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SVILUPPO SOCIALE (relazioni (ORIZZONTALI (con i pari)
●prima infanzia: bo…
SVILUPPO SOCIALE
relazioni
ORIZZONTALI (con i pari)
●prima infanzia: bo fa fatica a diferenziar gli oggetti animati da quelli inanimati, rispetto a quelle con l'adulto le rel con i pari sono + brevi, isolate e passive.
●2-3 anni, rel con pari sono:
-unidirezionali.
-attività parallele.
-imitazione speculare.
●età scolare: aumentano le attività di gruppo, si fanno giochi di ruolo-finzione, le interazioni diventano complementari e reciproche. si nota che:
-appartenenza al gruppo.
-le relazioni diventano + selettive (→preferenza sociale)
-segregazione sessuale.
-relazioni amicali.
- rel possono essere caratterizzate da rifiuto ed esclusione
-
rel con pari e cognizione sociale
●capacità di PROSPECTIVE TAKING.
●capacità di elaborare informazioni sociali.
●emozioni e capacità di regolarle
STATUS SOCIOMETRICO: fornisce la misura del grado in cui il bo piace (è accettato e apprezzato) dal gruppo.
●bambini popolari.
●bo medi.
●bo trascurati.
●bo rifiutati.
●bo controversi.
-
-
BULLISMO= insime di comportamenti messi in atto da uno o più studenti verso altri compagni di scuola caratterizzati da:
●intenzionalità
●persistanza nel tempo
●assimmetria di forza fisica e psicologica
può manifestarsi atraverso prepotenze dirette e indirette.
ipotesi fatte x speigare la condotta del bullo:
●TEO DEL DEFICIT SOCIO-COGNITIVO (Crick e Dodge)
●IPOTESI ALTERNATIVA (Sutton)
vittima:
●passiva o sottomessa.
●provocatrice o aggressiva.
CONOSCENZA DEGLI ALTRI: consiste nella consapevolezza che gli altri sono enttità separate dotate di caratteristiche specifiche, diverse dalle proprie, dotate di stabilità spazio-temporale.
si tratta di una componente della cognizione sociale.
si sviluppa gradualmente, può essere infierita:
●livello percettivo:caratteristiche fisiche, espressioni facciali
●rappresentazioni complesse:delle intenzioni e delle credenze degli altre come determinanti del loro comportamento.
l'origine della comprensione degli altri deriva, anche, dalla distinzione tra ANIMATO vs INANIMATO.
●primi movimenti del feto discriminano tra oggetti sociali e non sociali
●i neonati discriminano tra azioni diverse in funzione del fatto che lo scopo dell'azione sia visibile o meno.
●i neonati sono sensibili al movimento biologico.
●i neonati sono sensibili al volto umano e alla direzione dello sguardo.
dipende anche da:
●selettività di alcune emozioni:
-sorriso selettivo.
-paura dell'estraneo.
-emozioni sociali.
● fenomeno del RIFERIMENTO SOCIALE
lo sviluppo sociale e quello affettivo necessitiano della distinzione tra sè e gli altri, in quanto la socialità è costituita da uno scambio tra individualità percepite come separate e distinte l'una dall'altra.
comprensione di sè:
●consiste nella conoscenza che abbiamo di noi stessi soggetti separati dagli alti (autoconsapevolezza)
●è la rappresentazione cognitiva che abbiamo di noi stessi.
●emerge in modo graduale.
●il suo sviluppo è influenzato da quello cognitivo e dalle relazioni ed esperienze sociali del bo.
emerge in modo graduale:
●0-2 anni: sè soggettivo o esistenziele/consapevolezza primaria,implicita.
si tratta di una percezione immediata derivante dall'informazione sensoriale e da scambi comunicativi nelle interazioni diadiche con il C. (es: Turn-taking).
il suo culmine è l'AUTORICONOSCIMENTO (→mirror test).
-consiste nel riconoscersi come esseri distinti dagli altri, con caratteristiche fisiche e mentali proprie, stabili nel tempo.
-fisica, nasce nella relazione diadica e organizza l'esperienza sensomotoria del bo.●dai 2 anni:sè oggettivo e categorico/consapevolezza secondaria, esplicita
si basa sulla capacità di RAPPRESENTAZIONE e AUTORIFLESSIONE.
-utilizzo di termini verbalei per riferirsi esplicitamente a sè stesso e agli altri come entità distinte + utilizzo di categorie esteriori per identificare se stesso.
-si manifesta attraverso le autodescrizioni, che diventano via via sempre + complesse.
- consiste nel percepire il sè come la persona vista dagli altri, definita dalgi attributi e le qualità che gòi altri ci riconoscono.
-deriva dall'autoconsapevolezza.
-implica capacità rappresentative.
-
il bo è un'essere sociale fin dalla nascita perchè prfedisposto ad interagire con gli altri. l'adulto e i pari svolgono un ruolo di mediatori e interlocutori nell'organizzare competenze e capacità proprie.
l'individuo è dotato di risorse proprie, di predisposzioni che lo collegano al modno circostante. attraverso interazioni bidirezionali dello sviluppo cresce la competenza e la consapevolezza.
GIOCO
●allenta le pressioni e aiuta i bo a gestire ansie e conflitti.
●favorisce lo sviluppo cognitivo.
●contribuisce allo sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
●aiuta i bo ad esprimere i loro veri sentimenti
tipi di gioco:
●SENSO-MOTORIO (0-12 mesi).
●D'ESERCIZIO (dall'infanzia)
●DI FINZIONE o SIMBOLICO (dai 18 mesi)
●COSTRUTTIVO (età prescolare e scolare)
●GIOCO SOCIALE (6-7 anni)
●STRUTTURATO (6-7 anni)