Dio e che lui é il suo vicario ed inoltre lui puó intervenire nelle questioni politiche tra stati e solo lui puó incoronare i sovrani. Impose anche la sua teocrazia ed il clima politico creatosi in Europa la favorí.
Nel 1197 morí Enrico VI di Svevia figlio di Federico I Barbarossa e lasció il figlio Federico di soli 3 anni. Un anno dopo morí la madre Costanza d' Altavilla e cosí il bambino venne affidato al Papa che lo voleva far diventare un suo alleato potente che doveva obbedire alla chiesa. Cosí diventó sovrano del Regno si Sicilia.Nel 1215 lo appoggiò nella lotta contro gli altri pretendenti del trono imperiale dopo avergli fatto guidare una Crociata e dopo avergli fatto promettere che avrebbe tenuto separate la corona del Sacro Romano Impero da quella del Regno di Sicilia.
Federico II fu incoronato imperatore nel 1220 dal Papa Onorio III dal quale ottenne il rinvio delle crociate. Dopo, questo, continuó a dedicarsi alla riorganizzazione del Regno di Sicilia infatti per far si che i feudatari tedeschi non gli creassero troppi ostacoli arrivó a fare molte concessioni. In Italia Federico riteneva necessaria l' importanza dell' autoritá imperiale,egli non era disposto a limitare
il suo potere né di fronte alla chiesa né di fronte ai Comuni infatti li conquistó per espandere il suo Impero anche in Italia centrale e settentrionale. Quando morí nel 1250 Innocenzo IV disse CHE I CIELI ED ULTIMO E LA TERRA SIA FELICE.
Nel 1226 a Cremona Federico convocó la "dieta" per ribadire i diritti dell' Imperatore sui comuni Lombardi e Toscani.Questi si prepararono alla lotta e ricostruirono la Lega Lombarda.Prima di arrivare allo scontro Papa Onorio morì e fu succeduto da Papa Gregorio IX che scomunicó Federico II.Quest'ultimo dovette rimandare la partenza per la crociata e si dovette recare in terra Santa per revocare la sua scomunica.Qui concluse con il sultano un accordo che permetteva ai cristiani di passare attraverso i territori musulmani concedeva per 10 anni i territori sacri ai crociati.
Federico II risiedeva nella propria reggia a Palermo dove sviluppò anche un' attivitá culturale ; alla sua corte ci furono molti studiosi ed infatti fiorí anche la scuola siciliana in cui i poeti scrissero i primi versi in volgare italiano inoltre Federico II fondó a Napoli un' Universitá giuridica e di medicina.Federico costruí un po' dappertutto ed introdusse anche in Sicilia le coltivazioni di canna da zucchero del cotone e della palma da datteri.
Nel 1231 Federico II emanò le costituzioni Melfitane in cui stabiliva che tutti i poteri erano nelle mani del re, che tutti i sudditi dovevano pagare le tasse e che l' organizzazione dell'esercito dipendeva dal sovrano. Con le costituzioni Melfitane FEDERICO II diede una migliore organizzazione al regno.
Dopo la conclusione della VI Crociata sia la chiesa che i comuni cercarono di ostacolare Federico II. I comuni ricostruirono l'esercito della Lega Lombarda ed ebbero con l'imperatore duri scontri che durarono dal 1237 al 1249. Nel 1250 Federico II morí e salí al trono figlio Manfredi che continuó la stessa politica del padre. Il Papa si preoccupó e chiamò Carlo D'Andió perché lo liberasse da Manfredi ed in cambio gli offrí di regnare sul meridione della penisola.Carlo scese in Italia,sconfisse nel 1266 Manfredi a Benevento e fu incoronato dal Papa re di Napoli e di Sicilia.
Due anni dopo il nipote quindicenne di Federico II di nome Corradino cercò di riconquistare il potere dell'Italia meridionale.Totalmente inesperto scese dalla Germania con un piccolo esercito per contrastare i Francesi . Lo scontro avvenne a Tagliacozzo vicino l'Aquila dove Corradino fu sconfitto ,fu catturato e successivamente decapitato a Napoli. Finí cosí una delle più grandi dinastie del medioevo. Carlo D'Angiò intanto spostò la capitale a Napoli e cominciò ad opprimere il popolo con le tasse.
Ben presto vi fu una rivolta contro i francesi che inizió a Palermo il lunedì Di Pasqua del 1282 ,fu ricordata con il nome di Vespri Siciliani e si propagó in tutta l'Isola e costrinse gli Angioini ad abbandonare la Sicilia. I nobili siciliani offrirono la corona al re spagnolo Pietro III d'Aragona che diede inizio alla Guerra del Vespro che durò vent'anni e che vide fronteggiarsi Angioini e Aragonesi. Il conflitto si concluse nel 1302 con la Pace di Caltabellotta che sanciva la divisione della Sicilia dal resto dell'Italia Meridionale .Il regno di Sicilia passava sotto il dominio degli Aragonesi, mentre il resto del meridione rimase agli Angioini fino al 1442 per poi passare anch'esso agli Aragonesi.
Le diverse potenze straniere non fecero altro che indebolire la parte meridionale della penisola sia dal punto di vista economico che politico.Il Sud era solo merce di scambio e terra di conquista e non veniva fatto nessun investimento produttivo. Le terre furono abbandonate al potere dei feudatari sui quali non veniva esercitato alcun controllo a patto che pagassero le tasse.