L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C è senza dubbio la più famosa eruzione vulcanica della storia. È stata descritta da Plinio il Giovane in due famose lettere a Tacito, dove egli racconta della morte dello zio, Plinio il Vecchio, partito da Miseno con una nave per portare soccorso ad alcuni amici. Ecco perché le eruzioni particolarmente violente e distruttive vengono dette pliniane.L’eruzione cominciò nel pomeriggio del 24 agosto dopo un periodo di inattività di circa otto secoli e durò fino al mattino successivo. La volatilizzazione immediata dell’acqua di falda superficiale, venuta in contatto con il magma in risalita, provocò una serie di esplosioni, cui fece seguito una colonna di gas, ceneri, pomici e frammenti di roccia che si sollevò di circa 15 Km. Il collasso completo di tale colonna eruttiva, sotto forma di flussi piroclastici, colpì di sorpresa molte persone che, approfittando di un’apparente pausa dell’attività eruttiva, avevano fatto rientro nelle proprie case e causò la distruzione totale delle città di Ercolano e Pompei che costituiscono oggi un prezioso monumento archeologico.