Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

Karl Marx (CRITICA AL LIBERALISMO (la società moderna è una "società…

- - - - legalizzata dalla rivoluzione francese con il riconoscimento della libertà individuale e della proprietà privara
        
        lo stato postrivoluzionario è soltanto la proiezione politica di una società antisociale
  - - - modello costituito dalla SOCIETA' COMUNISTA
        
        in cui vengono eliminate le diseguaglianze e la proprietà privata che è il fondamento di ogni diseguaglianza
- - - - diventa redattore della “Gazzetta renana”. Ma nel1843 il giornale viene ufficialmente interdetto
        
        A Parigi conosce Friedrich Engels, il quale gli sarà amico e collaboratore per tutta la vita.
        
        Collabora al “Vorwarts” (Avanti), giornale degli artigiani comunisti e per questo viene espulso dalla Francia
        
        Si stabilisce a Londra dove , aiutato economicamente da Engels, riesce a condurre in porto tutte quelle ricerche di economia, storia, sociologia e politica che costituiscono la base de Il capitale.
        
        nel 1864, a Londra, fonda la “Associazione internazionale dei lavoratori”( la Prima Internazionale).
        
        muore nel 1883
- - - - nelle polis greche tra privato e pubblico (stato e società) c'era una sostanziale unità
        
        nello stato moderno il cittadino vive 2 vite
        
        vita borghese (vita in terra) caratterizzata da interessi particolari ed egoistici
        
        vita in cielo come cittadino nella sfera dell'interesse comune e dello stato.
        
        ma per Marx che lo stato faccia l'interesse comune è pura illusione
        
        non è lo stato che innalza la società al bene comune ma e la società che abbassa lo stato a favore degli interessi delle classi più forti
        
        "L'uguaglianza formale" dei cittadini di fronte alla legge sancita dalla rivoluzione francese è in realtà una "diseguaglianza sostanziale"
        
        la civiltà moderna è quindi la civiltà dell'egoismo dei "particolarismi reali" e allo stesso tempo "della fratellanza e della universalità illusoria