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saggio sull'intelletto umano (conoscenza probabile (presupposto: non…
saggio sull'intelletto umano
intelletto: facoltà che abbiamo per produrre idee dall'esperienza sensibile: i nostri organi di senso stimolano il nostro intelletto a produrre idee, quindi senza corpo non puoi pensare
idee
semplici, intuitive, dati immediati dove l'intelletto è passivo; ricavate dall'esperienza
complesse, prodotte dall'intelletto attivamente
idee semplici
sensazione
percezione di noi stessi, interna
riflessione
percezione esterna di cose a noi indifferenti, nonché qualità primarie (ciò che è tale a prescindere da come lo percepiamo)
percezione esterna di cose che derivano dall'incontro tra me e gli oggetti esterni, nonché qualità secondarie (colore,gusto)
idee complesse
modo
quello che riassume la definizione di un oggetto, manifestazioni che esprimono caratteristiche dell'oggetto del'esperienza
sostanza
è l'IDEA-LIMITE: io so che esiste ma non trovo un contenuto che le corrisponda in quanto i nostri strumenti conoscitivi sono soggetti al limite. Non posso conoscerla ma posso pensarla!
qualcosa che definisce un oggetto oltre le sue manifestazioni sensibili. non posso farne esperienza se non si manifesta!
la sostanza è ciò che rimane quando togli tutte le caratteristiche parziali all'oggetto della conoscenza.
esempio di oro e piombo: hanno un proprio peso specifico, una temperatura di fusione, un colore(..) ma se gli togliamo queste caratteristiche rimane solo la sostanza.
relazione
confronto/rapporto tra di loro più idee
linguaggio
Locke è nominalista
il linguaggio è convenzione: indica la storia di un popolo, non quella dell'oggetto
seguire la storia delle parole ci fa capire l'evoluzione del nostro modo di pensare
conoscenza probabile
presupposto: non possiamo conoscere tutto ma non per questo non possiamo conoscere niente
possiamo avere certezza di ciò che proviene dal senso esterno in quanto qualità primaria
oltre alla conoscenza certa, c'è quella più o meno probabile: +) senso esterno; -)senso interno
io so che esisto perché ho percezione, e questo basta a legittimare la mia esistenza: nel momento in cui la mia mano incontra una massa (che in quanto qualità primaria è certa), legittimo l'esistenza della mia mano