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GUERRA DEL VIETNAM: la guerra mai dichiarata (Dwight Eisenhower/John…
GUERRA DEL VIETNAM:
la guerra mai dichiarata
1955-1975
Dwight Eisenhower/John Fitzgerald Kennedy/Lyndon Johnson
Il coinvolgimento militare parte dal 1950 con Truman con il supporto dei coloni francesi. Va avanti in sordina con Eisenhower, per poi intensificarsi sotto Kennedy. Sotto Lyndon Johnson si verifica l'escalation.
Teoria del DOMINIO: uno stato conquistato da un regime comunista avrebbe "infettato" gli altri stati vicini, come un virus. L'espansione del comunismo va bloccata sul nascere.
Vietnam del NORD: comunismo, Unione Sovietica + Cina. Vietcong. Ho Chi Min
Vietnam del SUD: filo-occidentale, Stati Uniti, Ngo Diem
Divisi lungo il 17° parallelo
Il Vietnam era stato a lungo colonia francese. La guerra per la liberazione dalla Francia finì nel 1954, con la ritirata della Francia e la divisione del Vietnam lungo il 17° parallelo. Gli USA hanno sostenuto la Francia, con 2.600.000$.
Dopo, gli USA si sotituirono ai francesi non come colonizzatori, ma come sostenitori e tutori del Vietnam del sud. Gli americani cominciano a mandare aiuti e migliaia di "consiglieri militari". Fanno inoltre operazioni di clandestine di spionaggio e guerriglia tramite la CIA.
1964: incidente del TONCHINO. Al largo delle coste vietnamite, presunti scontri navali tra navi militari USA e vietnamite, mai dimostrati, offrono a Lyndon Johnson il pretesto per arrivare alla RISOLUZIONE DEL TONCHINO, che gli diede l'autorità di iniziare una GUERRA NON DICHIARATA "per autodifesa". Nel 1965 inviò 180mila soldati, non più consiglieri ma truppe combattenti (ESCALATION).
1963: Ngo Diem, accusato di tirannia, viene assassinato dalla CIA.
Cattolico in un paese buddista, perseguitò moltissimo i buddisti. Alcuni di loro, per protesta, si diedero fuoco pubblicamente
Nonostante le potenti forze armate, gli attacchi "search and destroy" chimici di defolianti e il Napalm, i bombardamenti, gli americani non ottenevano buoni risultati. La resistenza dei nemici nord-vietnamiti e dei Vietcong era grande, anche se erano contadini e non soldati addestrati. Non erano preparati alla GUERRIGLIA nella foresta.
31 gennaio 1968: giorno del Tet, capodanno vietnamita. Nord-vietnamiti e Vietcong attaccano di sorpresa l'ambasciata statunitense, venendo sconfitti, ma lanciando un forte messaggio: non si sarebbero mai arresi e la vittoria americana, qualunque cosa volesse dire, era impossibile.
31 marzo 1968: Lyndon Johnson annuncia la sospensione dei bombardamenti e che non si sarebbe ricandidato alle prossime elezioni, conscio del suo fallimento.
La guerra, fallimentare, si rivelò costosissima sia in termini economici che di vite: l'opposizione alla guerra da parte dei civili americani era totale, poiché le vittime erano perlopiù giovanissimi soldati ventenni, arruolati con la leva obbligatoria. Gli effetti della guerra si fecero sentire all'interno della famiglia americana.
1973: Richard Nixon ordina il ritiro delle truppe dal Vietnam, dove rimasero solo gli addestratori. Decise infatti per una vietnamizzazione del conflitto, riorganizzando l'esercito vietnamita e ritirarsi. Ottenne un accordo col Vietnam del Nord, col "cessate il fuoco" in gennaio.
30 aprile1975: con la presa di Saigon da parte del Vietnam del Nord la guerra si conclude con la sconfitta degli statunitensi e la riunificazione del paese sotto Ho Chi Min.
1971: vengono pubblicati i "Pentagon Papers", documenti segreti del Pentagono che descrivevano come Johnson avesse mentito sistematicamente sull'andamento della guerra durante la sua presidenza. Il popolo smette di fidarsi di chi sta al potere.
1961: Kennedy invia il vicepresidente Johnson in ricongnizione in Vietnam per verificare se fosse il caso o meno di intervenire. Johnson riporta che la situazione è esplosiva ed è necessario l'intervento.
Sindrome vietnamita: la paura di mandare truppe all'estero per nuove guerre esprime una debolezza pericolosa: passa il messaggio che gli USA siano vulnerabili.
I soldati reduci vennero accolti a casa come "i perdenti" con disonore.